Avvisi / News

Otto Junior femminile: un anno d’argento

domenica 6 Marzo 2016

Otto Junior femminile: un anno d’argento

ROMA, 06 marzo 2016 – L’otto femminile, per quello che riguarda la categoria Junior, è riuscito ad ottenere risultati di rilievo sia per agli Europei che ai Mondiali di Rio de Janeiro. In particolare nelle competizioni di Rio le azzurrine Beatrice Millo (Nazario Sauro), Ottavia Ravoni (Tevere Remo), Ludovica Braglia, Elisa Mondelli (SC Moltrasio), Benedetta Faravelli (SC Esperia), Angelica Merlini (Tevere Remo), Claudia Destefani, Lara Maule (Fiamme Gialle) ed il timoniere Camilla Mariani (SC Lario) sono riuscite a superare l’equipaggio romeno, che a Racice le aveva precedute di poco più di due secondi sul traguardo ma hanno dovuto cedere il passo alla Germania, chiudendo comunque con un ottimo secondo posto. Ma dialoghiamo con alcune di loro:

Lara Maule: “La scorsa è stata una stagione è stata molto positiva. All’inizio non avrei mai pensato di poter arrivare ai risultati che poi ho conquistato. Diciamo che molta fiducia, almeno io, l’ho acquisita subito dopo l’Europeo. Il secondo posto di Racice infatti è stato un riscontro tangibile del valore dell’equipaggio. E la prova disputata in Repubblica Ceca è stata un po’ preparatoria per l’impegno di Rio, in vista del quale ci siamo allenate duramente e con entusiasmo. Alla fine anche lì siamo riuscite a piazzarci sul secondo gradino del podio conquistando un risultato che ci ha regalato una soddisfazione indescrivibile. Per quello che riguarda questa stagione, devo dire che mi sto allenando meglio rispetto all’anno scorso. La mentalità è positiva e sono abbastanza fiduciosa. Concludo ringraziando i miei allenatori delle Fiamme Gialle Nicola Moriconi e Rocco Pecoraro e tutta la squadra gialloverde perché è proprio grazie all’allenamento col gruppo che poi il singolo riesce a fare il risultato. Voglio ringraziare anche la mia compagna di barca Claudia Destefani, che mi ha aiutato tantissimo. E infine un ringraziamento va anche agli allenatori federali che hanno fatto un grandissimo lavoro”.

Ottavia Ravoni: “Ho chiuso la scorsa stagione con un bilancio molto positivo. Dopo essere partita non benissimo, al primo meeting non sono neppure entrata in finale, piano piano sono arrivata a fare le selezioni, ad entrare in raduno e poi a disputare il Mondiale. A Rio, secondo me, quello che ci ha aiutato parecchio è stata l’unione che si era creata tra di noi. Ogni membro dell’equipaggio infatti non remava soltanto per sé ma anche per tutte le altre compagne in barca. Io poi ero la più piccola e mi sono trovata le altre ragazze che mi facevano un po’ da sorelle maggiori e per me è stato di grande aiuto. Adesso mi sto allenando ma ancora non ho avuto modo di partecipare a nessuna competizione a causa di un problema fisico. Spero di poter tornare in gara quanto prima. Ad ogni modo, per come la vedo io, i risultati dello scorso anno appartengono al passato e, pur avendo acquisito maggiore fiducia in me stessa, da parte mia c’è tutta l’intenzione di continuare a mettermi in discussione. E’ un po’ come ricominciare da zero. Chiudo ringraziando la mia famiglia che nei momenti di difficoltà è sempre pronta a sostenermi”.

Elisa Mondelli: “L’annata scorsa è andata molto bene. All’Europeo siamo riuscite a conquistare una seconda posizione nonostante la preparazione della barca sia stata molto stretta. Abbiamo disputato una bella finale, tutta in rimonta e abbiamo chiuso molto vicine alla Romania. Per quello che riguarda il Mondiale, è stata una soddisfazione sia andare a Rio e sia concludere la finale sul secondo gradino del podio. Siamo riuscite a prenderci la rivincita con l’equipaggio romeno ma non a battere la Germania. A mio avviso quello che ci ha permesso di figurare bene in ambedue gli impegni internazionali è stato il gruppo che siamo riusciti a creare, anche con gli allenatori, e che si è rivelato un supporto per tutte noi. Per quello che riguarda questa stagione, sono partita con l’idea di voler fare qualcosa in più rispetto alla scorsa e per questo ho intenzione di allenarmi al meglio. Mi piacerebbe molto poter risalire sull’otto, una specialità nella quale mi trovo molto bene. Infine vorrei dedicare i successi dello scorso anno a mio fratello, Filippo Mondelli, che ha vinto il Mondiale under 23 in quattro con. Lui per me è sicuramente un esempio da seguire”.