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Comunicato Stampa

martedì 26 Febbraio 2008

Comunicato Stampa

ANGELA MADSEN, PRIMA DONNA DISABILE AD EFFETTUARE LA TRAVERSATA DELL’OCEANO A REMI
Intervista rilasciataci dall’atleta-allenatrice californiana di Adaptive rowing

“Vita mutatur, non tollitur” “La vita non ci è tolta, è solo trasformata”
(frase del Prefazio dei Defunti che Angela ha fatto sua)

ROMA, 26 febbraio 2008 – Tutto è nato da un semplice messaggio: “In bocca al lupo per la tua traversata … sarebbe bello poi parlarne”. “Ok, ci sentiamo al mio arrivo ad Antigua”, è stata la sua risposta.

Donna, atleta, campionessa, allenatrice di grandi doti unite ad una abbondante dose di simpatia ed umiltà, Angela non si è sottratta alla nostra intervista avvenuta alcuni giorni fa, vale a dire al raggiungimento della meta prefissata  avvenuto lo scorso 7 febbraio, come ci aveva promesso.

Perché Angela Madsen ha deciso di mettersi alla prova in una sfida così dura?
Senza dubbio è stata du
ra. Quando Tori Murder ha effettuato la traversata sono stati molti gli atleti adaptive che l’hanno seguita on line. Io ero tra quelli. Ho iniziato a pensare a tutti i motivi per i quali io non avrei potuto accettare una sfida del genere. Questo mio modo di pensare e di vivere è diventato praticamente una sfida odierna con me stessa. L’opportunità si è presentata sotto forma di una e-mail inviatami dal vogatore francese esperto di traversate Jo Le Guen che stava cercando un atleta adaptive (maschio) con gli arti inferiori amputai che volesse attraversare l’Oceano a bordo di un quattro. Io non avevo nessuna di quelle caratteristiche ma sentivo che ero la persona giusta, io ero ciò che lui cercava… Ho dovuto solo convincerlo.

Ci dà una sua personale descrizione dell’Oceano?
L’Oceano non dorme mai, come minimo ci sono onde alte due metri ed è sempre increspato. I suoi tramonti e le sue albe sono unici, semplicemente meravigliosi.

Se lo immaginava così come lo ha visto?
Pratico surf da molti anni, considero l’Oceano come un vecchio amico. Inoltre mi sono allenata lungo la costa Nord della Francia. Io e Franck (compagno di barca nella traversata) sapevamo più o meno com’è. Certo ora posso dire di averlo visto da vicino.

Che cosa le è mancato più di tutto durante la traversata?
Dormire… E’ stato praticamente impossibile per me dormire sulla barca. Ovviamente mi riferisco all’interno della cabina, l’unico rifugio che avevamo e che io e Franck abbiamo soprannominato ‘lo scoglio’. Avete presente in riva al mare quei piccoli spazi piatti sulla sommità degli scogli dove la gente si accalca a prender il sole e riposare?

Una domanda scontata: Lei e Franck avete mai avuto paura di qualcosa?
Sì, solo di fallire.

Parliamo un po’ di lei: chi è Angela Madsen quando non pratica nessuno sport?
Sono un’allenatrice di canottaggio di 3° livello. Conduco il Programma Adaptive Rowing dello stato in cui vivo, la California. Insegno alle persone disabili cos’è il canottaggio e come lo possono praticare. Sono coinvolta in prima persona nella battaglia per i diritti umani e sono sostenitrice dei problemi dei disabili a 360 gradi.

Angela Madsen è anche una scrittrice di racconti per bambini. Che cosa racconta nelle sue favole?
I libri che scrivo sono libri che portano in sé messaggi come “Il trenino che era in grado di…” che narra di due persone che accettano una sfida fisica (portatori di handicap) e che malgrado i loro problemi riescono a esaudire i propri desideri. Questo libro racchiude in sé anche alcuni messaggi rivolti ai diritti umani e sarà donato alla Youth for Human Rights International, associazione internazionale che si occupa dei diritti umani dei giovani. Lo scopo di questa organizzazione,YHRI, della quale faccio parte, è quello di educare ed insegnare ai bambini di tutto il mondo quali sono i diritti umani. Abbiamo un illustratore specializzato in caricature e vignette che tramite personaggi animati disabili illustra il libro. Sono molto contenta e allo stesso modo eccitata per questo progetto. Ci vorranno comunque anni per portare a termine tutte le idee che ho in mente.

Pechino 2008: la prima volta per l’Adaptive rowing, la prima volta per Angela Madsen. Cosa si aspetta da entrambi?
Non mi aspetto granché da Pechino dopo che negli ultimi anni ai Campionati del Mondo sono stati ammessi atleti con disabilità minime che abbiamo visto gareggiare nella categoria TA quando sotto gli occhi di tutti essi erano in grado di usare le proprie gambe. Non vedo come posso competere contro di loro dal momento che non mi viene permesso di usare né le protesi né tanto meno le mie gambe. Tutto ciò che posso fare è allenarmi duramente e dare il meglio di me stessa, cosa è che è normale per me.

Lei è già venuta in Italia, a Milano ai Mondiali del 2003 dove vinse la medaglia d’oro. La rincontreremo presto?
Sì, lo spero, se si presenta l’opportunità, anche se sto pensando di ritirarmi dalle competizioni dopo Pechino. Ma questo lo vedrò poi…

La Atlantic Rowing Race ha visto 40 equipaggi partire il 2 dicembre 2007 dal porto di La Gomera, Isole Canarie, alla volta del porto di Antigua nelle West Indies (Indie dell’Ovest). 2.250 miglia, corrispondenti a 4.500 chilometri: questa la distanza remata da Franck Fasto, francese privo della parte inferiore delle gambe, e Angela Madsen, paraplegica statunitense.
Alle 7.24, ora locale, del 7 febbraio 2008 Angela diventa la prima donna diversamente abile ad aver attraversato l’Oceano Atlantico in barca a remi. Con il suo amico Franck hanno remato per 68 giorni.
 
Dal diario di Angela Madsen (che oltre ai trionfi nel canottaggio ne ha collezionati altri anche nel basket, sci, surf e nuoto)

… che tramonto! Ora capisco da dove vengono tutti quei bellissimi poster… e io che credevo fossero fatti al computer…
… parliamo molto io e Franck e ci sosteniamo a vicenda (da notare che Angela non parla francese e Franck non parla inglese)…
… mangiare, mangiare adeguatamente. Gli indumenti cominciano a starmi larghi, devo aver perso qualche chilo, forse stiamo consumando più calorie di quelle che ingeriamo (8000 le calorie consumate giornalmente da Franck, 5000 quelle di Angela. Al termine della traversata Angela ha comprato abiti assai più stretti della sua solita taglia)
… i pesci. Che penseranno di noi? Speriamo di non infastidirli troppo, non sono abituati a remi così lunghi (Angela e Franck hanno modificato i remi standard allungandoli per rendere più efficaci le loro palate, 350cm)…
… il porto di Antigua… riusciamo a scorgere il porto di Antigua. Alcune lacrime si mescolano al mio sudore e alla mia gioia… un altro dei miei sogni si avvera…
… appena messo i piedi a terra, ho pensato: “Mio Dio non riesco più a stare in piedi”… non ho mai desiderato così tanto la mia sedia a rotelle…
… e tutta questa gente? Non mi direte che è venuta appositamente dalla California per me…

Tori Murden fa parte del team No Limits Adventure ed ha portato a termine numerose imprese in solitario tra cui varie traversate a remi. E’ stata la prima donna ad attraversare l’Oceano Atlantico in barca.

Ringraziamo Angela Madsen e le auguriamo di continuare ad essere di esempio per il modo straordinario con cui ha affrontato e sta affrontando la vita.

Nelle foto: un tramonto sull’Oceano visto dall’imbarcazione di Angela Madsen; l’arrivo di Angela Madsen al porto di Antigua; le mani di Angela ricoperte da calli e vesciche.


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