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Canottieri Arno, buona la prima

mercoledì 7 Gennaio 2015

Canottieri Arno, buona la prima

FIRENZE, 07 gennaio 2015 – Ormai è una tradizione consolidata alla Canottieri Arno, una tradizione che fa parte della storia della Società, ma anche della storia di Pisa e del suo fiume: è la prima uscita dell’anno che da sempre si svolge in occasione dell’Epifania.

Quest’anno poi l’uscita di canottieri e canoisti ha assunto un significato particolare poiché ha dato il via ai 110 anni della Società, un traguardo importante fatto di atleti, allenatori, dirigenti, fatto di grandi passioni, grandi sacrifici e grandi successi e a salutare il passaggio delle tante imbarcazioni sotto il Ponte di Mezzo, nel cuore della città, ha voluto essere presente anche una colorata e festante delegazione di giovani atleti delle sezioni nuoto e pallanuoto. Con loro e con i consiglieri della “Arno”, anche il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il Presidente del CONI regionale e Assessore allo sport del Comune di Pisa Salvatore Sanzo, il Presidente FIC Toscana Edoardo Nicoletti e il Presidente FICK Toscana Michele Baldeschi che hanno voluto così ossequiare una storia sportiva tanto importante. 

Alla fine il tradizionale brindisi in Società con amici e genitori.

Simona Giuntini -Ufficio Stampa FIC Toscana-

Un po’ di storia…………

La Società Canottieri “ARNO” fu fondata il 12 gennaio 1905, riunendo e dando così una sede agli appassionati di canottaggio, che in forma privata sulle acque dell’Arno, praticavano già all’epoca questo sport. Al “timone” in qualità di presidente fu nominato l’avv. Alberto Guarducci e come prima sede furono individuati li scali del Canale dei Navicelli a Porta a Mare, sotto il ponte della ferrovia che collegava la città con Marina di Pisa; dopo un paio di anni il rimessaggio delle poche imbarcazioni fu spostato sotto la Torre Guelfa ai piedi della Cittadella e qui rimase fino al drammatico passaggio della seconda guerra mondiale. La Canottieri Arno, come si legge nell’atto costitutivo, si prefiggeva di “incrementare e dare lustro allo sport del remo”, successivamente a questa specialità si aggiunse il nuoto, rigorosamente svolto nelle acque dell’Arno e con il nuoto arrivò anche la pallanuoto che stava diffondendosi importata dall’Inghilterra. La Società utilizzando i migliori tra i suoi nuotatori, riuscì a comporre la prima squadra di pallanuoto che, sotto la guida del Dr. Ferruccio Giovannini in veste di allenatore, esordì nel 1923 vincendo a La Spezia il Campionato Toscano.

Ben presto gli atleti e le atlete della canottieri iniziarono ad ottenere i primi successi tanto da primeggiare nelle classifiche nazionali, in ogni specialità. Da quel momento non fu altro che un crescendo di acquisizione di titoli, coppe, medaglie ecc. Purtroppo gli eventi bellici del 1940-45 interruppero questa prestigiosa ascesa e in uno dei tanti bombardamenti sulla città, la sede della Canottieri venne distrutta e con essa le imbarcazioni e tutto il materiale di archivio. Passata la guerra, nel gennaio del 1945, alcuni sportivi pisani di chiara fama decisero di riorganizzare e dare nuova vita alla società, pur essendo privi di tutto, locali, mezzi finanziari, imbarcazioni; le uniche risorse di cui disponevano erano la loro grande passione per lo sport e la volontà nel voler riuscire. Recuperando i resti delle imbarcazioni danneggiate ed utilizzando una tettoia presso l’Orto Botanico, eseguite le opportune riparazioni, si riuscì ad approntare la prima barca; nei sottosuoli del Giardino Scotto trovò rifugio e l’opportunità di essere riparato l’otto fuori scalmo dell’ex G.U.F. e con i fondi ottenuti, organizzando feste da ballo a pagamento nei vari locali cittadini, si riuscì ad acquistare la prima imbarcazione del dopoguerra, un due jole, alla quale venne dato nome, come buon auspicio, Primetta. Altre barche vennero assemblate e riadattate e così cominciò a delinearsi un parco imbarcazioni che seppure esiguo si dimostrò valido per dare l’avvio alla ristrutturata Società. I tempi però erano ancora duri l’intera città andava ricostruita e la nuova sede era ben lungi dall’essere allestita, in un primo tempo il parco imbarcazioni venne alloggiato sotto un capannone del Cantiere Fontani a Porta a Mare, ma la sede si dimostrò alquanto inadatta poiché la sera vi venivano ricoverati anche i greggi di pecore che non avevano più i loro ovili; grazie all’intervento del comandante del Reparto Stalloni dell’Esercito, si ottenne un locale del vicino Deposito militare e così da questa sede provvisoria riprese vita l’attività remiera, natatoria nonché pallanuotistica della Società. Purtroppo la precarietà delle imbarcazioni non permetteva di raccogliere quei risultati che i nostri atleti avrebbero effettivamente meritato. Con circa un milione di lire, quale risarcimento danni di guerra, venne acquistato un quattro jole e subito dopo i nostri canottieri ottennero la loro prima vittoria del dopoguerra a Limite Sull’Arno. Finché le acque dell’Arno non inquinate lo permisero, la sezione nuoto continuò ad organizzare la traversata a nuoto di Pisa, con partenza dal Ponte della Fortezza ed arrivo alla Cittadella, come pure la maratona di nuoto Pisa-Marina e i tanti tornei di pallanuoto fino a che, con la ricostruzione della città, le autorità comunali sensibili alle richieste degli sportivi pisani deliberarono anche la ricostruzione dell’attuale Sede.

Grazie all’interessamento costante e pressante dell’allora presidente Beppe Fantozzi, arrivarono primi finanziamenti da parte del CONI e delle Autorità locali, tanto che si poté gradualmente eliminare le vecchie imbarcazioni e acquistarne delle nuove, più moderne e corredate di tutti quegli accorgimenti tecnici che il progresso aveva portato. In questo modo i nostri “vogatori”, sostenuti da validissimi allenatori, non tardarono a fare le loro prime apparizioni anche sui campi internazionali di canottaggio.
Negli anni 60’, dopo molteplici discussioni ed infinite polemiche nacque la Piscina Comunale e la Canottieri Arno, nella quale nel frattempo erano affluiti in numero considerevole atleti ed atlete dediti agli sport natatori, cominciò a riorganizzarsi anche nel nuoto. Quegli anni segnarono anche l’avvento della canoa olimpica e il nuovo sport attirò e se numerosi giovani che da subito conseguirono importanti successi.
L’attività della Società Canottieri Arno viene premiata dal CONI nel 1993 con l’assegnazione della stella d’oro al merito sportivo.

Notizie raccolte dal volume -Canottieri Arno, 100 anni di sport- stampato in occasione del centenario della Società.