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Alla Trieste del coastal rowing, i titoli tricolori nei singoli: maschile  con Martini (Padova) e femminile Waiglein (Saturnia)

lunedì 12 Ottobre 2015

Alla Trieste del coastal rowing, i titoli tricolori nei singoli: maschile  con Martini (Padova) e femminile Waiglein (Saturnia)

TRIESTE, 12 ottobre 2015 – Ultimo Campionato tricolore della stagione quello di Coastal Rowing a Luino sul lago Maggiore, che rappresentava per diversi equipaggi il test event per valutare la preparazione in vista dei Mondiali per Club di Lima (Perù) a novembre, dove alcuni armi triestini non nascondono ambizioni non solo di partecipazione, ma anche di podio.
Titolo annunciato per Elena Waiglein (Saturnia) nel singolo. La portacolori del club barcolano, forte di esperienze sia in nazionale in barche di tipo libero, che nel coastal, si sbarazzava agevolmente delle avversarie (triestine anche loro), presentandosi sul traguardo con un distacco di 1’04” su Cozzarini (Cmm) e 2’19” su Giacomazzi (Ravalico).
Il secondo titolo italiano targato Trieste era opera di Simone Martini (tesserato Canottieri Padova). L’azzurro, argento alle Universiadi a luglio, e medagliato agli ultimi due mondiali di coastal rowing, sempre a pochissima distanza dal gradino più alto del podio, dettava legge sul lago Maggiore.

In preparazione per i mondiali peruviani, Martini faceva pesare da subito la sua preparazione. “Ho lasciato sfogare gli avversari sul primo lato”, racconta a caldo “poi dopo la seconda boa ho preso in mano le redini della gara e l’ho gestita fino sul traguardo.” Condizioni del lago insolite per una gara di coastal (assenza di onde e vento), consentivano allo sculler triestino di controllare la gara: passava in prima posizione sul traguardo, ed a seguire un altro triestino, Morosinato (Cmm) medaglia d’argento a 24”.

La gara delle ammiraglie, il 4 di coppia con timoniere, vedeva da subito una gara durissima incentrata sul confronto tra Saturnia (due volte campioni del mondo per club), Elpis e Lario. Partivano fortissimo queste ultime due, con i triestini (Brezzi Villi, Ferrarese, Mansutti, Tedesco, timoniere Gioia) ad inseguire. “Li abbiamo tallonati sin dalla prima parte di gara, che era importante e che delineava le posizioni,” racconta il timoniere della barca del Saturnia, Stefano Gioia, “in seconda boa siamo riusciti ad infilare la Lario ed a superarli, e poi c’è stata una gara a due tra noi ed i genovesi dell’Elpis. Ad ogni nostro attacco loro rispondevano e sono stati bravissimi, onore al merito, a sfruttare a loro favore il vantaggio iniziale, che siamo riusciti a portare fino a +4”. Sul traguardo transitava per prima l’Elpis, ed il Saturnia medaglia d’argento a 4”80: un distacco esiguo dopo 6600 metri di percorso. Una finale di buon livello anche quella del doppio maschile, che vedeva il dominio dei campioni del mondo dell’Elpis (i fratelli Garibaldi), che presa la testa della gara non si facevano intimorire dai più diretti inseguitori. Dopo una prima boa di autentica bagarre, per il podio era confronto acceso tra due armi triestini: Saturnia e Cmm (argento mondiale 2014). Ma erano Parma e Ghezzo (Saturnia), che riuscivano ad avere la meglio per la conquista dell’argento su Donat e Milos (Cmm) a cui andava il bronzo. Tra i master, titolo per Zonta (Saturnia) nel singolo, e medaglia d’argento per Clagnaz e Trevisan (Saturnia) nel doppio.

Maurizio Ustolin
Ufficio Stampa Comitato FIC FVG