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ROMA, 28 marzo 2020 -
Quarto appuntamento con i pensieri degli azzurri dell’Italremo relativamente al
posticipo al 2021 dei Giochi Olimpici di Tokyo a causa dell’emergenza dettata
dalla diffusione del virus Covid-19.
Oggi è la volta del settore Pesi Leggeri,
ovvero il doppio maschile di Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro) e Stefano Oppo
(Carabinieri) e quello femminile di Federica Cesarini (Fiamme Oro/Gavirate) e
Valentina Rodini (Fiamme Gialle), barche entrambe qualificatesi per Tokyo
all’ultimo mondiale di qualificazione olimpica a Linz lo scorso agosto,
rispettivamente con il secondo posto e la medaglia d’argento in finale e con la
vittoria – settimo posto complessivo – in finale B.
Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro, doppio maschile)
“Rinviare i Giochi di un anno è stata la decisione giusta da prendere. In primo
luogo dobbiamo liberarci al 100% da questo virus, e al momento non siamo ancora
prossimi a farlo, e poi non ritenevo possibile preparare un’Olimpiade a casa e
arrivare a Tokyo magari senza aver disputato neppure una regata. Il percorso ora
sarà più lungo, ma il CIO ha fatto la scelta giusta”.
Stefano Oppo (Carabinieri, doppio maschile)
“Una notizia attesa, anche se sinceramente mi aspettavo che avrebbero
ufficializzato il posticipo tra qualche settimana, non ora. Mi dispiace perché
questo era un anno in cui mi sentivo di essere davvero pronto per partecipare ad
un appuntamento di tale portata, però adesso ci sono cose ben più importanti
alle quali pensare. Le news che arrivano da certe zone d’Italia sono davvero
brutte, e la paura che possa diffondersi con effetti così tragici su scala
globale è forte, ecco perché penso che abbiano fatto bene a rinviare Tokyo al
2021. Cerchiamo ora di far passare questo periodo di clausura, poi ricominceremo
come se il 2020 non fosse probabilmente mai esistito, ripartendo spero almeno
entro ottobre con la normale preparazione come avevamo fatto per tutto l’inverno
ormai alle spalle. In attesa di conoscere gli sviluppi sugli allenamenti da
parte del Direttore Tecnico, con Pietro e anche Martino Goretti abbiamo iniziato
una sfida a chi fa i tempi migliori al remoergometro. Un buon modo per passare
il tempo e rimanere in forma”.
Federica Cesarini (Fiamme Oro/Gavirate, doppio femminile)
“Sono felice che sia andata così, dopo tutto meglio un rinvio che un
annullamento totale. Alla fine, parlo per il nostro caso, siamo giovani e
possiamo permetterci un ritardo di un anno. Si fosse disputata regolarmente, non
sarebbe stata un’Olimpiade come le altre. Avremmo gareggiato ai Giochi senza il
giusto clima, con una preparazione non adeguata e per di più mettendo a rischio
la salute di tutti. Vediamo il lato positivo: possiamo prepararci un anno in
più, ed è ciò che faremo per arrivare decisi al 2021”.
Valentina Rodini (Fiamme Gialle, doppio femminile)
“Non posso dirmi entusiasta del fatto che l’Olimpiade sia stata posticipata. C’è
del nervoso nel sapere di avere lavorato tanto tempo su una programmazione e per
poi vederla andare in fumo. Però ho piena fiducia nel dittì Franco Cattaneo e in
tutto lo staff tecnico federale, so che riprogrammeranno tutto al meglio per
permetterci di arrivare preparati al nostro obiettivo. Quindi calma e sangue
freddo, il posticipo di Tokyo significa solo che dovremo lavorare per un po' di
tempo in più. Prima o poi uscirà la data ufficiale, i Giochi si terranno e noi
ci faremo trovare pronte”.
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