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Quattro medici condannati per il decesso di Cristina Mencarelli, campionessa dell’Azzurra Civitavecchia

mercoledì 5 Aprile 2017

Quattro medici condannati per il decesso di Cristina Mencarelli, campionessa dell’Azzurra Civitavecchia


ROMA, 05 aprile 2017 – Fu un’agonia, tra atroci sofferenze, durata pochi giorni quella che portò alla morte di Cristina Mencarelli, giovane atleta dell’Azzurra Civitavecchia deceduta a soli sedici anni nel gennaio del 2011 perché quattro medici del San Filippo Neri, il primo aprile condannati a un anno e sei mesi di carcere per omicidio colposo, avrebbero sottovalutato le lamentele della ragazza durante la fase post operatoria. Ricordiamo che a Cristina, reduce dalla vittoria di una medaglia d’argento nei campionati italiani, ottenuta a soli 15 anni con i colori dell’Azzurra, fu diagnosticato un adenoma ipofisario alla testa, un tumore curabile senza apparente difficoltà come le era stato detto dai medici. Il ricovero il 22 dicembre del 2010 per procedere all’intervento che fu eseguito con successo, ma quando la ragazza riprese conoscenza iniziò subito a lamentare delle complicazioni a un occhio che furono minimizzate dal personale medico.


La situazione, come ricostruito dall’accusa in sede processuale, precipitò in poche ore e il 2 gennaio del 2011, quando ormai era già in coma da una settimana, Cristina spirò gettando nel dolore la famiglia e tutta la comunità civitavecchiese compresa quella della sua società allora, come oggi, presieduta da Mauro Guglielmi. Ora, dopo sei lunghi anni e diverse udienze, i giudici hanno scritto la parola fine alla vicenda, dando una parvenza di consolazione alla Famiglia, condannando i quattro medici che, non comprendendo la gravità della situazione in cui versava Cristina, non hanno evitato la morte della ragazza che oggi avrebbe ventidue anni e, forse, avrebbe raggiunto anche il sogno di vestire la maglia azzurra per la quale si stava allenando. Alla famiglia Mencarelli le attestazioni di vicinanza e affetto del Presidente federale Giuseppe Abbagnale e del suo Consiglio.