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Abbagnale e il remo, una crescita costante

sabato 3 Settembre 2016

Abbagnale e il remo, una crescita costante

Pubblichiamo il servizio contenente l’intervista al Presidente federale Giuseppe Abbagnale, per gentile concessione del quotidiano “Latina Oggi”, realizzato dal giornalista e scrittore Gianluca Atlante uscito oggi a pagina 51 del giornale pontino.

L’intervista – Abbiamo incontrato il presidente della Federazione in partenza per le Paralimpiadi

di Gianluca Atlante


SABAUDIA, 03 settembre 2016
– Un pomeriggio di inizio settembre, al Bar Italia a Sabaudia, a parlare di canottaggio, con il presidente della Federazione, Giuseppe Abbagnale. Un`acqua tonica, due olive, il sole che sta per tramontare e tanta voglia di dialogare su questo remo azzurro che sta crescendo. «Non siamo abituati a lodarci per quello che è stato fatto. Lavoriamo per far crescere il movimento ed ogni giorno è sempre un punto d`inizio, mai di arrivo». Le Olimpiadi prima e il mondiale Junior e Under 23 dopo, hanno detto che il movimento è in crescita, che ci sono le basi, insomma, per guardare al futuro con ottimismo. «Sarebbe sbagliato pensare che ora sia tutto più facile. Vogliamo il bene del canottaggio e non possiamo permetterci di adagiarci sugli allori. Le Olimpiadi prima e i mondiali Junior e Under 23, ci hanno offerto segnali importanti, guai a mollare la presa. Il gap con alcune nazioni, vedi Gran Bretagna e Nuova Zelanda, è ancora ampio, ma possiamo colmarlo, a patto che si continui a lavorare, alla base, come stiamo facendo. Il passaggio da Junior ad Under 23 e successivamente a Senior, non è mai facile Le Olimpiadi, però, ci hanno insegnato che tutto questo è fattibile».

Anche perché c`è un settore femminile sul quale, ora, riporre le maggiori attenzioni. “E` uno degli obiettivi principali per il prossimo quadriennio. A partire da oggi, però, senza perdere tempo. Anche in questo caso, i risultati che arrivano dalla base sono confortanti, ma il lavoro da fare è tanto e va iniziato immediatamente, perchè dobbiamo ripartire da quello che è stato fatto e portare il settore a livello di quello maschile». Sabaudia, intanto, con i suoi atleti, con il suo lago e l`ottima organizzazione dei Gruppi sportivi militari, continua ad essere il cuore pulsante del canottaggio italiano. «Per noi è un punto di riferimento importante, ma come lo sono altri, vedi ovviamente Piediluco e Varese. Gli atleti vengono volentieri ad allenarsi qui, a loro piace Sabaudia. Mi auguro che la nuova Amministrazione, una volta insediata, possa incentrare le proprie attenzioni anche e soprattutto sullo sport e su quanto il remo è in grado di offrire. Da parte nostra, Sabaudia è molto importante. Lo è per noi, per gli atleti, per tutti quelli che amano questo sport».

L`idea è quella di farla viaggiare di pari passo con Piediluco e gli altri centri. «Tutto questo è sempre stato nelle nostre intenzioni, del resto da ottobre a marzo i raduni vengono svolti qui. Sono gli atleti a chiederlo, questa è una cosa sulla quale la nuova Amministrazione, come dicevo prima, dovrebbe riflettere in chiave futura». La candidatura di Roma 2024, in tal senso, potrebbe favorire la crescita di Sabaudia come città del remo e supportarla a dovere? «Senza ombra di dubbio. Le Olimpiadi a Roma sarebbero un qualcosa di straordinario non solo per la Città Eterna, anche e soprattutto per le province confinanti. E` una candidatura nella quale credo fortemente e che spero possa regalare all`Italia un`Olimpiade che sarebbe meravigliosa». Quattro anni di presidenza Abbagnale nei quali il remo azzurro, come detto, è cresciuto. Lo dicono i numeri e, soprattutto, il rapporto con le grandi aziende, pronte a sedersi al tavolo per affiancare il proprio nome a quello di un movimento che dà fiducia. «Qualcosa sta cambiando, ma io come presidente e noi come Consiglio, non siamo abituati, come vi dicevo, a lodarci per quello che facciamo.

Il nostro lavoro è, da sempre, improntato sulla crescita del canottaggio ed oggi che grandi aziende vogliono avvicinarsi al nostro mondo, possiamo soltanto che essere contenti, ma al tempo stesso desideriamo continuare a percorrere questa strada nel migliore dei modi, senza mai abbassare la guardia». Siamo prossimi alle Paralimpiadi e la squadra azzurra ha ultimato la preparazione proprio a Sabaudia. «Lunedì partirò alla volta di Rio de Janeiro, sarò lì con questi meravigliosi atleti. Siamo onorati, io in primis, di aver qualificato tre barche, forse potevamo riuscirci anche con un quarta. Sabaudia è l`ideale per loro, prima di ogni grande appuntamento, decidono di venire qui per ultimare e completare la preparazione. Il settore Paralimpico, al pari degli altri, è un qualcosa nel quale crediamo. Un settore delicato, ma su cui puntiamo fortemente. Stiamo parlando di atleti, di uomini e donne vere, prima che di campioni. Il nostro obiettivo è qualificare almeno una barca su tre alle finali e, perché no, puntare alla medaglia».

Il PDF del servizio di Latina Oggi