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Comunicato Stampa

lunedì 3 Marzo 2008

Comunicato Stampa

PAOLO LORIATO, UN CAMPIONE RITROVATO

SABAUDIA, 3 marzo 2008 – Grande Paolone! Neo Campione del Mondo Indoor 2008. Un gigante che, dai suoi quasi due metri d’altezza per 100 chili di peso, ha sbaragliato tutti gli avversari e, davanti ad oltre 4000 spettatori assiepati nell´Agganis Arena di Boston, ha vinto il titolo indoor 2008 nella categoria Open Men. Un risultato che non arriva per caso poiché, dal suo curriculum, emergono le caratteristiche di un atleta in costante crescita con alle spalle già cinque partecipazioni al mondiale assoluto – tra cui un 5° posto nel 2005 – un oro e un argento ai mondiali under 23, due partecipazioni ai mondiali junior e ben 16 titoli italiani nelle varie categorie tra cui ben cinque di indoor rowing che fanno di lui quasi uno specialista del canottaggio a secco. Al finanziere 26enne, nativo di Terracina – la città pontina antico snodo principale della “Regina Viarum” (la via Appia) – con la passione della musica e del cinema, al rientro da Boston abbiamo rivolto alcune domande:

Bentornato Paolo, come ci si sente ad essere Campione del Mondo in una specialità che, in Italia, ha sempre più estimatori? 

Grazie. Sono enormemente soddisfatto di questo risultato che mi fa ritornare sulla scena agonistica internazionale. Una soddisfazione che, in parte, mi ha ripagato del periodo negativo dal quale provenivo. Un periodo non felice per me che ha coinciso con un abbassamento della motivazione necessaria per un’attività ad alto livello. Motivazione e determinazione ritornata grazie ad alcuni amici, ed alla mia ragazza Carolina – la prima cui ho dato la notizia della vittoria – che mi sono stati vicini e con i quali mi piace condividere questo risultato.

Dopo aver vinto il titolo italiano a San Benedetto del Tronto avresti immaginato di salire sul gradino più alto del podio mondiale?

Assolutamente no, ci speravo ma non credevo potesse accadere anche perché sapevo che la competizione era agguerrita ed i partecipanti erano autentici specialisti del remoergometro. Sono riuscito nell’impresa e sono molto contento di questo risultato.

Ci puoi dare un giudizio sull’organizzazione in generale?

Per la mia esperienza, ritengo sia stato un evento molto ben organizzato, nulla è stato lasciato al caso. La logistica è stata curata nei dettagli ed è stato, a mio avviso, promosso benissimo tanto da attirate molta gente appassionata di questa disciplina. 

Come ti sei sentito a gareggiare davanti a 4000 persone?

All’inizio ero concentratissimo e non ci pensavo. Negli ultimi 500 metri, però, l’emozione è salita al massimo perché le urla mi facevano gelare la pelle tanto era evidente l’incitamento nel miei confronti. È stato come se qualcuno mi aiutasse a tirare più forte. Eccezionale, un’esperienza davvero indimenticabile.

C’è stato un momento in cui pensavi di non poter vincere?

Si, i primi 1000 metri, sono stati davvero duri e non pensavo di farcela. Superato la metà gara però ho acquisito la certezza della mia superiorità ed ero certo di salire sul podio. Sul finale, grazie anche al tifo, non mi ha più fermato nessuno ed il risultato è arrivato puntuale.


Una grande gara ed un premio davvero originale. Che ne pensi?
 
Mi hanno premiato con un martello, uno di quelli che si usano nella carpenteria. Molto originale come premio. Non pensavo ad una cosa del genere, mi aspettavo una coppa o qualcosa del genere ed invece ecco arrivare un martello che, dicono, rappresenti un po’ la storia di questo evento internazionale. Ora lo appenderò nella mia camera, accanto agli altri trofei, anche perché è il simbolo di questa gara e della mia vittoria.

Ora cosa c’è nel tuo futuro?

La Nazionale. Voglio rientrare nel giro della nazionale e mi sto allenando per essere pronto quanto il Direttore lo riterrà opportuno.

Anche se non fai parte della Squadra Olimpica, pensi lo stesso a Pechino?

Si. Ci penso sempre ed ogni volta che mi alleno. So anche che è molto difficile partecipare ai Giochi ma in cuor mio spero di esserci. Le Olimpiadi sono un sogno per ogni atleta ed io vorrei realizzarlo.

Ufficio Stampa Fiamme Gialle

Nelle immagini: Paolo Loriato con il trofeo conquistato a Boston; Paolo prima della partenza della gara; la medaglia vinta a Boston (fronte); il “martello” del vincitore; la medaglia vinta a Boston (retro)


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