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Michele Scarponi in cielo con la bici e il canottaggio lo ricorda

domenica 23 Aprile 2017

Michele Scarponi in cielo con la bici e il canottaggio lo ricorda


ROMA, 23 aprile 2017 – Un atleta di vertice che, mentre si stava allenando per il Giro d’Italia da capitano dell’Astana, è stato travolto da un furgone ed ha perso la vita ieri mattina. Questo il dramma di Michele Scarponi che lascia la sua famiglia, insieme al mondo dello sport, nell’angoscia e nella disperazione. Un’ennesima vita spezzata per distrazione e disattenzione che non lasciano scampo agli utenti “deboli” che vivono giornalmente la strada per lavoro, per sport e per diletto. Una striscia di morti che, dal 2001 a ieri, arriva a 4534 persone che hanno perso la vita sulle due ruote.


Non vogliamo fare retorica, ma solo invitare tutti, compresi noi stessi, a stare più attenti a quanti sono sulle strade a piedi o sulle due ruote perché sono tutti nostri figli, sorelle, padri e madri che in quel momento sono in una condizione di “debolezza” nei confronti delle quattro ruote. Per tutto questo, per aderire all’invito del Presidente del CONI e della Federazione oggi in tutta Italia è stato osservato il minuto di silenzio e sensibilizzato tutti a porre massima attenzione alla strada. In alcune località, come Sabaudia, vi sono stati atleti che hanno dedicato la loro medaglia alla Famiglia Scarponi. Noi ancora una volta con profondo cordoglio ci stringiamo al fianco dei gemellini e della moglie di Michele gridando forte: attenzione sempre!!