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Progetto AISM e Canottieri Adria 1877 5 vogatrici in viaggio  da Trieste a Punta Sabbioni-Venezia; 1-5 agosto 2015

domenica 23 Agosto 2015

Progetto AISM e Canottieri Adria 1877 5 vogatrici in viaggio  da Trieste a Punta Sabbioni-Venezia; 1-5 agosto 2015

TRIESTE, 23 agosto 2015 – Un equipaggio tutto al femminile composto da Tamar Stock, Giuliana Turchetto, Daniela Derossi, Alessandra Dugan e Marina Bego ha percorso in 5 tappe la distanza di circa 160 km (da Trieste a Punta Sabbioni-Venezia), remando sia in mare aperto che nei canali della laguna di Grado e lungo l’Idrovia Veneta, per una missione benefica come ambasciatrici dell’ AISM – sezione di Trieste (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) per portare l’attenzione pubblica su questa malattia. Qualche numero: questa malattia colpisce nel mondo cira 3 milioni di soggetti, 600.000 in Europa e circa 72.000 in Italia. Malattia nemica giurata delle donne e dei giovani tra i 20 e i 40 anni, la sclerosi multipla non si avvale ancora di una cura risolutiva ma può essere arginata con farmaci dell’ultima generazione.
Partite sabato 1° agosto da Trieste, dopo il primo approdo a Monfalcone, le vogatrici si sono addentrate nell’Isonzo e, passata l’Isola della Cona attraverso il canale Isonzato, sono arrivate a Grado il 2 agosto.
Da qui, via mare, hanno raggiunto il 3 agosto Lignano e poi, attraverso il canale di Bevazzana ed il Tagliamento, si sono fermate a Bibione.
Nella penultima tappa sono arrivate a Jesolo, scegliendo il percorso via mare fino a Santa Margherita, per poi immettersi nel canale Commessera e nel Piave fino a Marina di Cortellazzo, da cui, attraverso il canale Cavetta, hanno raggiunto Jesolo.
Infine attraverso il Sile, la Conca del Cavallino e la laguna del Cavallino, sono approdate il 5 agosto alla meta prevista di Punta Sabbioni-Venezia.
Le vogatrici, tutte over 50 e tutte appartenenti alla Società Canottieri Adria di Trieste, da pochi anni si sono avvicinate a questo sport con grande passione ed hanno saputo coniugare l’impegno sportivo al divertimento ed al piacere della scoperta, che le ha portate ad esplorare ambienti affascinanti e ricchi di suggestione.
Ciò dimostra come con l’allenamento, l’iniziativa personale, l’appoggio della Società di appartenenza – che ha messo a loro disposizione la jole a 4 San Giusto- e la disponibilità di quanti si sono adoperati per la riuscita dell’impresa, si possano raggiungere obiettivi ambiziosi, pur non essendo campioni della voga. Nessun sponsor, nessun mezzo particolare, solo un’impresa “normale” sorta sulla scia dell’attività Special rowing, la missione del canottaggio sociale intrapreso da anni dalla Canottieri Adria 1877.

Marina Bego