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Cent’anni ai remi – La Canottieri Lario di Como, un faro  per il canottaggio lombardo

venerdì 28 Novembre 2014

Cent’anni ai remi – La Canottieri Lario di Como, un faro  per il canottaggio lombardo

COMO, 28 novembre 2014 Cent’anni ai remi: non sono galeotti in catene, ma fior di sportivi i canottieri della Lario, l’antica società remiera che sul lago di Como dal lontano 1891 ha conquistato medaglie e trofei, esempio ad altri che poi ne hanno seguito il percorso. Erano gente a modo, si stavano appassionando alle novità portate dalla nuova moda sportiva e tra i primi a mettersi in luce Giuseppe Sinigaglia.

Ben presto “La Società Ginnastica Comense, nata nel 1872 – riferisce Maurizio Casarola nel suo Lo chiamavano Sina – lo accolse nelle sue fila già prima della fine del secolo, quando ancora ragazzetto incominciò a frequentare la sede situata nel centro storico”. E poi nel tempo scoprì altri tasselli di un impegno sportivo che l’avrebbe impegnato al massimo, il canottaggio: “ … egli si accorse però che accanto alla sua casa, presso la darsena della riva del Vò – è sempre Maurizio Casarola a ricordarlo – si costituì non più tardi del 1891 una nuova società sportiva. … Erano gli atleti della Canottieri Lario”.  E questa citazione ci porta al momento della nascita della Canottieri Lario, oggi alla vigilia del 124^ anno di impegno e di successi, ma anche al momento di cogliere, tra poche settimane, la soddisfazione di ricevere a Roma il “Collare d’Oro” del Coni. Un momento importante, un ricordo che non si può sottovalutare, senza dimenticare che Giuseppe Sinigaglia da onesto sportivo qual’era non dimenticherebbe di dire che lui ha remato ed ha vinto, ma non era solo, e lo vedremo tra poco. Un piccolo inciso natatorio sul grande campione e le sue qualità di nuotatore ce lo riferisce Aronne Anghileri nel suo Alla ricerca del nuoto perduto. Nel 1905 anche lo sport natatorio era alla ricerca di una identità, non c’erano ancora le definizioni di gara di oggi, varie le specialità di gare e nascevano i cimenti invernali: “Si effettuavano Cimenti a Milano – ricorda l’amico Aronne – con una bianca distesa di neve, a Torino, a Firenze con fortissimo vento da nord, a Genova, a Como. A Milano e Como partecipa il canottiere Giuseppe Sinigaglia, che diverrà celebre anni più tardi, con le sue vittorie a Parigi ed a Londra”.

L’atto costitutivo della Canottieri Lario venne sancito il 4 gennaio 1891 all’assemblea dei soci al Casino Sociale di Como.  I primi soci erano animati, oltre che da attenzione allo sport, anche da finalità etico-patriotiche. Adottarono una divisa da gara dai colori della “Comense”, sodalizio da cui molti di loro derivavano per formazione sportiva, il bianco e nero e sul loro emblema scrissero il motto latino “Parant fortia pectora remi” (ovvero “la pratica del remo sviluppa i muscoli del torace”). Lo stesso anno venne organizzato un primo evento a carattere nazionale, il terzo Campionato italiano di canottaggio d’ogni tempo.

Il percorso agonistico del nuovo sodalizio fu ben presto un crescendo di risultati in occasione di regate sul territorio nazionale e all’estero ed il primo campionato tricolore fu conquistato nell’otto con timoniere nel 1896 proprio in occasione del secondo impegno organizzativo nei campionati a Como (8^ campionato d’Italia).

Il primo podio “europeo” fu conquistato nel 1906 ai campionati di Pallanza: argento nel 4 con timoniere (Sinigaglia, Beretta, Lucioni, Pontiggia, tim. Quadrio), ripetendo l’argento l’anno successivo a Strasburgo nel 2 con (Sinigaglia, Beretta, tim. Cetti).

E sarà poi Giuseppe Sinigaglia il trascinatore dei canottieri lariani dominando le scene nella vogata di coppia (ma anche di punta), sino a pervenire al successo mondiale alle regate di Henley del 1914, di cui quest’anno è ricorso il centenario. E purtroppo, uomo di valore, cadde eroicamente nel 1916 nel corso della guerra mondiale ed in seguito il suo nome fu aggiunto a quello della società. E con lui altri campioni eccellenti hanno onorato il canottaggio comasco e nazionale, dai campioni d’Europa Teodoro ed Enrico Mariani, a Michelangelo Bernasconi e Sandro De Col, simboli eminenti per la Lario. Società che continuò nel tempo ad essere esempio di organizzazione, tempio di preparazione dei giovani alle gare da cui derivano i grandi risultati in campo nazionale e mondiale, risultati che soltanto quest’anno hanno significato 10 titoli per i canottieri di Como. La Lario è società aperta a tutti e da alcuni anni è tra le prime ad accogliere nella propria sede i canottieri disabili con i quali e per i quali ha già superato significativi traguardi.

Rispetto al passato le condizioni  che consentono la realizzazione degli obiettivi sportivi sono sensibilmente modificate, vuoi in termini tecnici del materiale nautico, vuoi per gli strumenti operativi nella preparazione, ma ciò che non è cambiato è lo spirito che aleggia nella storica sede, lo stesso spirito che mosse verso i traguardi i primi equipaggi.

Già nel primo decennio di fondazione i canottieri dalla caratteristica divisa bianca con striscia nera riportarono 3 titoli italiani: jole a 4 junior nel 1892, 4 con senior nel 1894 e “8” senior nel 1896. Nelle gare del decennale, titolo italiano del 1901 nel 4 con junior. Da ricordare che allora la distinzione tra junior e senior non era data dai termini di età, ma era basata sulle vittorie di classifica, per cui vogatori anche non giovanissimi potevano apparire junior. E fino al 1910 furono vinti altri 8 titoli italiani col primo podio di Sinigaglia nel 4 con junior del 1906. In quel periodo Teodoro Mariani, pure lui caduto valorosamente nella prima guerra mondiale ed a pochi giorni da Sinigaglia, vinse 4 titoli nel singolo, ed un titolo europeo. A sua volta Sinigaglia fu ancora campione italiano nel 4 con nel 1906, ma fece maggiormente sentire il peso della sua presenza dopo il 1910, con i titoli italiani del doppio (1911, con Teodoro Mariani), singolo senior (1912 e 1913), doppio senior (1913 con N. Torlaschi), otto senior (1912 e 1913), esplodendo l’anno successivo col trionfo nella Diamond’s Scull a Henley. Ed ancora in questo periodo nel 1911 Sinigaglia vinse due titoli europei: il singolo, ed il doppio con Teodoro Mariani. Nel decennio la Lario vinse anche i titoli del 4 con senior del 1912 e 1913 e dopo il conflitto mondiale il 4 con junior del 1919 e singolo junior e “8” senior ai campionati del 1920 organizzati proprio a Como. Naturalmente i grandi risultati sono continuati negli anni successivi e il relativo e ricco quadro schematico è rilevabile dagli annuari federali.

A differenza di molte consorelle, la Canottieri Lario ha mantenuto un impegno assoluto al solo esercizio del canottaggio, pur non disdegnando aperture e collaborazioni ad altri sport, volendo così rafforzare il proprio rapporto con l’idea iniziale che portò i fondatori a realizzare l’impegno richiamato nel moto sociale “Parant fortia pectora remi”.

Alla solenne cerimonia al CONI per la consegna del “Collare d’Oro” il presidente della Lario Enzo Molteni sarà accompagnato quali alfieri d’eccezione dalle due campionesse Sara Bertolasi e Claudia Wurzel. 

Ferruccio Calegari