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La vittoria del bronzo iridato in doppio PL U23 nelle parole di Antonio  Vicino

venerdì 22 Gennaio 2016

La vittoria del bronzo iridato in doppio PL U23 nelle parole di Antonio  Vicino

ROMA, 22 gennaio 2016 – Al termine di una lotta serrata contro Repubblica Ceca e Nuova Zelanda, il doppio leggero Under 23 di Antonio Vicino (CRV Italia) e Lorenzo Galano (SC Esperia) è riuscito a chiudere in terza posizione, conquistando la medaglia di bronzo iridata: “Per il mondiale in Bulgaria ero stato inizialmente selezionato come riserva” inizia Antonio Vicino. “Una settimana prima di partire però, Spartaco (Barbo ndr) mi ha dato una possibilità, quella di provare il doppio con Lorenzo Galano. Al termine della selezione interna, Lorenzo ed io siamo risultati i più veloci e siamo stati scelti per l’impegno di Plovdiv. Il fatto è che la barca è stata assemblata solo una decina di giorni prima del Mondiale e quindi per noi, dall’arrivare in finale al salire addirittura sul podio, è stato tutto completamente inaspettato e per questo è stato ancora più bello, veramente una felicità immensa”.  

Quindi possiamo parlare di una stagione positiva? “A posteriori sì, posso parlare di un bilancio positivo. Devo dire però che all’inizio sono partito male perché mi sono trovato abbastanza in difficoltà col fatto che ero al primo anno di università e non riuscivo a volte a conciliare gli impegni didattici con gli allenamenti. Poi ho anche deciso di scendere di peso per gareggiare nella categoria dei pesi leggeri e mi sono dovuto confrontare con una realtà completamente nuova. Infatti agli allenamenti, improntati molto diversamente, bisognava anche affiancare un regime alimentare rigoroso. Insomma, all’inizio è stata dura”.

Con Lorenzo come ti sei trovato? “Tra me e Lorenzo si è creata subito una buona affinità, ci siamo trovati in sintonia sin dall’inizio. Poi tutti e due avevamo voglia di fare bene e ci siamo presentati con la grinta giusta. Tutto questo ci ha permesso di affrontare nel miglior modo e nelle migliori condizioni le varie fasi del Mondiale Under 23. Per quanto riguarda invece la stagione 2016, ce la metterò tutta per cercare di migliorarmi costantemente facendo il possibile per farmi trovare pronto per le eventuali convocazioni”.

Veniamo ai ringraziamenti: “Allora, sicuramente la mia ragazza, Federica Carbone che mi è sempre stata vicina e mi ha sempre sostenuto nei momenti difficili. Poi i miei genitori e mio fratello: Giuseppe in particolare, essendo il fratello maggiore, è veramente un punto di riferimento, non solo nel canottaggio ma anche nella vita. A livello sportivo è veramente tosto, mi spinge sempre a fare di più e non si accontenta mai, quindi per me è di grande stimolo. Poi mi dà anche tanto coraggio, soprattutto quando sono un po’ giù”.  

A questo punto mi sovviene una domanda su tuo fratello. Come hai vissuto la sua vittoria ad Aiguebelette? “Per me è stata un’emozione unica. Vedere mio fratello, capovoga di questo quattro senza che ha centrato un risultato che l’Italia non portava a casa da 20 anni è stato bellissimo”.