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La Società Italiana Oleodotto Transalpino vicino alle Società danneggiate a Maiori

sabato 13 Gennaio 2018

La Società Italiana Oleodotto Transalpino vicino alle Società danneggiate a Maiori


TRIESTE, 13 gennaio 2018 – Lo scorso ottobre Maiori è stato teatro di un Campionato Italiano in Tipo Regolamentare funestato da cattive condizioni meteo ed evidenti lacune organizzative, che hanno impedito lo svolgimento delle gare e causato molti danni alle imbarcazioni. Da subito i Presidenti delle Società coinvolte, con la regia del Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia, hanno scelto di intraprendere un’azione comune per riuscire ad ottenere un risarcimento per i pesanti danni subiti. In tal senso sono state sensibilizzate anche tutte le Istituzioni e diverse realtà imprenditoriali locali.

E questo appello fortunatamente non è rimasto inascoltato, ma ha incontrato la sensibilità della SIOT, Società da sempre molto impegnata nel sostegno delle attività sportive, prestando particolare attenzione alle esigenze della comunità locale. La Società Italiana Oleodotto Transalpino S.p.A. viene costituita a Trieste nel 1964, allo scopo di gestire il tratto italiano dell’oleodotto transalpino, compresi tutti i suoi impianti. Il terminale marino è situato nella Baia di Muggia all’interno del Golfo di Trieste e rappresenta il punto d’inizio del sistema: con una media di 35 milioni di tonnellate di greggio scaricate ogni anno, rappresenta il 75% dei traffici del Porto di Trieste, facendone il principale scalo petrolifero italiano ed il secondo del Mediterraneo, dopo Marsiglia. Dai pontili del terminale marino il greggio viene scaricato e trasferito al parco serbatoi di San Dorligo della Valle e da qui poi, attraversando il territorio italiano percorrendo la Regione Friuli Venezia Giulia e dopo aver valicato le Alpi, prosegue il suo percorso in Austria per raggiungere Ingolstadt in Germania, da dove si snoda in due direzioni, terminando ad ovest nei pressi di Karlsruhe e ad est con l’impianto di Neustadt, per una lunghezza complessiva di 753 chilometri.

E dunque la SIOT fornirà un importo contributo a sostegno delle riparazioni necessarie, per rimettere a disposizione di soci ed atleti le storiche imbarcazioni in Tipo Regolamentare, che costituiscono un patrimonio particolarmente amato ed utilizzato dalle Società dell’Alto Adriatico e non solo.

Ufficio stampa FIC FVG