Montemor, Le dichiarazioni dei protagonisti
Montemor, Le dichiarazioni dei protagonisti
MONTEMOR-O-VELHO (POR), 11 settembre 2010 –
Livio La Padula (Otto Pesi Leggeri Maschile): “Questo successo è una base, un punto di partenza per tutti noi. Siamo usciti subito bene, poi abbiamo controllato pur non avendo disputato una straordinaria regata. L’importante era vincere e ci siamo riusciti ribadendo ancora una volta la compattezza del nostro equipaggio“.
Fabrizio Gabriele (Quattro di coppia Pesi Leggeri Maschile): “La gara è stata più lunga e difficile di quanto si possa pensare. Noi ce l’abbiamo messa tutta e alla fine siamo stati anche bravi a impedire alla Danimarca di passarci. Una vittoria di gruppo, continuiamo a lavorare per il futuro“.
Erika Bello (Quattro di coppia Pesi Leggeri Femminile): “Solo per allinearci ci sono voluti ben sette minuti, le condizioni del vento erano terribili, ma noi abbiamo mantenuto la giusta lucidità in ogni momento. Loro sono partite forti, noi abbiamo risposto bene e poi, una volta passate, abbiamo sensibilmente incrementato il nostro vantaggio“.
Eleonora Trivella (Quattro di coppia Pesi Leggeri Femminile): “Siamo andate diritte nonostante i problemi di vento. Questo è positivo. Voglio dedicare la medaglia a mio padre, mia madre e mia zia, presenti qui a Montemor, nonchè al mio fidanzato Davide che mi ha regalato i cornetti da me portati in barca“.
Enrica Marasca (Quattro di coppia Pesi Leggeri Femminile): “Solo un ringraziamento e una dedica speciale per capo Lepore, con cui rimango costantemente in contatto, il mio fidanzato Armando e la mia famiglia“.
Giulia Pollini (Quattro di coppia Pesi Leggeri Femminile): “Il mio pensiero va invece al quattro senza pesi leggeri: a tutti quanti il migliore in bocca al lupo per una finale dove serviranno forza e coraggio“.
Marcello Miani (Singolo Pesi Leggeri Maschile): “Oggi mi sentivo proprio bene, negli ultimi 500 metri ho acquistato maggiore sicurezza e legittimato questa vittoria con un vantaggio ancor più grande sui miei avversari. Il vento contro? Si, inizialmente avevo un po’ paura ma alla fine è andata come volevo, come a Poznan sei anni fa“.
Simone Ponti (Due con Maschile): “Ci interessava la nostra migliore performance, siamo arrivati ai 2000 metri senza più energie e ciò significa che l’impegno è stato totale. Un ringraziamento particolare al nostro timoniere Andrea che ormai consideriamo napoletano come noi“.
Mario Palmisano (Due con Maschile): “Tutto sommato siamo contenti perché l’equipaggio ha dato il massimo per centrare il migliore risultato. A metà percorso abbiamo avuto problemi con il vento contro e qui la Bielorussia ci è un po’ scappata via. Non è una giustificazione il vento ma noi a Varese abbiamo quasi sempre incontrato condizioni ventose a favore e non contro. Non ci siamo abbattuti, nell’ultima parte abbiamo recuperato qualcosa ma non è bastato“.
Samanta Molina (Quattro senza Femminile): “Adesso il piede mi fa un po’ male, non ero al cento per cento dopo l’infortunio di Varese e lo sapevo. In gara, però, non ho sentito dolore perché pensavo solo a tirare e alla miglior prestazione possibile. Confermo quanto ha detto Gioia sui fastidi del vento contro per noi che non possediamo il fisico delle bielorusse“.
Gioia Sacco (Quattro senza Femminile): “Non abbiamo sfigurato contro avversarie fisicamente più massicce e forti di noi. Siamo comunque rimaste a lungo in gara senza incassare un distacco abissale dalla Bielorussia ma provando comunque a dare sempre il massimo nonostante il vento contro ci creasse notevoli difficoltà“.