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Il FVG riparte! – 7 CMM N. Sauro

giovedì 4 Giugno 2020

Il FVG riparte! – 7 CMM N. Sauro


TRIESTE, 04 giugno 2020 – Anche il Circolo Marina Mercantile “N. Sauro” di coach Massimiliano Panteca, pronto al via dopo il lungo periodo di sosta forzata, ha dimostrato sin dalle prime palate grande entusiasmo e determinazione, con la volontà di recuperare il tempo perduto, e trovare lo stato di forma che consentirà agli atleti del club di viale Miramare, di essere competitivi negli eventi remieri a partire da settembre”.

Com’è stato il primo giorno di ripresa degli allenamenti? C’erano tutti? Che reazione hanno avuto i ragazzi? E tu? “Il primo giorno di ripresa degli allenamenti è stato molto emozionante, da un lato l’impazienza nel poter finalmente tornare a vedere gli atleti, il mare e l’aria aperta e dall’altro la preoccupazione di riuscire a rispettare tutte le regole e le tempistiche che una società con tante anime come la nostra deve avere. Per non creare assembramenti, abbiamo dovuto dividere la squadra in più gruppi, e questo mi ha permesso di assistere a più “primi giorni”. I ragazzi erano molto emozionati e scalpitanti con un forte desiderio di uscire, ma il mare non ci ha accolti con la calma piatta in cui tutti speravamo, ma era abbastanza calmo da permetterci di raggiungere la diga, ed una volta arrivati lí finalmente abbiamo potuto goderci quelle prime palate che aspettavano da ormai troppo tempo”.


Il primo pensiero che ti è passato per la mente in quel pomeriggio a rivederli in società… “Tra i mille pensieri che mi giravano per la testa penso che il modo migliore per riassumerli tutti è un’unica parola: ‘FINALMENTE!!!’ ” Quali le prime azioni/reazioni dei ragazzi? “All’inizio, man mano che arrivavano c’era un po’ d’imbarazzo, perché da un lato si volevano abbracciare o darsi “il cinque” ma dall’altro con grande responsabilità hanno sempre rispettato tutte le regole come da protocollo. Una volta entrati in barca invece ho notato una grande volontà e attenzione per ritrovare il giusto feeling con la barca, che avevano il timore di aver perso visto il lungo stop”.


Erano stati fatti dei preparativi prima del loro arrivo? Concordati con la presidenza del CMM? “Per poter rispettare tutti i regolamenti e poter salvaguardare la salute dei ragazzi, è stato creato un protocollo che rispettasse le esigenze di tutti e che fosse più equo possibile. Le anime del circolo sono molte, alcune più, e altre meno numerose, ma mai come in questo periodo hanno remato tutte nella stessa direzione. Prima della ripartenza ho fatto alcuni sopralluoghi alle attrezzature e alla società, per assicurarmi che fosse tutto in ordine e per capire come muoversi al meglio, visti i tempi molto ristretti che avevamo per poter rimanere sul piazzale. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare il direttore sportivo e il capo canottiera per la loro sempre estrema disponibilità e per l’importante supporto dato per poter ripartire il prima possibile ed in massima sicurezza”.


In che cosa è consistito il primo allenamento? “Il primo allenamento ho deciso di lasciarlo abbastanza “libero” perchè volevo che i ragazzi si godessero le prime ore in barca, perciò una seduta di fondo con esercizi e scatti a piacere”. La prima volta che li hai visti in barca dopo tanto tempo, cosa ti è sembrato? Quali le maggiori difficoltà? “Dopo un lungo allontanamento dalla barca, come prevedibile, c’è stata una generale rigidità, ma ho notato grande determinazione e attenzione nella ricerca del corretto gesto tecnico e nella ricerca delle giuste sensazioni. Nella mia squadra purtroppo non tutti hanno avuto la possibilità di avere il remoergometro a casa. Hanno eseguito corse e circuiti quotidiani, mirati a mantenere e migliorare quei dettagli della preparazione, a cui certe volte è difficile trovare spazio all’interno dell’allenamento. Per questi ragazzi quindi le maggiori difficoltà principalmente sono state le classiche vesciche sulle mani e la disabitudine a stare seduti sulla barca per un paio d’ore. Più tecnicamente la difficoltà è stata ritrovare la percezione del corpo e la coordinazione del movimento sulla barca in mare per far sì che risultasse efficace in rapporto a ciò che volevano esprimere”.


In questa prima parte post lockdown come imposti gli allenamenti? Che tipo di lavoro? “Vista la differenza di preparazione tra chi ha avuto la possibilità di avere il remergometro a casa e chi no, in questa prima parte post lockdown stiamo seguendo degli step a difficoltà incrementale, così da dare i giusti tempi di adattamento all’intero gruppo. Al momento gli allenamenti sono principalmente di fondo e tecnica”. Con un calendario mutilato degli eventi fino a settembre, quali i vostri obiettivi per la stagione? “I primi eventi cominceranno a settembre. Utilizzeremo l’estate per creare qualche buon equipaggio in tutte le categorie a noi possibili, sapendo che tanti dei miei atleti quest’anno non hanno sperimentato il cambio di categoria e che sarà una bella sorpresa e occasione di confronto. Il nostro obiettivo principale in questo finale di stagione sarà ritrovare lo spirito di fratellanza e squadra che ci ha sempre distinto e gettare le basi per un 2021 di grandi soddisfazioni. Se lo meritano!”


Che cosa ti ricorderai di questo lungo periodo? “In questo periodo ho potuto apprezzare come le persone riescano ad adattarsi e a far fronte comune nei momenti di difficoltà. Spero che questo ritrovata volontà di aiutarsi l’un l’altro continui anche quando torneremo alla normalità”.

Maurizio Ustolin