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Giuseppe Vicino: il traguardo raggiunto a Rio è qualcosa di veramente straordinario””

giovedì 25 Maggio 2017

Giuseppe Vicino: il traguardo raggiunto a Rio è qualcosa di veramente straordinario””


ROMA, 25 maggio 2017 – E’ stata una medaglia conquistata con l’anima, quella finita al collo di Matteo Lodo, Domenico Montrone (Fiamme Gialle), Matteo Castaldo (RYC Savoia) e del capovoga Giuseppe Vicino, anche lui atleta gialloverde. Una medaglia vinta davanti al Sud Africa grazie ad un assalto guidato proprio da “Peppe” Vicino, che con un serrate straordinario, schiantò la resistenza degli avversari, portando il tricolore sul podio al termine di un finale sconsigliato ai deboli di cuore: “Quando a Rio abbiamo agguantato quel bronzo è stata una gioia immensa – ci spiega Giuseppe – Però forse lì per lì non avevo compreso del tutto quanto ero riuscito a conquistare.


La piena consapevolezza di quel risultato l’ho maturata nei mesi a seguire, quando su di me e sui miei compagni, si è accesa un’attenzione come mai prima. Ho girato tutta l’Italia, ospite in diversi eventi e poi, cosa che mi ha fatto molto piacere, due marchi importanti come Pernigotti e Herbalife mi hanno proposto di fare loro da testimonial. Allora ho realizzato che il traguardo raggiunto era qualcosa di veramente straordinario”. E continua Vicino: “Diciamo che il clamore è durato all’incirca fino a Natale, che è anche un po’ il termine che mi ero dato io prima di archiviare il risultato e concentrarmi esclusivamente sugli allenamenti con l’impegno di sempre. Devo dire che il passato quadriennio mi ha dato tanto, sia come soddisfazioni, sia a livello di maturazione, mentale e fisica. Ed è proprio da dove sono arrivato con tanto impegno che voglio ripartire. Oggi sicuramente posso lavorare forte di una base più solida rispetto a quattro anni fa. L’obiettivo è sicuramente arrivare ancora più in alto”.


Per ora qualche test l’azzurro l’ha già sostenuto. Prove che possono spingere ad operare delle prime riflessioni: “I risultati nei meeting sono stati buoni, con distacchi importanti e anche al Memorial d’Aloja abbiamo avuto dei riscontri di rilievo. Proprio al D’Aloja, oltre all’equipaggio azzurro infatti, c’erano anche le imbarcazioni del Sud Africa che in Brasile fecero bene e nemmeno loro sono riusciti ad impensierirci più di tanto. Ovviamente va considerato il momento della stagione e, quindi, quanto abbiamo visto va preso con la dovuta cautela.


Però mi sento di dire che questi primi risultati sono dovuti non solo alla preparazione attuale, ma anche al lavoro portato avanti negli anni passati, in particolar modo nell’anno olimpico, durante il quale abbiamo caricato maggiormente. Si tratta in pratica della riprova di quello che dicevo prima, ossia che la base di partenza è più solida rispetto al 2013. Comunque la prima prova veramente significativa sarà all’Europeo che inizia domani e io sarò nel due senza insieme a Matteo Lodo. Vedremo cosa accadrà, ma in ogni modo l’obiettivo finale è il Mondiale di Sarasota, in Florida”.