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Focus sulle Società: il Gruppo Sportivo Fiamme Oro Sezione Canottaggio

venerdì 14 Agosto 2020

Focus sulle Società: il Gruppo Sportivo Fiamme Oro Sezione Canottaggio


ROMA, 14 agosto 2020 – Continuando il nostro girovagare virtuale, oggi torniamo a Sabaudia per conoscere il Gruppo Sportivo Fiamme Oro Sezione Canottaggio e dialogare con l’Ispettore Superiore della Polizia di Stato Stefano Schivo, responsabile della Sezione. Prima però ci piace inquadrare il sodalizio, come consuetudine, attraverso alcuni cenni storici nei quali si evidenzia che il Gruppo Sportivo della Polizia di Stato è nato nel 1954, e l’attività principale è quella della preparazione di atleti di alto livello in 39 discipline sportive, tra cui il canottaggio, che vengono praticate nei nove centri nazionali dislocati sul territorio italiano: tre a Roma, uno a Milano, a Moena, a Padova, a Nettuno, a Napoli e a Sabaudia, in quest’ultimo si pratica il canottaggio. A Sabaudia le Fiamme Oro hanno anche una fiorente Sezione Giovanile che avvia i giovani del comprensorio alle attività sportive praticate dal sodalizio “in uniforme”.


La prima affiliazione alla Federazione Italiana Canottaggio risale al 1966 e da allora sono stati molti gli atleti che hanno vestito la maglia delle Fiamme Oro e che hanno dato lustro allo sport della Polizia di Stato come Raffaello Leonardo, Valter Molea e Davide Tizzano, mentre altri continuano a farlo tuttora come Pietro Willy Ruta, Martino Goretti, Kiri Totodonati, Stefania Buttignon, Federica Cesarini, Matteo Castaldo, Marco Di Costanzo, Davide Mumolo, tanto per citarne alcuni che sono attualmente inseriti nel gruppo olimpico in preparazione per i Giochi di Tokyo2020NE. Ma torniamo al nostro dialogo con l’Ispettore Stefano Schivo, al quale chiediamo subito quali programmi stavano predisponendo le Fiamme Oro prima del lockdown: “I nostri programmi pre-lockdown erano quelli di sempre, cioè quelli previsti dal Protocollo d’Intesa tra Dipartimento della P.S. e CONI – FSN. Con il massimo impegno, e attenzione, verso le indicazioni della Direzione Tecnica della Federazione, cercavamo di mettere nelle migliori condizioni possibili i nostri atleti azzurri, affinché potessero prepararsi adeguatamente in prospettiva degli importanti impegni agonistici Internazionali, tra i quali i Giochi Olimpici di Tokyo”.


Comandante, oramai si è tornati alla normalità con le uscite anche in barche multiple, ma come ha vissuto il periodo di quarantena tutta l’organizzazione del suo sodalizio? “Naturalmente con le difficoltà che tutto il mondo remiero ha dovuto affrontare. È evidente che un Ente dello Stato, come il nostro, si è dovuto impegnare notevolmente per fare fronte all’emergenza, tenendo anche conto del proprio patrimonio sportivo Nazionale, costituito da atleti di alto livello in forza a questo Centro. Questi dipendenti non potevano assolutamente fermare la loro preparazione atletica e fisiologica. Pertanto si è provveduto ad isolarli in luoghi e sedi sicure, per poi dotarli di remoergometri ed attrezzature da palestra, utili al mantenimento del loro stato di forma. Anche il sostegno tecnico e psicologico a distanza è stato considerato in maniera seria e professionale dallo staff del Gruppo Sportivo Fiamme Oro, e l’impressione generale dell’organizzazione è stata sicuramente positiva. I nostri atleti hanno comunemente riferito di non essersi mai sentiti soli nell’affrontare questa emergenza epidemiologica”.


Lei ritiene di poter ripristinare i programmi iniziali e di svilupparli ulteriormente? “Il nostro ‘gruppo’ è costituito da persone che si occupano per ‘mestiere’ di gestione sportiva da molti anni. Io ritengo che tutti noi possiamo uscire da questa esperienza rafforzati e pronti a rispondere con nuove energie ed entusiasmo al futuro che ci attende. Dobbiamo necessariamente e convintamente riprendere il programma ‘sospeso’ e _proseguire nel lavoro, sostenendo gli atleti nelle loro fatiche quotidiane con rinnovata fiducia. Il canottaggio ci chiede questo e noi siamo pronti da ogni punto di vista.


Ispettore Schivo, durante il lockdown sono state organizzate dalla Federazione alcune gare virtuali. Ci può dare la sua valutazione su questo nuovo modo di fare canottaggio? “Certamente il periodo più difficile ha generato in tutti gli addetti ai lavori nuove idee per non abbassare l’attenzione e l’impegno verso quanto precedentemente programmato. La Direzione Tecnica Federale è stata, in questo senso, molto attenta nel dare le giuste indicazioni affinché venisse mantenuto un efficiente stato di forma fisica. La mancanza di competizioni in quel periodo è stata abilmente e genialmente superata nell’unico modo possibile: le gare virtuali. Esse sono state un motivo di confronto necessario per le valutazioni tecniche, ma altresì molto utili anche per mantenere vivo lo spirito competitivo dei nostri atleti”.


Comandante, il suo sodalizio in che modo affronterà l’ultima parte della stagione remiera programmata da settembre a dicembre? “Semplicemente con la massima dedizione e impegno, come è giusto che sia. Come sempre la nostra Federazione ci darà gli indirizzi e le linee da seguire, monitorando la situazione internazionale. Noi seguiremo tali indicazioni tecniche e programmatiche cercando di essere pronti ad ogni evenienza”. Le Fiamme Oro sono di stanza a Sabaudia dagli anni ‘60. Ultimamente la città si è vista assegnare eventi internazionali che caratterizzeranno il prossimo quadriennio. Quale apporto garantisce la sua Istituzione all’organizzazione sportiva messa in campo dal Comitato Sabaudia MMXX?


“Come gli altri Gruppi Sportivi Istituzionali presenti su questo territorio, ci siamo resi disponibili per dare il massimo sostegno ed apporto all’organizzazione di questi importanti eventi. La Polizia di Stato, attraverso il personale della Questura di Latina competente per territorio, sovrintenderà tutto l’aspetto riferito all’ordine e sicurezza pubblica in occasione delle competizioni sportive. Il Ministero dell’Interno metterà a disposizione mezzi e autisti per il trasporto del personale atleta, tecnico e dirigenziale. Anche questa sede nautica sarà, naturalmente, coinvolta mettendo a disposizione del Comitato di organizzazione i propri spazi e strutture”.


Le Fiamme Oro affiancano, da sempre, le attività della Federazione Italiana Canottaggio nelle varie attività tecniche e, ultimamente, anche ospitando parte della nazionale in collegiale a Sabaudia. Lei ritiene che queste sinergie possano migliorare e consolidarsi negli anni a venire? “Da sempre ritengo queste sinergie tra il nostro Gruppo Sportivo e la Federazione, assolutamente utili e necessarie. L’organico degli atleti Fiamme Oro è sempre stato parte integrante della rappresentativa Nazionale Italiana di canottaggio. Di conseguenza l’intera squadra Nazionale deve potersi sentire a casa propria, anche in questa nostra sede di Sabaudia. Crescendo insieme, supportandosi vicendevolmente, si raggiungono più facilmente gli obiettivi comuni”.


Comandante Schivo, nel concludere questo dialogo, le chiediamo una sua valutazione sulla commistione della struttura militare, e ovviamente le donne e gli uomini in divisa, e il “tessuto sociale” fatto di cittadinanza e Amministrazione della città di Sabaudia: “Più in generale in uno Stato democratico, al fine di garantire sicurezza, prevenzione e giustizia, il rapporto sociale tra appartenenti ad organi di Polizia ed i cittadini deve essere necessariamente stretto e collaborativo. Questo diventa ancora più saldo soprattutto nelle necessità e nelle emergenze. La Polizia di Stato, qualche anno fa, coniò lo slogan ‘Polizia tra la gente’ proprio per sottolineare la vicinanza Istituzionale alle persone. Nella Città di Sabaudia, storicamente legata allo sport ed alle società presenti sul territorio, è tutto reso più facile. I Gruppi Sportivi remieri ‘in uniforme’ sono da tempo riconosciuti come una preziosa risorsa sia dall’Amministrazione e sia dalla popolazione. Le Sezioni Giovanili di canottaggio e canoa, istituite molti anni fa in favore dei ragazzi pontini, hanno rafforzato questo legame, rendendo i grandi campioni in divisa un modello sportivo ed umano da prendere come esempio”.

Speciale “Focus sulle Società Remiere”