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Alessandro Mansutti e Filippo Mondelli raccontano l’emozione del  podio iridato nel quattro con Under 23

martedì 26 Gennaio 2016

Alessandro Mansutti e Filippo Mondelli raccontano l’emozione del  podio iridato nel quattro con Under 23

ROMA, 26 gennaio 2016 – In occasione del mondiale under 23, al termine di una finale al cardiopalmo, il quattro con di Andrea Maestrale (CN Posillipo), Niccolò Pagani (RCC Tevere Remo), Filippo Mondelli (SC Moltrasio), Alessandro Mansutti (CC Saturnia) e del timoniere, Alberto Natali (CC Saturnia) ha conquistato il massimo riconoscimento in palio. Con noi a ripercorrere l’impresa, due dei protagonisti: Alessandro Mansutti e Filippo Mondelli. Incominciamo proprio con Alessandro che, relativamente alla scorsa stagione, ci dice: “Inizialmente i miei obiettivi erano relativi alla categoria Under 23. Durante la stagione però ho saggiato dei raduni con la squadra assoluta e questo mi ha permesso di fare un salto di qualità. Allenarsi coi più forti è stato per me di grande importanza, ho acquisito una mentalità che prima non avevo. Tutto questo l’ho portato poi con me ai raduni Under 23 e credo che abbia fatto la differenza. La nostra formazione in effetti è risultata la più veloce in assoluto, sia in quattro senza che in quattro con. L’idea era che i più veloci poi facessero il quattro con. L’unica cosa che sento di aver mancato è stata la partecipazione al Mondiale Senior, comunque sono contento lo stesso”.

Filippo, da parte sua afferma che: “Sicuramente sono molto soddisfatto. All’inizio della stagione 2015 non mi sarei mai aspettato di primeggiare al Campionato del Mondo. Poi vincere la gara di soli 21 centesimi è stata un’emozione grandissima. Abbiamo dovuto attendere il verdetto del fotofinish per poter esultare. C’è da dire che le aspettative sulla nostra barca erano alte per tutta una serie di motivi: innanzitutto perché alcuni di noi venivano dai raduni col gruppo olimpico. Poi c’è da dire che i valori al remoergometro miei e di Niccolò Pagani erano molto buoni. Io penso che Spartaco, quando ha deciso la formazione, voleva creare una barca molto competitiva e così è stato. Ma al di là di tutto questo io non ho mai pensato che avremmo vinto il mondiale, neanche quando siamo arrivati primi in batteria. Di sicuro quella vittoria in batteria ci ha però dato la carica giusta in vista della finale”.

Qual è stato secondo voi il valore aggiunto della barca? Alessandro: “A mio avviso sono stati tre elementi fondamentali: innanzitutto la preparazione maturata con la squadra olimpica. Secondo, tutti e cinque abbiamo sempre lavorato in armonia, cercando di migliorare costantemente in ogni singolo allenamento. E poi fondamentale è stata la bravura di tutti i nostri allenatori. Poi, ovviamente, io in particolare mi sento particolarmente attaccato a Spartaco che è anche il mio allenatore in società”. Filippo: “Io penso che sia stata la sintonia del gruppo, buona da subito. Va considerato che l’equipaggio si è costituito gli ultimi dieci giorni del raduno, fino a quel momento continuavano ad alternarsi compagni diversi insieme a me e ad Alessandro, col quale personalmente avevo già una buona intesa. Gli altri che si sono uniti comunque erano atleti che già conoscevamo e con i quali in breve abbiamo stabilito un buon feeling”.

Con quali obiettivi vi state allenando ora? Alessandro: “Quest’anno, avendo già avuto la possibilità di primeggiare in barche non olimpiche, sono molto più deciso dello scorso anno e vorrei dire la mia anche in specialità olimpiche. E poi cercherò di farmi trovare pronto, qualora servisse, anche per la squadra Assoluta. Di fondo comunque voglio puntare a migliorarmi giorno dopo giorno” Filippo: “Pensare che, siccome l’anno scorso abbiamo vinto il mondiale allora quest’anno possiamo adagiarci sugli allori, è sicuramente la via sbagliata. Voglio affrontare la nuova stagione ricominciando tutto da capo. Soprattutto so che non bisogna montarsi la testa. E’ mia intenzione continuare ad allenarmi con l’umiltà giusta”.

Chiudiamo coi ringraziamenti: Alessandro: “Le persone fondamentali sono sicuramente i miei famigliari che mi sostengono sempre, ovviamente poi c’è il mio allenatore Spartaco ed infine colgo l’occasione per ringraziare tutta la squadra della mia società, un gruppo fantastico, fondamentale per tutti noi atleti”. Filippo: “Io vorrei ringraziare la Canottieri Moltrasio che mi ha accolto e mi ha dato la possibilità di lavorare con dei tecnici straordinari come Alberto Tabacco e Carlo Del Piccolo, grazie ai quali sono cresciuto tantissimo”.