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Comunicato Stampa

domenica 27 Gennaio 2008

Comunicato Stampa

RAINERI E GATTINONI: “A PECHINO PER VINCERE

a cura di Claudio Tranquilli

Federico Gattinoni e Simone RaineriSABAUDIA, 27 gennaio 2008 – Sensazioni, emozioni, incertezze sono le parole che ricorrono negli atleti che formano la squadra olimpica. Un corollario di affermazioni tipiche delle vigilie di grandi appuntamenti che fanno la storia – almeno quella sportiva – e che sovente fungono da spartiacque tra un grande atleta ed un atleta consegnato alla storia sportiva mondiale. Tutto questo è quanto traspare dalle interviste realizzate ad altri due personaggi che hanno qualificato il quattro di coppia per i Giochi di Pechino e che ora stanno lavorando per parteciparvi da protagonisti: Simone Raineri e Federico Gattinoni.

SIMONE RAINERI

Quale atmosfera si respira in un gruppo che ha come obiettivo la partecipazione ai Giochi olimpici?
Un bellissima atmosfera, soprattutto quella di quest’anno. E’ un gruppo non troppo grande, ma neanche piccolo, e quindi facilmente gestibile dal suo interno. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo, condividiamo la stessa motivazione e v’è molta armonia tra noi e gli allenatori. Non c’è astio né tra atleti né tra allenatori. Sono soddisfatto e spero che continui così senza incontrare pessimisti o persone che hanno una latente negatività interiore.

Quali sono le sensazioni che prova uno come lei che ha vissuto in passato altre esperienze olimpiche?
Le sensazioni sono quelle di sempre nel senso che ogni anno c’è bisogno di prepararsi nel migliore modi senza lasciare nulla al caso. Strada facendo forse capirò la sensazione che contraddistingue questa Olimpiade dalle altre che ho fatto, ora vivo come gli altri anni lavorando sodo per essere pronto nel momento giusto. Del resto abbiamo solo qualificato la barca dimostrando di esserci e di poter aspirare a migliori piazzamenti ma siccome nessuno ti regala nulla dobbiamo lavorare per accorciare il distacco dalle prime posizioni.

Simone RaineriCome trova l’idea di ritrovarsi a Sabaudia diversificando così la routine che vi vede abitualmente in collegiale a Piediluco?
Secondo me era giusto cambiare ambiente perciò ritengo ottima l’idea del Direttore Tecnico. Piediluco ci assorbe mentalmente quindi per decongestionarci a livello mentale la scelta di Sabaudia la ritengo ottima anche perché il lago è più lungo e la preparazione è molto proficua. Questo periodo ci ha permesso di effettuare una preparazione ancora più incisiva sotto l’aspetto fisiologico sfruttando al meglio il clima caldo del momento.

Insieme a Galtarossa, lei può essere considerato lo specialista del quattro di coppia. Dopo l’oro di Sydney e il 10° posto di Atene, a Pechino come spera di piazzarsi?
Spero di ottenere, e mi sto allenando per questo, il migliore risultato possibile anche perché non si parte mai per agguantare il peggior piazzamento. Per ora però più di tanto non ci penso anche perché da Monaco sono salito sul quattro di coppia solo due volte quindi lavorando in doppio con Rossano ritengo che tutto stia filando per il verso giusto. Vedremo quando formeremo nuovamente l’equipaggio con la speranza che tutto giri subito al meglio delle nostre potenzialità.

Qual è il suo pensiero fisso – ammesso che ne abbia uno – in questo momento?
Il mio pensiero fisso è Pechino anche se ci penso nella forma giusta. Mancano sette mesi e dobbiamo stringere i denti senza farci prendere troppo dalla frenesia partecipativa. Voglio rimanere tranquillo e rilassato e lavorare serenamente.

Che cosa pensa dei Giochi di Pechino? Condivide il pensiero di chi sostiene che saranno i più imponenti di sempre, dopodichè – già a partire da Londra 2012 – si tornerà a delle edizioni più a misura d’uomo?
Sono affermazioni giornalistiche che si fanno solo per far parlare. Io ritengo che ogni Olimpiade sia bella a modo suo e nessuna può essere paragonata alla precedente. Inoltre il bello ed il brutto sono solo valutazioni soggettive. Pechino sarà perfetta, sono già pronti, almeno dicono, a differenza di Atene che tutto era pronto solo alla vigilia, ma il posto non mi sembra il massimo. Leggo che c’è un grande inquinamento quindi tenteranno di illudere chi partecipa all’evento con effetti speciali, che poi saranno veramente speciali?. In ogni modo ritengo che sarà un evento stupefacente sotto l’aspetto coreografico, forse speciale? Sono anche convinto però che l’accoglienza sarà un po’ fredda. L’Olimpiade la fa la gente per come ti accoglie e per come ti segue. In questo caso  leggo e vedo dalla televisione che i cinesi sono più proiettati nell’apparire che nell’essere perciò vedremo un’infinità di gente, d’altronde sono miliardi, ma alla fine quanti saranno quelli che veramente ti seguiranno come avvenuto in Australia o ad Atene? Vedremo, una cosa è certa: questa sarà soprattutto la mia Olimpiade.

FEDERICO GATTINONI

Federico GattinoniQuale atmosfera si respira in un gruppo che ha come obiettivo la partecipazione ai Giochi olimpici?
Sicuramente un’atmosfera di grande entusiasmo. La presenza in squadra di Rossano Galtarossa e Alessio Sartori  mi danno grande carica perché sono due figure importanti e li considero come punti di riferimento. Con loro sai veramente cosa significa preparare un’Olimpiade, una sensazione che mi dà una gioia indescrivibile.

Quali sono le sensazioni che prova uno come lei che ha vissuto in passato altre esperienze olimpiche?
Una sensazione nettamente diversa da quattro anni fa perché ora devo difendere il mio posto e non doverlo cercare come in passato. I miei obiettivi quindi sono quello di tenere innanzitutto il posto in barca e poi di cercare di fare una grande Olimpiade, ovviamente se riuscirò a farla.

Come trova l’idea di ritrovarsi a Sabaudia diversificando così la routine che vi vede abitualmente in collegiale a Piediluco?
Sicuramente una bella novità poiché allenandosi in un altro posto riesco a vivere sensazioni diverse e il tempo dedicato all’allenamento trascorre meglio. Per me è un’idea da riproporre in maniera da togliere la routine che si vive a Piadiluco.

Su che barca sta lavorando attualmente?
Ho contribuito a qualificare il quattro di coppia ed ora mi preparo su questa barca.

Qual è il suo pensiero fisso – ammesso che ne abbia uno – in questo momento?
In questo momento il mio pensiero fisso è andare alle Olimpiadi e tentare di vincerle. Ho l’opportunità  e quindi devo solo allenarmi per cercare di portare a casa tutto quello che posso agguantare.

Che cosa pensa dei Giochi di Pechino? Condivide il pensiero di chi sostiene che saranno i più imponenti di sempre, dopodichè – già a partire da Londra 2012 – si tornerà a delle edizioni più a misura d’uomo?
Innanzitutto spero di poter raccontare cosa si prova partecipare e vedere da vicino questa mega Olimpiade. Penso, inoltre, che i Giochi di Pechino seppur imponenti, una volta consegnati alla storia le edizioni a venire potranno ancora essere migliorate per cui quelle del 2012 saranno in qualche modo ancora meglio, dipende sempre da chi le guarda e le racconta.


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