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Categorie giovanili: il vicepresidente Luciano Magistri fa il punto sull’Attività Remiera

sabato 25 Maggio 2019

Categorie giovanili: il vicepresidente Luciano Magistri fa il punto sull’Attività Remiera


ROMA, 25 maggio 2019 – Con il Vicepresidente della Federazione Italiana Canottaggio Luciano Magistri, coordinatore insieme al Consigliere Pierpaolo Frattini per l’attività giovanile under 16, facciamo il punto relativamente all’andamento dell’attività remiera giovanile in Italia la quale rappresenta naturalmente la solida base su cui si poggerà il movimento degli anni futuri e che forgerà i nuovi talenti che rafforzeranno la Nazionale Italiana. Vicepresidente Magistri, da dove inizia l’analisi della FIC sull’attività giovanile? “Inizia dal 2017 quando il Consiglio Federale ha incaricato il consigliere Roberto Romanini di svolgere l’analisi dei tesserati nel biennio 2017/2018. Da questo lavoro sono emersi dati particolari che hanno certificato come alcune regioni soffrano, in particolare, di carenza di tesserati, mentre, in generale, si soffre del cosiddetto drop-out, ovvero l’abbandono della pratica remiera nel passaggio da Cadetti a Ragazzi e, soprattutto, da Ragazzi a Junior. E’ qui che abbiamo definito una strategia per combattere il fenomeno del drop-out”.


Secondo lei l’abbandono ha portato anche ad un calo generale dei tesserati? “No, il numero dei tesserati è rimasto pressoché costante in questi due anni, mentre non v’è stata crescita. Questa peraltro risulta una situazione comune al resto del Mondo ed evidenziata durante i dialoghi con i rappresentanti delle altre federazioni nazionali straniere. Nel corso dei vari congressi FISA ed in più occasioni è emerso, infatti, il calo generale dei praticanti del canottaggio e questo sia nelle nazioni che dominano il medagliere e sia in quelle che non sempre riescono a salire sui podi internazionali”.


La necessità globale, quindi, è quella di mantenere i più giovani legati all’universo remiero immaginando e realizzando iniziative ad hoc. Quali di queste iniziative sono state intraprese dalla FIC per arginare questa tendenza? “D’accordo con la Direzione Tecnica, è stato deciso di creare un circuito di regate ad hoc al quale possano partecipare anche quegli atleti che, per un motivo o un altro, scelgono di praticare a ritmi più blandi il nostro sport. E’ così che è nato il Meeting Nazionale Giovanile allargato, dalle categorie Allievi e Cadetti, anche alle categorie Ragazzi e Junior. Abbiamo stabilito, inoltre, un nuovo contatto con i Comitati e Delegazioni Regionali alle quali è stato assegnato il compito di svolgere dei raduni durante i quali saranno raccolte anche le misure antropometriche ed effettuato uno screening degli atleti e atlete coinvolte.


Il contatto tra i Coordinatori e la Federazione sarà garantito dal tecnico federale Benedetto Vitale, il quale imposterà annualmente tre raduni mirati. Questi collegiali serviranno, al termine del quadriennio, per avere un quadro completo dell’attività giovanile ed avere database di partenza sul quale basarci per proseguire nel modo migliore il nostro lavoro. Un lavoro ed un impegno a raggiungere gli obiettivi prefissati che, per quanto ancora a metà percorso, ritengo stia già dando i suoi frutti visto che, negli ultimi Meeting Giovanili, è stata riscontrata un’ampia partecipazione”.