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Pavia – Pisa, una sfida nella storia

mercoledì 29 Maggio 2013

Pavia – Pisa, una sfida nella storia

PAVIA, 29 maggio 2013 – Barche e remi sono un simbolo nella storia sia di Pavia che di Pisa, magari con connotazioni diverse andando in là nel tempo. Da quando fu proposta la sfida universitaria più di 80 anni fa per ricordare un eroico momento del risorgimento italiano, anche se col cappello di una autorevole benedizione politica, nel tempo ha saputo riposizionarsi nell’alveo delle grandi competizioni remiere tradizionali, entrando nel profondo della passione tra i vivaci rappresentanti dei due atenei.

L’edizione di quest’anno, la 51.ma, in programma sabato 1 giugno a partire dalle 16,30 sulle acque del Ticino, che negli anni sono state testimoni di intense battaglie, sarà presentata giovedì 30 maggio alle ore 11 nella Sala del Consiglio del Rettorato dell’Università di Pavia. Nel lungo periodo da quando fu disputato il primo confronto nel 1929 si sono sviluppati tante situazioni, vuoi belliche o atmosferiche, per cui nell’arco di oltre 80 anni i confronti disputati sono stati 50, di cui le statistiche riferiscono 30 vittorie per Pavia e 17 per Pisa, con tanti momenti di gioia. E qualche birichinata giocata da ambo le parti ai rispettivi avversari, come la volta in cui i pavesi una notte a Pisa riempirono di detersivo la grande fontana, provocando il blocco del traffico per la fuoruscita della schiuma, o quando i pisani sottrassero il trofeo ai pavesi e per il riscatto pretesero damigiane di vino dell’Oltrepo pavese e pregiati salami di Varzi, ricorda Angelo Porcaro nel suo “La Pavia Pisa, 80 anni di sfide e di emozioni”.

Il programma della manifestazione di sabato sul Ticino, nel tratto urbano prospiciente la Via Milazzo (in Borgo Ticino):
ore 16,30:  Trofeo dei Collegi universitari in Dragon Boat – finale 3° – 4° posto;
ore 17,00:  1.a manche Trofeo Università di Pavia
ore 17,15:  1.a manche Regata Pavia – Pisa
ore 17,30:  2.a manche Trofeo Università di Pavia
ore 17,45:  2.a manche Regata Pavia –  Pisa
ore 18,00:  Trofeo dei Collegi universitari in Dragon Boat – finale 1° – 2° posto;
ore 18,15:  Finale 1° – 2° posto Trofeo Università di Pavia (1.a manche)
ore 18,30:  Finale 1° – 2° posto Trofeo Università di Pavia (2.a manche)
ore 18,45:  Premiazione Dragon Boat

La premiazione dei vincitori della sfida tra Pavia e Pisa, come da tradizione, si svolgerà più tardi, nel corso di una festosa serata.

Nel suo messaggio di presentazione dell’evento il prof. Cesare Dacarro, Presidente del Cus Pavia,  ci ricorda che “Il fiume non è un ambiente astratto in cui un atleta gioca, si allena, pratica uno sport. Il canottiere non scende mai, con la sua barca, nello stesso fiume. Il fiume è un ambiente naturale, che muta nel tempo, contro il quale l’uomo ha combattuto, con il quale ha convissuto, che ha amato e odiato. I canottieri vogano in silenzio, non gridano, rispettano il corso d’acqua che scorre sotto la barca, cercano di non turbare l’equilibrio della superficie del fiume, con le loro vogate che devono essere decise ed armoniose. Solo la barca parla: con i suoi rumori, parla con il fiume. La regata Pavia-Pisa è giunta alla 51.a edizione. Dopo l’edizione del 2011, disputata a Pavia in occasione dei 650 anni della fondazione della nostra Università, i pisani hanno poi organizzato, nel 2012, in modo impeccabile, la 50.a edizione sulle acque dell’Arno. Sono stati eventi importanti, dei quali le grandi ore trascorse sul fiume non saranno dimenticate. Ed ora? Troveremo le motivazioni per continuare, per collocare la storica sfida in una adeguata prospettiva futura.

Un evento sportivo come la Pavia-Pisa, lo sappiamo,  ha avuto una storia molto variegata e complessa: proprio per questo gode di una specie di libero arbitrio, può esplorare liberamente i propri percorsi evolutivi. Il suo destino non è stato determinato dalle condizioni iniziali che hanno dato vita alla regata. Ora la regata deve essere ripensata: è necessario riadattarla alla attuale realtà delle attività di canottaggio di Pisa e di Pavia. Possiamo rinunciare a vivere ancora grandi ore in compagnia dei nostri atleti? Proprio quando la cultura sta diventando uno sport, e non lo sport un aspetto della cultura. Quest’anno abbiamo inaugurato in aula magna del nostro ateneo l’anno sportivo universitario con questo motto: “qui si ribatte il mal tardato remo”. L’endecasillabo dantesco significa che noi ce la metteremo tutta, per vincere la regata, per garantirle un futuro: la nostra fantasia, unita a quella dei pisani, ci aiuterà. I nostri orologi misurano solo grandi ore”. 

Gli studenti canottieri, o canottieri studenti, sono i grandi attori di questo evento che annualmente evoca ricordi lontani e ricarica gli animi per le sfide successive. Ma pavesi e pisani alla fine, passato l’attimo di gioia o di sconforto, dopo la gara riprendono il loro percorso e magari, ironia della sorte, nel perfezionare il loro approfondimento accademico, dopo essere stati protagonisti in uno dei due equipaggi si ritrovano ai remi della “odiata” avversaria di ieri. Questa situazione la racconta Gianluca Santi, che sarà in gara per Pavia anche quest’anno: “Sono Gianluca Santi, nato a Pisa e tesserato per il Cus Pavia, laureato sia a Pisa che a Pavia, ho gareggiato sia per Pisa che per Pavia in questa regata storica … ho vinto sia con Pisa che con Pavia …. e ho perso sia con Pisa che con Pavia … e questa sarà la mia 10.a sfida. Dal 2004 ad ora ne ho assaporato tutti gli aspetti: remieri, goliardici, storici, organizzativi”.

Gli equipaggi in gara
: per Pavia Alessandro Bacheca, Mattia Boschelli, Gianluca Como, Luca Del Prete, Andrea Fois, Marcello Nicoletti, Corrado Regalbuto, Gianluca Santi, timoniere Paolo Alberico Fiori. Per Pisa Alessandro Augusti, Davide Babboni, Gianluca Bello, Marco Bozzo, Luca Pesce, Francesco Petri, Flavio Ricci, Simone Tonini, timoniere Nicola Principe.

E Gianluca Santi ricorda i Fondamenti della Pavia Pisa, da anziano ad una matricola: “Due città … due Atenei prestigiosi … due fiumi … due bandiere … due colori … due equipaggi … due imbarcazioni … due identità da difendere … due storie da raccontare … due lacrime che scendono e due mani che si stringono …. tutto questo e molto altro ancora … questa è la Pisa – Pavia”.


Ferruccio Calegari