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Comunicato Stampa

mercoledì 16 Gennaio 2008

Comunicato Stampa

LE MEDAGLIE OLIMPICHE VERRANNO INTARSIATE DI GIADA KUNLUN DEL QINGHAI

PECHINO, 16 gennaio 2008 – Il Governo del Qinghai ha fatto dono di oltre 3000 pezzi di giada destinati all’intarsio delle medaglie dei Giochi Olimpici di Pechino 2008.
La giada, una volta tagliata, verrà trasportata a Pechino verso la fine di marzo. Le giade bianche, verde pallido e verde verranno utilizzate rispettivamente per le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo. Di forma circolare, i pezzi di giada hanno uno spessore di 3 mm e una circonferenza di 57,7 mm. La circonferenza del foro centrale è di 31,9 mm. La provincia del Qinghai è incaricata di estrarre e tagliare le giade. I prodotti, una volta finiti, verranno consegnati, tramite il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici, alla zecca di Shanghai che utilizzerà i pezzi per assemblarli alle medaglie. L’anno scorso, durante la finalizzazione del piano di concezione delle medaglie Olimpiche, il Governo del Qinghai aveva proposto al Comitato Organizzatore dei Giochi di utilizzare le giade Kunlun. Dopo diverse indagini sul posto, il Comitato Organizzatore ha approvato l’offerta. Il sito di estrazione della giada Kunlun è situato sulla cima Yuexu dei monti Kunlun, a Golmud.

L’utilizzo di pezzi di giada di diverso colore permette di differenziare meglio le medaglie. Le giade Kunlun del Qinghai, comparate alle giade Hotan del Xinjiang, presentano dei colori più distinti e dispongono di riserve più abbondanti

La lavorazione della giada è una vera sfida e una delle più difficili in assoluto, tanto questo materiale risulta duro e ribelle all’utensile (coefficiente di durezza: 6, 5). Questa estrema difficoltà nella lavorazione della giada, che sconfina nella prodezza e nel virtuosismo, unita alla rarità di questo materiale, ne spiegano il culto e la magia che la circonda in Cina e quella specie di culto e di venerazione speciale che i suoi abitanti le hanno tributato in ogni tempo. Ai loro occhi è la pietra nobile per eccellenza, regale, simbolo di purezza, considerata come la “cristallizzazione di raggi di sole o di stelle”.
Alla giada è legato tutto un simbolismo, in particolare per i confuciani che ritrovano in questa roccia le caratteristiche delle loro cinque virtù morali: bontà o carità (la sua lucentezza e il suo fulgore, caldo e brillante al tempo stesso); saggezza (l’armoniosa purezza della sua sonorità); rettitudine-dirittura o franchezza (la sua traslucidità); coraggio (la giada, dura, si spezza ma non si piega mai); infine equità (ha angoli aspri e acuti che però non tagliano).
La giada è da sempre considerata in Cina la pietra degli Dei.


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