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Henley Royal Regatta: uno sguardo alle gare dei due equipaggi  italiani al via

giovedì 30 Giugno 2016

Henley Royal Regatta: uno sguardo alle gare dei due equipaggi  italiani al via

ROMA, 30 giugno 2016 – Teatro di grandi battaglie, la Henley Royal Regatta che si disputerà questa fine settimana a Henley, in Gran Bretagna, quest’anno non sarà da meno, grazie al record di equipaggi iscritti, ben 629, al quale contribuisce anche il remo italiano, presente con due equipaggi misti societari: un otto rinominato Team Italia e composto da Simone Venier, Luca Agamennoni, Pierpaolo Frattini, Matteo Stefanini, Fabio Infimo, Mario Paonessa, Filippo Mondelli, Cesare Gabbia e dal timoniere Enrico D’Aniello, e un due senza misto SC Milano/SC Sebino formato dai rispettivi portacolori Josè Casiraghi e Paolo Ghidini. Due equipaggi che avranno di che divertirsi e, soprattutto, soffrire, agonisticamente parlando.

L’ammiraglia, che gareggia nella regata regina della competizione, la Grand Challenge Cup, affronterà altri sei otto, nel dettaglio misto Club Nautico Sevilla/Real Circulo Labradores de Sevilla (Spagna), misto Crefelder Ruderclub/Ruderverein Dorsten (Germania), Hollandia Roeiclub (Olanda), Nautilus Rowing Club (Olanda), misto New York Athletic Club/California Rowing Club (Stati Uniti) e Victoria City Rowing Club (Canada). Mancherà l’armo detentore del trofeo, il misto composto dagli atleti del Leander Club di Londra (quello di Sir Steve Redgrave, cinque ori olimpici consecutivi conquistati tra Los Angeles 1984 e Sydney 2000) e del Molesey Boat Club (quello dei fratelli Searle, che a Barcellona 1992 dettero vita a un duello storico con i fratelli Abbagnale nel due con, risoltosi in favore dell’equipaggio inglese).

Il due senza di Casiraghi e Ghidini impegnato, invece, nella Silver Goblets & Nickalls’ Challenge Cup, gareggiando in competizione con altri 24 equipaggi, è già in corsa per le qualificazioni in quanto la regata che assegnerà la coppa prevede la partecipazione di sole 12 barche. Anche per i due lombardi la competizione è elevatissima, in una gara che lo scorso anno ha visto trionfare due atleti del calibro dei britannici Matthew Langridge (argento olimpico a Pechino 2008 e bronzo a Londra 2012, sempre sull’otto, e attuale vicecampione mondiale in quattro senza dietro ai nostri azzurri) e James Foad (anch’egli bronzo olimpico sull’ammiraglia inglese a Londra 2012 e argento iridato in carica nel due senza dietro i “mostri” della specialità, i neozelandesi Eric Murray e Hamish Bond).