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Le iscrizioni all’edizione 2015 della Vogalonga di Venezia apriranno  dopo Pasqua e si chiuderanno in anticipo

martedì 7 Aprile 2015

Le iscrizioni all’edizione 2015 della Vogalonga di Venezia apriranno  dopo Pasqua e si chiuderanno in anticipo

ROMA, 07 aprile 2015 – Sembra definitivamente scongiurato il pericolo di non disputare la quarantunesima Vogalonga di Venezia a seguito dell’Ordinanza comunale n. 96, entrata in vigore il 1° marzo 2015, che limita la circolazione delle imbarcazioni a remi “non tradizionali” in alcuni canali del centro storico. Il Comitato organizzatore ha assicurato, infatti, che l’edizione 2015 partirà come di consueto dal bacino di San Marco per arrivare a Burano e quindi a Murano, con rientro a Venezia dal canale di Cannaregio ed arrivo sul Canal Grande all’ altezza della Dogana Vecchia. Tutto confermato: la data del 24 maggio ed il consueto percorso. Ma alcuni problemi permangono per cui è probabile la conclusione anticipata delle iscrizioni dovuto all’elevato numero di partecipanti. La crescita dell’ interesse alla manifestazione si era evidenziata anche nell’edizione 2014 quando gli organizzatori furono costretti a limitare la consegna dei pettorali per gli ultimi arrivati.

Ma a cosa è dovuto il costante interesse per questa manifestazione? Piero Ragazzi del Comitato Organizzatore della Vogalonga non ha dubbi. “La crescita è dovuta in primo luogo all’attrazione che esercita la nostra bellissima città e per la possibilità di fare una passeggiata per la laguna con tutte le imbarcazioni a remi o a pagaia che possono esistere. Normalmente si pagaia o rema nel fiume, nel mare e nel lago, qui si pagaia a Venezia e quindi quando uno alza lo sguardo e vede la bellezza di questa di città è chiaro che dice: posso, cerco, vado a pagaiare o remare a Venezia, nella città d’acqua più bella del mondo”. Ma la presenza massiccia degli stranieri ha cambiato qualcosa nella Vogalonga? “Ha creato anche qualche problema perché, ad esempio, accostarsi al pontile d’arrivo non è facile, ma Venezia è talmente internazionale che deve ricevere tutte le imbarcazioni a remi che ci possono essere”.

Antonio Rosa Salva appartiene al nucleo famigliare che ha fondato la Vogalonga, oggi è il più giovane nel Comitato Organizzatore. Dopo quaranta edizioni disputate cosa c’è dietro l’angolo? “La manifestazione è sempre rimasta uguale nel tempo, tra alti e bassi la partecipazione ha registrato in ogni caso livelli interessanti. Nel futuro cercheremo di conservare intatti sia lo spirito che la forma. E’ vero che senza sponsor e senza ingerenze esterne risulta sempre più difficile procedere nell’ organizzazione. Mentre una volta si ricevevano aiuti incondizionati da parte di tutti, attualmente è tutto più difficile: occorre fare domande in carta bollata per avere autorizzazioni e nessuno dà niente per nulla. Oggi, con un numero imponente di iscritti, facciamo fatica a racimolare volontari per le esigenze organizzative e di sicurezza. Dobbiamo continuare nella nostra tradizione e dare servizi maggiori ai partecipanti, ma si fa fatica ad operare. Forse dovremmo organizzare manifestazioni di contorno nell’ambito della giornata e nei giorni precedenti. Coloro che vengono dall’estero stanno a Venezia quattro o cinque giorni, quindi pensare ad una festa per loro e per i veneziani sarebbe molto bello. Si sente la necessità di arrivare ad una Vogalonga più ricca di eventi, ma senza stravolgere la manifestazione. Nell’edizione 2015 le iscrizioni chiuderanno certamente prima anche se c’è il rischio, per il loro tradizionale ritardo ad iscriversi, di vedere in acqua pochi equipaggi veneziani “.