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Consiglio Federale FIC 2021-2024 – intervista a Simone Martini

venerdì 12 Febbraio 2021

Consiglio Federale FIC 2021-2024 – intervista a Simone Martini


PADOVA, 12 febbraio 2021 – Simone Martini, il “gigante” triestino, “esploso” agonisticamente alla Canottieri Padova, già Campione Mondiale di coastal rowing, due volte medaglia d’argento alle Universiadi, per ben 19 volte Campione d’Italia e “dulcis in fundo” protagonista della qualificazione del singolo senior alle prossime Olimpiadi di Tokyo2020ne, dal 7 febbraio u.s. è anche il nuovo Consigliere Federale in quota atleti per il quadriennio 2021-2024. I delegati atleti presenti a Roma all’Assemblea Elettiva FIC hanno infatti eletto come loro rappresentanti in Consiglio Federale Simone Martini e Sara Bertolasi che hanno entrambi praticamente bissato le preferenze degli altri candidati. Un “rinnovamento” totale per i due Consiglieri Federali in quota atleti (nel precedente quadriennio erano stati eletti Gaia Palma e Pierpaolo Frattini) che rappresenta la prima e vera opportunità dell’atleta della Canottieri Padova di entrare nella “regia di comando” della nostra Federazione (Sara Bertolasi aveva già ricoperto questa carica nel quadriennio 2013-2016). Abbiamo quindi intervistato Simone, attualmente impegnato nei raduni della Squadra Olimpica Nazionale in vista delle Olimpiadi di Tokyo2020ne.


Te l’aspettavi di essere eletto? “No, ma ci speravo molto. Questa estate mi è venuto in mente di candidarmi e ne ho subito parlato con Sara che, da esperta, mi ha subito fatto capire che avrei potuto essere adatto al ruolo. Anzi, a dirla tutta ha rilanciato dicendomi: ‘e se mi candidassi anch’io …’ Da qui è nato il desiderio di poter essere eletti assieme per portare un parere coeso e unito degli atleti”. Entrambi i vecchi Consiglieri Federali in quota atleti sono stati “sostituiti”… secondo te c’é un motivo particolare? “Non credo ci sia un motivo particolare. Penso piuttosto che io e Sara abbiamo presentato delle idee nuove proponendo un dialogo più diretto con i delegati regionali. Forse, cosi facendo, siamo riusciti a stimolare la necessità di un cambiamento alla guida degli atleti per poterle realizzare”.


Come procede la preparazione in vista di Tokyo2020ne? “Bene! Sono contento di esser rientrato in raduno. A fine dicembre era una cosa quasi insperata. Ho passato dei momenti difficili ma ringrazio tutte le persone che hanno avuto un pensiero per me e mi hanno dato la carica giusta per poter ripartire al meglio!” Come vedi la tua Federazione ideale? “Aperta al dialogo e non restia ai cambiamenti, in un certo senso mi piacerebbe fosse d’esempio alle altre federazioni. Provo a spiegarmi meglio: un tema che mi sta a cuore è quello universitario ma  purtroppo vi sono ancora notevoli difficoltà ad affrontare in contemporanea studio e sport. Quello che riusciremmo ad ottenere dialogando con gli atenei, magari creando un sistema di certificazioni es. “studente-atleta”, potrebbe essere adottato anche da altre federazioni perché quelle che sono le esigenze di un atleta di canottaggio che studia sono le stesse di un atleta che pratica nuoto, vela, pallavolo, ecc…”


Quali dovrebbero essere a tuo avviso le priorità della nostra Federazione? “Tornare a lavorare di più sull’attività giovanile e promozionale. Inoltre, dobbiamo sfruttare meglio la nostra immagine. Siamo uno sport sano, fatto all’aria aperta e ricco di valori questi sono i punti da cui partire per pubblicizzarci al meglio”. Attività di alto livello e attività di base/societaria: come distribuire le risorse? “L’attività di alto livello richiede un numero elevato di risorse ma se si riuscisse a sfruttarne di più l’immagine potrebbe in un certo senso auto-finanziarsi. Abbiamo una nazionale di primissimo livello che porta ogni anno un numero di medaglie che le altre federazioni ci invidiano e dobbiamo quindi puntare su questo e sull’immagine dei nostri atleti della nazionale per far gola agli sponsor. Da qui nascerebbero maggiori risorse per l’attività di base che andrebbero redistribuite fra le società più attive o che presentano un progetto concreto per un rilancio dell’attività”.


Cosa significa per te rappresentare tutti gli atleti di Canottaggio all’interno del Consiglio Federale? “Per me è prima di tutto un onore e un grossissimo privilegio. Ringrazio ancora le persone che mi hanno dato fiducia, farò di tutto per non deluderle. Ho scelto di dedicare il mio tempo libero a questo perché voglio dare una mano. Ho ricevuto tanto dal canottaggio ora credo sia il momento di restituire”.  Tutto il Comitato Regionale Veneto, atleti, dirigenti e tecnici, augurano un buon lavoro a tutto il nuovo Consiglio Federale ed a Simone in particolare, orgogliosi che un atleta che ha portato ai vertici mondiali i colori di una nostra società ne faccia parte e certi che saprà dimostrare e far valere anche in questa inedita veste di dirigente federale le sue grandi doti di intelligenza, tenacia, costanza e perseveranza.

Alberto Vianello
Comitato Regionale Veneto – F.I.C.
Ufficio Stampa