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Navicelli Rowing Marathon: tra aneddoti sui campionati italiani ’59 e l’organizzazione, una chiacchierata con Antonio Giuntini

mercoledì 21 Gennaio 2015

Navicelli Rowing Marathon: tra aneddoti sui campionati italiani ’59 e l’organizzazione, una chiacchierata con Antonio Giuntini

PISA, 21 gennaio 2015 Luglio 1959. Secondo Wikipedia, tra gli avvenimenti principali al Mondo figurarono le dimissioni di Ben Gurion, fondatore e primo ministro dello stato di Israele, e la prima edizione delle Olimpiadi Internazionali di Matematica, che si tennero a Brasov, in Romania, e che ancora oggi si svolgono ogni anno (l’edizione 2014, la cinquantacinquesima, è stata ospitata a Città del Capo, in Sudafrica). In ambito sportivo, il ’59 è l’anno del settimo scudetto del Milan, mentre tutta l’Italia dello sport lavora duramente per i Giochi Olimpici in programma a Roma l’anno successivo, nel 1960.

Luglio 1959. Una data storica anche per il canottaggio, almeno a Pisa. Sul tratto di Arno che scorre tra le rive di San Piero a Grado e del parco di San Rossore, si svolge l’edizione ’59 dei campionati italiani assoluti. Una sfida annunciata nella gara dell’otto tra la Moto Guzzi e il gruppo sportivo dei Corazzieri. E’ Antonio Giuntini, past president del Comitato Toscana della Federazione Italiana Canottaggio e mente principale, da sempre, della Navicelli Rowing Marathon, a ricordare quella gara. “Speranzoso, o forse convinto, di premiare i Corazzieri, a quei campionati italiani assistette dal vivo niente meno che l’allora Presidente della Repubblica, il pontederese Giovanni Gronchi. I lavoratori della tenuta presidenziale di San Rossore – ricorda Giuntini – gli costruirono addirittura una rudimentale tribunetta sull’Arno, nel territorio della sua tenuta, per assistere alla gara. Il presidente Gronchi però dovette riporre speranze e convinzioni nel cassetto: il titolo andò alla Guzzi”.

E’ certamente questo l’aneddoto più significativo legato al fatto che domenica, dopo 56 anni, dei titoli italiani di canottaggio – nello specifico quelli di Fondo nelle specialità doppio e quattro senza nelle categorie da Ragazzi a Senior (nel doppio anche Esordienti) – saranno assegnati nuovamente a Pisa. Un’assegnazione caduta quasi tra capo e collo, spiega ancora Giuntini: “Come comitato organizzatore della Navicelli Rowing Marathon avevamo chiesto la gara nazionale di fondo, poi mi è giunta la telefonata di Edoardo Nicoletti, presidente del Comitato Toscana, per darmi la notizia”. Una notizia sicuramente presa bene da Giuntini e i suoi collaboratori, che fortunatamente non hanno dovuto stravolgere le abitudini della regata: “Le norme organizzative e di sicurezza bene o male sono rimaste le stesse, è chiaro che essendo ora una kermesse tricolore c’è molto più richiamo, ma l’organizzazione è la fotocopia degli anni scorsi. Abbiamo solo stravolto il programma del campionato italiano dei Vigili del Fuoco, che volevamo proporre il sabato come l’anno scorso, ma che a questo punto abbiamo inserito nel programma della domenica, riformulandolo: niente gare riservate, bensì categoria unica, l’equipaggio VV.F. che impiega il minor tempo a completare la sua gara, vince il titolo”.

Organizzazione consolidata dunque, anche se per stessa ammissione di Giuntini, organizzare una gara oggi è sempre più difficile: “Reperire fondi sta diventando complicato, gli sponsor sono sempre meno e alla fine anche qui siamo sempre gli stessi a dare tutto per garantire ciò che la gente si aspetta. E’ un peccato che le difficoltà economiche del periodo non ci aiutino a migliorare”.

Nonostante tutto ciò tuttavia, la Navicelli Rowing Marathon si fa, e non solo: “Il sabato ci sarà Consiglio Federale, si terranno come da tradizione ormai i trofei Baccelli e Novelli, i Campionati Italiani tornano a Pisa dopo 56 anni… La carne al fuoco non manca” chiosa Giuntini. E peccato che domenica non sarà ancora stato nominato il successore al Colle di Napolitano, sia mai avrebbe deciso la domenica di fare un salto alla tenuta presidenziale a San Rossore…