News

Mascarenhas sventa un suicidio

mercoledì 10 Febbraio 2016

Mascarenhas sventa un suicidio

ROMA, 10 febbraio 2016 Ieri verso le 13, come ogni martedì, il gruppo Master femminile della Canottieri Roma è uscito per svolgere il consueto allenamento. In genere le vogatrici fanno pratica su barche olimpiche corte ma proprio ieri, dato che il gruppo era composto da sei persone, il Direttore Tecnico della Canottieri Roma, Bruno Mascarenhas, ha optato per l’otto Jole. Percorsi mille metri e giunti ormai a ridosso del Ponte della Musica, qualcosa è balzato all’occhio del campione azzurro: “Ho visto una signora anziana, ben vestita, che aveva scavalcato l’argine del fiume ed era entrata in acqua, affondando fino alle ginocchia. Ho fatto avvicinare immediatamente la barca ed ho chiesto se ci fossero problemi. Lei mi ha risposto di no, aggiungendo che le era caduto il cellulare in acqua e stava cercando di recuperarlo. Non convinto della sua spiegazione l’ho esortata a risalire. Da parte sua la signora mi ha invitato a proseguire, dicendomi di non preoccuparmi. Ovviamente io non mi sono mosso e le ho detto che sarei andato via solo quando lei fosse risalita”.

A quel punto il dramma: “La signora ha fatto altri tre passi verso il fiume e si è lasciata andare dentro l’acqua. Sono stati attimi terribili, che hanno spiazzato tutti noi. Da parte mia ho dato comando di fare contro pari, avvicinando ulteriormente la barca e nel contempo mi sono lanciato a poppa, sporgendomi, tentando di afferrarla. Fortunatamente sono riuscito a prenderle il braccio e a tirarla in barca. Lei continuava a dimenarsi, dicendo che voleva farla finita. A quel punto ho cercato di calmarla ed ho chiamato i soccorsi che sono arrivati in pochi minuti. L’ho lasciata soltanto quando sono riuscito ad affidarla alle braccia degli agenti”.

Cosa ti ha lasciato quest’esperienza? “Premetto che nella mia vita mi era già capitato di dover prendere delle decisioni in situazioni critiche. Sono momenti durante i quali non si deve pensare ma soltanto agire. Però quest’esperienza mi ha lasciato addosso tanta tristezza e delusione. Mi sono chiesto cosa potesse aver spinto una persona, che tra l’altro sembrava pienamente cosciente, a cercare una morte terribile come quella per annegamento. Poi un’altra cosa che mi ha colpito è stata la mancata attenzione da parte della gente intorno. E’ come se ormai la maggior parte delle persone fosse abituata ad ignorare. Personalmente credo che qualche volta valga al pena prestare attenzione anche a situazioni che sembrano non riguardarci direttamente, evitando di girare la testa dall’altra parte”.

Ufficio Stampa FIC Lazio

Il Presidente federale Giuseppe Abbagnale, appresa la notizia, a nome personale, del Consiglio, del Presidente del Comitato Regionale FIC Lazio Michelangelo Crispi, e di tutto il canottaggio nazionale, invia a Bruno le più sentite congratulazioni per aver salvato una vita umana. Il Presidente Abbagnale, inoltre, si complimenta con il Presidente del CC Roma Andrea Tinarelli per avere tra le sue fila un campione di altruismo come ha dimostrato di essere Bruno Mascarenhas.