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Colamonici nuovo Direttore Tecnico della Nazionale maschile romena

martedì 17 Gennaio 2017

Colamonici nuovo Direttore Tecnico della Nazionale maschile romena

ROMA, 17 gennaio 2017 – Antonio Colamonici sarà il Direttore Tecnico della Nazionale maschile romena, come anticipato dall’house organ rumeno www.frcanotaj.ro e dallo stesso Colamonici che dice: “Quando ho fatto il colloquio in Romania mi sono presentato come allenatore italiano, ho portato il metodo italiano e questo ha fatto la differenza. Tra i tanti candidati hanno scelto me, che non avevo esperienza olimpica e mi hanno affidato una squadra olimpica. Ma quello che io ho presentato, quello che io conosco e che so fare, è quello che mi ha insegnato il dottor La Mura. Ho presentato un modello che si chiama Italia ed è piaciuto perché ritenuto un modello vincente”. Con queste parole inizia il colloquio con Antonio Colamonici, già Direttore Tecnico della SC Elpis, componente della Youth Rowing Commission della FISA, Capo Settore Junior maschile lo scorso quadriennio – durante il quale gli azzurrini hanno vinto 10 medaglie ai Campionati Mondiali Junior (5 oro, 3 argento, 2 bronzo) e 15 medaglie ai Campionati Europei (8 oro, 5 argento, 2 bronzo) – e da quest’anno nuovo Direttore Tecnico della rappresentativa olimpica maschile della Romania.

Ricordiamo a tale proposito che per quello che riguarda la compagine femminile rumena è stato riconfermato, invece, Mircea Roman, uno degli allenatori più titolati a livello nazionale romeno. Per Colamonici questo incarico è un grande riconoscimento rispetto all’operato portato avanti in questi anni in Italia proprio come Capo Settore Junior maschile. “Mi allontano per la mia esigenza di crescita e non per dimostrare qualcosa – precisa poi lo stesso Colamonici – Il mio sogno è quello di tornare in Italia, forgiato dalle esperienze fatte all’estero, e di offrire al canottaggio azzurro un’ulteriore spinta verso il miglioramento. Io con l’Italia sento di avere un grande debito di riconoscenza, soprattutto col dottor La Mura e con tutto lo staff tecnico, che mi hanno dato l’opportunità di crescere molto in questi anni. E non solo, mi sento di dover ringraziare anche la precedente gestione, che ha contribuito molto alla mia formazione”. Ovviamente, in presenza di una prospettiva così grande non c’è solo l’entusiasmo ma anche la giusta dose di paura: “E non un po’ di paura, ma tanta paura perché mi confronterò con un mondo che non conosco, una dimensione nuova. Ma era proprio quello che cercavo. Questa occasione mi consentirà di portare al limite le mie capacità. Come quando ti alleni e non ce la fai più ma sai che è quel colpo che non riesci a fare che ti consente di migliorare.

Ora devo buttarmi in questo mondo che non conosco, forse mi farò anche male, ma ci devo provare perché grazie a quest’esperienza avrò modo di toccare con mano, in prima persona, le dinamiche del canottaggio olimpico, da responsabile. Ci devo provare nel rispetto di me stesso e del lavoro che ho portato avanti fin ora. Però questa paura che mi accompagna è anche positiva. Tra i più grandi insegnamenti che mi ha trasmesso La Mura, c’è che un buon atleta ed un buon allenatore devono sentirsi sempre inadeguati prima di iniziare un’avventura e insoddisfatti dopo aver raggiunto l’obiettivo. Solo così è possibile crescere. Io ora mi sento inadeguato. Spero di sentirmi insoddisfatto dopo gli impegni”. Va sottolineato che la scelta, quella di Antonio Colamonici, alla fine ha trovato il pieno consenso anche da parte dei vertici federali: “La Federazione Italiana Canottaggio mi aveva riservato un incarico di responsabilità a livello olimpico e per questo sono estremamente riconoscente al Presidente Giuseppe Abbagnale, al Direttore Tecnico Franco (Francesco, ndr) Cattaneo e al dottor La Mura ai quali mi lega una grande stima, ammirazione e una profonda amicizia.

L’unica cosa che la Federazione non poteva darmi era proprio questa esperienza internazionale che ora per me è fondamentale. Tra l’altro, avendo io 45 anni, potrebbe essere questa l’ultima opportunità che ho per fare un’esperienza all’estero. Ho parlato a lungo con Cattaneo e Peppe (Giuseppe, ndr) Abbagnale e alla fine loro hanno convenuto, insieme a me, che quella scelta fosse la migliore. Io sono un allenatore professionista, voglio crescere, imparare sempre di più e un’opportunità del genere sentivo di doverla onorare – e aggiunge Colamonici – personalmente ora sono fiducioso, non tanto rispetto a quelli che potranno essere i risultati, quelli nessuno li può pronosticare, considerando anche che la squadra maschile romena non vanta grandi risultati. Ripongo la fiducia rispetto a quello che sarà il mio operato, sono intenzionato a metterci tutto me stesso in quest’esperienza e a portare lì la metodologia che ho imparato in Italia. E poi, non da meno, sono intenzionato a trarre il massimo da quest’esperienza”.

Esperienza che comunque consentirà al tecnico campano di continuare ad allenare anche in Italia: “Resterò Direttore Sportivo della mia società, il CRV Italia, dove continuerò ad allenare regolarmente, perché l’attività olimpica rumena, a causa del freddo, si dovrà spostare in una location italiana, quindi abbastanza vicino a casa. Forte del fatto che non sussiste un discorso di incompatibilità, ho posto delle condizioni sia in Romania e sia in Italia, proprio per poter portare avanti entrambe le esperienze”. Colamonici continuerà a collaborare anche con la FISA: “Attualmente sono componente della Youth Rowing Commission, che cura lo sviluppo dei mondiali Junior e Under 23. Essendo io l’unico tecnico all’interno della Commissione, posso offrire un contributo di rilievo ai processi decisionali, valorizzando le mie competenze. E’ un lavoro che faccio con molta passione ed impegno e che sicuramente porterò avanti, ritenendolo un’esperienza di straordinaria importanza, che mi offre una prospettiva internazionale per comprendere le dinamiche del canottaggio”.