Comunicato Stampa
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Pallanza – Non è di tutti i giorni, o meglio di tutte le sere, partecipare ad una riunione che si conclude alle ore piccole senza riportare quella sensazione di stanchezza che a volte ti prende quando gli argomenti cominciano a sfuggirti a causa del sonno incombente.
Il salone era affollato da molta bella gente, prevalentemente sportiva, di Verbania e dalle massime autorità della provincia, che avevano accolto l’invito degli ingegneri Francesco Rusconi-Clerici e Roberto Troubetzkoy Hahn, ideatori lo scorso anno della discesa a remi (con numerosi equipaggi) da Candoglia, dove nei secoli passati veniva estratto il marmo per la costruzione del Duomo di Milano, sino alla darsena milanese, con successivo trasbordo in tram d’epoca alla Veneranda Fabbrica del Duomo per portare la testimonianza dei blocchi di cemento che erano stati alla base della iniziativa. Alessandro Carelli delinea il futuro della Canottieri Pallanza. Dopo il saluto dell’ing. Rusconi-Clerici il microfono è stato in possesso per 21′ ad Alessandro Carelli, ora non più presidente ma un vice presidente ancor più dinamico, che ha ceduto lo scettro maggiore a Ferdinando Negri, che però lo lascia fare e che ha presentato anzitutto il nuovo sponsor tecnico R.A.El. E poi ha chiamato i ragazzi a sfilare con la nuova divisa di rappresentanza, mentre veniva scoperto un manichino con il nuovo body da gara. Alla fine, dopo avere sviscerato numeri importanti sulle inziative anche benefiche della società ed avere consegnato al rappresentante della Croce Rossa di Verbania un contributo economico, Carelli ha illustrato il nuovo accordo di promozione con l’AVIS di Verbania, per cui i ragazzi alle gare indosseranno una maglietta di riposo con questa importante scritta sulla schiena: “dona sangue … pensaci!”, richiamando alla generale attenzione l’importanza di una vita sana ma anche generosa verso gli altri. I saluti istituzionali. L’avv. Stefano Comellini, presidente del Comitato Piemonte, ha espresso apprezzamento per quanto si fa a Pallanza, e Antonio Bassi, presidente del Comitato Lombardia ed espressamente invitato dall’arch. Rusconi-Clerici che l’aveva ringraziato per l’appoggio dato a Milano alla discesa a remi, ha portato il saluto del canottaggio lombardo. Tanti modi di remare, ma tutti sono arrivati. Nel filmato viene messa in evidenza la capacità di coordinare i numerosi appassionati che spesso per la prima volta mettevano mano ai remi. Ed infatti all’inizio si potevano osservare delle pericolose variabili non solo tra primo e secondo vogatore, ma anche tra remo destro e remo sinistro di un singolo partecipante. Ma necessità fa virtù e un po’ per volta le cose sono migliorate ed a Milano il portamento in barca era abbastanza buono, a dimostrare che con adeguata motivazione anche i meno portati alla voga possono, magari come “canottieri della domenica”, divenire partecipi della grande famiglia remiera. E’ questione di offrire un opportuno appiglio e – questo potrebbe essere anche motivo di riflessione – più che il “remare a scuola”, altrettanto importante ma a rischio di precocissimo abbandono. Un allargamento della base potrebbe venire proprio da un approccio con questi signori, signore, signorine, magari un po’ attempatelli, ma che posti di fronte ad un obiettivo gradatamente si appassionano. Le vecchie cronache del resto, ed anche il presidente Nicetto certamente ricorderà, narrano di flotte di imbarcazioni che cariche di soci partivano dalla Milano per risalire festosamente il Naviglio, come dalla Canottieri Padova risalivano il pacioso Bacchiglione, con méte forse un po’ prosaiche, ma di sicuro richiamo, come potevano essere le osterie dei lontani tempi (e oggi purtroppo non ci sono più) dove su ampi spazi gli argonauti del canottaggio si piazzavano a ristorare gli stanchi muscoli. Ed era un’ottima forma di socializzazione remiera e quindi promozione, non tanto perchè poi tutti andassero a gareggiare, ma perchè era una forma di sviluppo ed arricchimento dello spirito del canottiere. E la Via col Marmo non si interrompe: con un nuovo simbolo anche nel 2008. A conclusione di una serata davvero interessante l’ing. Rusconi-Clerici ha presentato il libro realizzato sulle esperienze dello scorso anno, in cui vengono descritte le motivazioni iniziali all’impresa, lo studio di preparazione e la realizzazione, con dettagliate descrizioni del sistema idroviario lombardo, storia, economia e turismo che potrebbe trovare un ottimo motivo di rilancio lungo questa via d’acqua. Anche perchè, con un po’ di buona volontà, potrebbero essere riscoperte tutte quelle condizioni che consentivano a quanti nei secoli passato vi si avventuravano con le loro barche, a dimostrazione di una positività di un progetto che potrebbe assumere aspetti molto rilevanti. Ferruccio Calegari La squadra agonistica della Canottieri Pallanza per il 2008 Allievi B: Pauline Fantoli; Cadetti: Luca Domenichini, Ivan Fantoli, Luca Musetti, Fabio Pedretti, Luca Tartaglione; Ragazzi: Riccardo Fassola, Carlo Fisicaro, Francesco Merlo, Michele Tartaglione; Junior: Andi Cuko, Riccardo Lomazzi, Nadir Toma; Under 23: Giacomo Alberganti, Stefano Caruso; Senior A: Elisa Pedretti; Master/Senior: Angelo Attolico, Alessandro Carelli, Giusepp Gosi, Ivan Spadoni. Allenatore: Mauro Petoletti. |
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