Istanbul: la parola al responsabile Ottazzi
Istanbul: la parola al responsabile Ottazzi
Istanbul: la parola al responsabile Ottazzi
ISTANBUL, 24 ottobre 2010 – Presente in duplice veste sul campo di gara turco di Caddebostan: quella di dirigente della Santo Stefano a Mare, e di responsabile del settore coastal rowing, Stefano Ottazzi alla sera, in attesa delle premiazioni ha risposto di buon grado ad alcune domande: Che cosa ne pensi dei risultati? “Rritengo che gli equipaggi italiani, abbiano tutti indistintamente fatto delle buone gare. E’ evidente che gli occhi sono puntati sulle tre medaglie: quella della Tremul, di Alberti, ma soprattutto quella del 4 del Saturnia, che hanno regatato ad altissimo livello in una delle gare di maggiore contenuto tecnico lottando fino all’ultimo colpo per la medaglia. E’ mancato il titolo mondiale, ma dobbiamo ritenerci soddisfatti di quanto hanno fatto i nostri ragazzi.” L’organizzazione? “E’ stata un po’ deficitaria nei primi giorni, poi bisogna dire che grazie all’impegno del comitato organizzatore, le cose sono andate per il verso giusto.” La nostra Federazione ed il coastal? “Abbiamo fatto dei bei passi avanti, ma la nostra Federazione deve continuare a credere in questa nuova disciplina affinchè anche l’Italia remiera del coastal rowing progredisca come stanno facendo altre nazioni.” Si parla di differenza tra le barche francesi e quelle italiane… “Fino a poco tempo fa la differenza era notevole tra la francese Eurodiffusion e l’italiana Donoratico tre. Oggi, alla luce delle ultime nate nel cantiere toscano, ritengo che il gap con gli scafi transalpini si sia di molto ridotto.” I prossimi mondiali in Italia? “Non lo so, ritengo sia ancora presto per un mondiale in Italia nel 2011. Ci sono delle realtà importanti che ci terrebbero all’organizzazione della rassegna iridata in Italia, ma credo ci voglia un po’ di più tempo per reperire i mezzi anche economici per una candidatura seria.”
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