Row Force One: un successo
Row Force One: un successo
Missione compiuta per gli otto della “Consulta in acqua”. Impegno e divertimento in una giornata di festa per il remo nazionale. Appuntamento a Torino per sfidare l’equipaggio del Consiglio Federale. Sottolineata l’importanza di conoscersi meglio per armonizzare le iniziative al servizio del remo.
Di Pino Lattanzi
Print Manager Row Force One
ROMA, 06 dicembre 2009 – L’aereo Force One è atterrato. Dopo un sogno lungo un fine settimana i nostri eroi della “Consulta in acqua” rientrano nei rispettivi Comitati per continuare il loro servizio al canottaggio. Ma che bello vogare insieme!
Sono stati due giorni stupendi, due giorni vissuti tra sport e convivialità, due giorni da non dimenticare. Eppure tutto era cominciato quasi per scherzo, ma la voglia di vivere insieme una esperienza un po’ speciale ha convinto i riottosi a tal punto che a Torino il posto in barca bisognerà conquistarselo.
A questo proposito una notizia bomba: il Presidente Federale Enrico Gandola ci ha sfidato! Sul Po Row Force One se la vedrà con l’equipaggio del Consiglio Federale. Stefano Mossino, Antonio Bassi , Antonio Giuntini, Fabio Patrignani, Lorenzo D’Arrigo, Pino Lattanzi, Roberto Rizzi, Stefano Bellio, tim. Giulia Benigni hanno accettato questo scontro ad altissimo livello, ci sarà battaglia perché nel remo nessuno vuole arrivare secondo. Quindi allenamento serio e continuativo per tutti. I nostri eroi si sono divertiti, ma hanno assaporato anche il piacere di stare insieme: non è un caso che il sorriso affiorava spontaneo e le battute si sprecavano. In acqua tutti seri ed attenti a seguire le indicazioni del timoniere-allenatore Giulia Benigni che ha compiuto il miracolo di mettere assieme otto vogatori che addirittura non si conoscevano.
Quando poi la troupe del TG2 si è accostata alla barca per le riprese video pareva di volare: occhio in barca, concentrazione massima, affiatamento, ritmo sostenuto, se ci avesse visto il CT De Capua! Un posto in nazionale era assicurato. Ma sono stati anche due giorni di lavoro e confronto sulle problematiche della gestione dei Comitati Regionali.
Nella convivialità del momento sono stati affrontati a ruota libera le questioni che preoccupano e i progetti che bollono in pentola. Tutto, però, è avvenuto con una simpatia ed una spontaneità da vecchi amici: è necessario incontrarsi anche fuori dei canali istituzionali per dare un senso all’amicizia e al lavoro insieme. Attivare sinergie, confrontarsi, scambiarsi esperienze è utile non solo per passare qualche ora assieme, ma anche per svolgere al meglio il mandato ricevuto dalle società.
Il succo di questa iniziativa si può condensare nella volontà di lavorare in collegamento costante, utilizzando le moderne tecnologie al fine di produrre un servizio adeguato alle necessità e allo sviluppo del mondo remiero. Ma a suggellare tutto questo non ci può essere che la partecipazione a una bella regata. Che bello sentirsi sulla stessa barca!
Coordinarsi al meglio per produrre il miglior sforzo e far avanzare l’armo con la fluidità che vuol dire velocità e corretto impiego delle risorse. Tutto questo avviene nel luogo naturale per il canottiere: il circolo. In esso si vive l’esperienza compiuta del canottaggio e la società che ha ospitato la seconda regata nazionale di fondo, il CC Salaria è stato veramente all’altezza della situazione assieme ai soci del Reale Circolo Canottieri Tevere Remo che con una dedizione di altri tempi hanno offerto una organizzazione degna di nota.
A Torino, quindi, con una consapevolezza in più e una voglia di esserci che non ha uguali.