Comunicato Stampa
Comunicato Stampa
|
||||
Il salone era affollato da molta bella gente, prevalentemente sportiva, di Verbania e dalle massime autorità della provincia, che avevano accolto l’invito degli ingegneri Francesco Rusconi-Clerici e Roberto Troubetzkoy Hahn, ideatori lo scorso anno della discesa a remi (con numerosi equipaggi) da Candoglia, dove nei secoli passati veniva estratto il marmo per la costruzione del Duomo di Milano, sino alla darsena milanese, con successivo trasbordo in tram d’epoca alla Veneranda Fabbrica del Duomo per portare la testimonianza dei blocchi di cemento che erano stati alla base della iniziativa. Alessandro Carelli delinea il futuro della Canottieri Pallanza. I saluti istituzionali. Tanti modi di remare, ma tutti sono arrivati. Nel filmato viene messa in evidenza la capacità di coordinare i numerosi appassionati che spesso per la prima volta mettevano mano ai remi. Ed infatti all’inizio si potevano osservare delle pericolose variabili non solo tra primo e secondo vogatore, ma anche tra remo destro e remo sinistro di un singolo partecipante. Ma necessità fa virtù e un po’ per volta le cose sono migliorate ed a Milano il portamento in barca era abbastanza buono, a dimostrare che con adeguata motivazione anche i meno portati alla voga possono, magari come “canottieri della domenica”, divenire partecipi della grande famiglia remiera. E’ questione di offrire un opportuno appiglio e – questo potrebbe essere anche motivo di riflessione – più che il “remare a scuola”, altrettanto importante ma a rischio di precocissimo abbandono. Un allargamento della base potrebbe venire proprio da un approccio con questi signori, signore, signorine, magari un po’ attempatelli, ma che posti di fronte ad un obiettivo gradatamente si appassionano. Le vecchie cronache del resto, ed anche il presidente Nicetto certamente ricorderà, narrano di flotte di imbarcazioni che cariche di soci partivano dalla Milano per risalire festosamente il Naviglio, come dalla Canottieri Padova risalivano il pacioso Bacchiglione, con méte forse un po’ prosaiche, ma di sicuro richiamo, come potevano essere le osterie dei lontani tempi (e oggi purtroppo non ci sono più) dove su ampi spazi gli argonauti del canottaggio si piazzavano a ristorare gli stanchi muscoli. Ed era un’ottima forma di socializzazione remiera e quindi promozione, non tanto perchè poi tutti andassero a gareggiare, ma perchè era una forma di sviluppo ed arricchimento dello spirito del canottiere. E la Via col Marmo non si interrompe: con un nuovo simbolo anche nel 2008. Ferruccio Calegari La squadra agonistica della Canottieri Pallanza per il 2008 Allievi B: Pauline Fantoli; Cadetti: Luca Domenichini, Ivan Fantoli, Luca Musetti, Fabio Pedretti, Luca Tartaglione; Ragazzi: Riccardo Fassola, Carlo Fisicaro, Francesco Merlo, Michele Tartaglione; Junior: Andi Cuko, Riccardo Lomazzi, Nadir Toma; Under 23: Giacomo Alberganti, Stefano Caruso; Senior A: Elisa Pedretti; Master/Senior: Angelo Attolico, Alessandro Carelli, Giusepp Gosi, Ivan Spadoni. Allenatore: Mauro Petoletti. |
||||
|