News

Comunicato Stampa

domenica 17 Agosto 2008

Comunicato Stampa

ROSSANO GALTAROSSA: “UN SOLO SECONDO DI RITARDO E PER NOI OGGI SAREBBE CAMBIATO TUTTO

SHUNYI, 17 agosto 2008 – Rossano Galtarossa, quattro medaglie in cinque Giochi. E non è finita…
“E’ una medaglia dal sapore particolare che su questa stessa barca arriva 8 anni dopo Sydney. Ma è stata più dura di allora; nel 2000 in corsa per una medaglia eravamo solo in quattro, qua ce n’erano almeno il doppio. La concorrenza è stata spietata. Prima della partenza ho chiesto a Raineri se si sentiva tranquillo e lui mi ha risposto di non preoccuparmi, sapeva lui che cosa fare.
Il premio per la medaglia d’argento? Ci fa piacere anche se non ci cambia la vita, non siamo calciatori, la nostra soddisfazione più grande è soprattutto quella di dare il meglio di noi stessi. Il canottaggio è uno sport che non si fa per i soldi, si fa per il gusto di stare con noi stessi, è una sfida personale, uno stile di vita.
Noi salvatori della patria? La squadra italiana a Pechino ha un po’ disatteso i risultati che ci aspettavamo. Non credo, però, per demerito nostro ma piuttosto per il grande valore degli avversari.
La mia prima medaglia mondiale (1989, argento juniores) fu anche quella l’unica italiana, come qua a Pechino; non vorrà dire, per caso, che è arrivata l’ora che io smetta?
Un solo secondo di ritardo e oggi per noi sarebbe cambiato tutto. Eravamo tutti molto concentrati, l’Italia non aveva vinto nulla finora e volevamo a tutti i costi rompere il ghiaccio.
Il podio sfiorato da Elia ci ha dato ancora più carica e rabbia quando siamo andati in partenza. Complimenti alla Polonia, alla Francia e a tutti gli altri che hanno battagliato dal primo all’ultimo metro.               
Cinque Olimpiadi, quattro medaglie, mi mancava l’argento. Il quattro di coppia è una specialità che non tradisce mai. Un grazie di cuore a Ghezzi e Gattinoni che hanno contribuito a qualificare la barca, questo argento è anche merito loro.
Dedico la medaglia a mia moglie Elisa, che ha avuto molta pazienza e non mi ha mai fatto pesare le lunghe assenze per i raduni. Mi è sempre piaciuto rimettermi in discussione, non mi sono mai considerato un ex atleta, neppure quando dopo il bronzo di Atene avevo tirato i remi in barca per ricaricare un po’ le pile”.
Infine, una critica: “Ci diamo da fare 350 giorni all’anno ma sembra che certi sport esistano solo ai Giochi olimpici, e sempreché riusciamo a salire sul podio. Se vogliamo far crescere i giovani dovremmo invece investire di più in cultura sportiva, nel nostro Paese manca quasi del tutto.
Sono il vecchio della squadra ma devo dare una mano e avere una visione utile a tutti i ragazzi che crescono”.
Il futuro di Galtarossa? “Non so rispondere in questo momento ma se non avessi avuto fiducia in me stesso ora non sarei qua. Il segreto di una carriera così lunga e importante? Dedizione, lavoro, serietà ed entusiasmo. La medaglia di oggi è strameritata per la determinazione con cui ce la siamo conquistata. Ranieri? Un grande capovoga. Venier? La maturazione. Agamennoni? Entusiamo all’eccesso”.

(Cliccare sull’immagine per ingrandirla)


FEDERAZIONE ITALIANA CANOTTAGGIO
www.canottaggio.org
Ufficio Stampa
Tel. +39.335.6360335 – Fax +39.06.3685.8148
E-mail:
comunicazione&[email protected]