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Comunicato Stampa

mercoledì 19 Marzo 2008

Comunicato Stampa

LA SFIDA DRYSDALE – WADDELL HA APERTO UN FORUM FRA GLI AVVERSARI OLIMPICI

LAGO DI KARAPIRO (Nuova Zelanda), 19 marzo 2008 – La gara per l’assegnazione del pass olimpico nel singolo che si è svolta nelle passate settimane tra Mahé Drysdale e Rob Waddell ha attirato le attenzioni di tutta la comunità del canottaggio mondiale. Da tutti gli angoli della terra gli appassionati di canottaggio hanno seguito i trials che al loro termine hanno visto l’attuale Campione del Mondo Drysdale prevalere.

Tra coloro che hanno seguito queste sfide ci sono stati i diretti interessati, i singolisti avversari che a Pechino affronteranno Drysdale nella sfida per il podio.
Il britannico Alan Campbell non si è perso una sola fase di questa sfida ed ha commentato: “E’ sicuramente una delle cosa più belle mai verificatasi nel canottaggio, per lo meno a mia memoria, fatta eccezione per la quinta Olimpiade consecutiva vinta da Redgrave a Sydney”. Campbell è certo che Drysdale vincerà la medaglia d’oro a Pechino. Perchè ne è così convinto? “Mi è bastato vedere il suo sprint finale in occasione dei Mondiali di Eton 2006”, queste le parole a sostegno del suo pronostico. Campbell ammette anche che la battaglia tra Drysdale e Waddell lo ha convinto ad allenarsi con maggior intensità. “Continuo per la mia strada in maniera minuziosa e attenta ma con maggiore grinta”.

Lo svedese Lassi Karonen definisce i trials come una questione delicata e sebbene durante il loro svolgimento si trovasse lontano dai media (in raduno preparatorio per i Giochi di Pechino) ha cercato di tenersi informato su ciò che stava accadendo.
Karonen crede che l’atleta che qualifica la propria imbarcazione per i Giochi abbia il diritto di parteciparvi. “Credo che l’obbiettivo di un atleta che ha qualificato la barca per le Olimpiadi è diverso dell’obbiettivo di chi partecipa ai trials solo in termini di primeggiare sugli avversari”.
Karonen ha fatto il tifo per Drysdale ed al termine delle selezioni ha commentato: “E’ un atleta estremamente forte che sa essere il migliore quando occorre esserlo”.
Nel suo avvicinamento a Pechino Karonen dice di aver diversificato il suo allenamento invernale riducendo lo sci di fondo a favore dell’allenamento in barca. “Ho inoltre cambiato i materiali che usavo solitamente ma è ancora presto per rivelarne notizie dettagliate…”.

L’attuale Campione Olimpico Olaf Tufte, norvegese, conosce bene sia Drysdale che Waddell ed ha seguito le loro sfide dalla prima all’ultima. “Prima di Natale ero sicuro che Mahé avrebbe vinto ma dopo che Rob ha praticamente ucciso il remoergometro e battuto Mahé per diverse volte non ero più certo di ciò che pensavo”.
“E’ un ritorno incredibile quello di Rob dopo otto anni lontano dalle gare”, ha commentato Tufte. Spero che Rob sia altrettanto veloce in doppio e possa coronare il suo sogno di andare a Pechino. Dopo il suo ritorno e il modo in cui è avvenuto merita senza dubbio di partecipare ai Giochi di Pechino, poi starà a lui e al suo compagno coronare di successo il suo ritorno”.

Campbell è convinto che la sfida tra Drysdale e Waddell abbia aumentato la notorietà del canottaggio e di conseguenza il numero dei suoi seguaci. “Il canottaggio della Nuova Zelanda vedrà sicuramente innalzato il numero dei suoi appassionati e supporter che certamente continueranno a seguire le vicende di Drysdale da qui sino ad agosto”.
“Credo che i trials della Nuova Zelanda abbiamo reso il canottaggio ancora più popolare in tutto il mondo”, ha commentato Tufte. “Ciò che Rob ha fatto è così importante e grande che non so trovare le parole giuste per descriverlo. Se aveste chiesto la mia opinione riguardo al suo ritorno alcuni anni fa vi avrei risposto che sicuramente non ce l’avrebbe fatta!. Ma Rob è Rob e a lui, tanto di cappello. Lo definisco The Kiwi Machine, La Macchina Neozelandese”.

E’ di poche ore fa la notizia che Waddell in coppia con Nathan Cohen parteciperà ai Giochi Olimpici di Pechino 2008. Il doppio neozelandese aveva ottenuto il pass Olimpico ai Campionati del Mondo di Monaco 2007 grazie al sesto posto ottenuto in finale dall’equipaggio composto da Cohen insieme con Trott.


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