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Il FVG riparte! – 4 S.C. Nettuno

domenica 31 Maggio 2020

Il FVG riparte! – 4 S.C. Nettuno


TRIESTE, 31 maggio  2020 – Se la Sacchetta muove le prime remate post lockdown, Barcola non sta a guardare, e tra i primi sodalizi remieri, è la Società Canottieri Nettuno a levare la polvere dagli scafi ospitati al numero 6 di via Grilz. Emozioni perché mai così tanto tempo senza uscire in mare per gli atleti biancoverdi di coach Claudio Cristin, che abbiamo intervistato, caratterizzano i primi giorni di allenamento salutati da un moto ondoso che sembrava oramai non più di casa sulle acque triestine, durante il periodo pandemico. Com’è stato il primo giorno di rientro alla normalità? Che cosa ricorda? “Il rientro è stato emozionante perché dopo tanto tempo da reclusi, ci siamo rivisti tutti assieme, e devo dire che i più entusiasti erano i ragazzi..avevano bisogno di socialità e di sfogo  La sede è stata attrezzata in maniera particolare per seguire le disposizioni sanitarie? “La dirigenza ha risposto benissimo ed è stata all’altezza della situazione, fornendo chiare e precise indicazioni sul comportamento da tenere in sede. Abbiamo dovuto prendere delle precauzioni: chiudere le docce e usare gli spogliatoi solo per poche persone alla volta in modo da garantire la distanza di sicurezza, uscite solo in singolo o in doppio con un congiunto, l’uso del remoergometro possibilmente all’ aperto o con distanza di 2 metri, ed ovviamente l’autocertificazione di buona salute per chi supera il cancello d’ingresso”.


Quali le reazioni dei ragazzi, dai più giovani ai più esperti? Hai notato differenze tra maschi e femmine? “I ragazzi più maturi e le ragazze hanno reagito meglio mentre i più giovani sono rimasti storditi dall’evento insolito, troppi cambiamenti in così poco tempo”. Quali sono state le prime cose che avete fatto appena vi siete riappropriati della sede? “Pulire la polvere dalle barche e dalle attrezzature, sistemare i barchini e programmare i futuri allenamenti”. Dopo tre mesi di assenza del gesto specifico in barca, in che modo imposterete gli allenamenti? “L’intenzione era uscire in barca il più possibile per far rientrare gli atleti in sintonia con il canottaggio, poi viste le condizioni del mare, abbiamo dovuto riorganizzarci con allenamenti più vari e meno noiosi”.


Quali erano gli obiettivi per la stagione prima del Covid-19 e quali sono adesso, alla luce anche di un calendario mutilato e che riprenderà comunque con i suoi eventi non prima di qualche mese? “Domanda di riserva? Siamo partiti bene e determinati per fare una buona stagione, dopo lo stop obbligato bisogna cercare di riportare in forma fisica e psichica tutti i nostri atleti”. Nel gruppo ragazzi/senior, quali gli atleti o gli equipaggi sui quali la Nettuno punta per fare il miglior risultato possibile? “Adesso ci alleniamo tutti in singolo, cerchiamo di curare la tecnica e la forza. Conto con il tempo di poter ricominciare ad uscire in barche multiple poi vedremo il da farsi”.


Vedi possibilità per qualcuno dei tuoi atleti di vestire la maglia azzurra? “Oggi pensiamo di lavorare e migliorare …domani è un altro giorno”. Secondo Lei, dal punto di vista sportivo, quale l’aspetto negativo del Corona Virus, e quale (se ce sono stati) quello positivo? “L’aspetto negativo è che siamo rimasti bloccati in casa senza possibilità di vedere amici e parenti, di positivo siamo riusciti ad avere più tempo per noi stessi e condividerlo con i familiari più stretti”. Che cosa si ricorderà di questi tre mesi? “Ho dedicato più tempo alla casa ed ai passatempi di cui mi ero dimenticato il valore ed il piacere di farli”.

Maurizio Ustolin