il conte Eugenio Brunetta d'Usseaux
segretario generale del C.I.O.
e il presidente federale gen. Carlo
Montù tra i propugnatori del
C.O.N.I.
MILANO,
20 novembre 2014 - Il CONI,
Comitato Olimpico Nazionale
Italiano, celebra quest'anno il
centenario di fondazione. E
collateralmente è l'occasione per
ricordare anche gli importanti
anniversari 'oltre secolo' di
molte società remiere italiane. E'
anche nella logica l'evoluzione dei
fermenti sportivi alle origini
dell'attenzione nelle tante
opportunità d'azione tra quanti
desideravano essere protagonisti nel
“nuovo” che nel lontano '800
prendeva corpo. Ed in seguito fu
sentita l'esigenza di un ente
coordinatore che armonizzasse
aspirazioni, aspetti concreti e
realtà etico-pratiche di una
attività non sempre facile nelle
esigenze del confronto
internazionale.
La
base precorse il vertice ed infatti
nel 1894 dirigenti e promotori delle
principali iniziative sportive
allora esistenti parteciparono al
Congresso promosso a Parigi da l'Union
des Sociétés françaises de Sports
athlétiques, di cui era
segretario generale il barone
Pierre de Coubertin, del quale
ormai tutti, grandi e piccini,
conoscono i meriti per la fondazione
dell'ente olimpico mondiale. Non
c'era il CONI, è ovvio, perché il
suo momento istitutivo fu nel 1914,
ma tra i vari aderenti anche degli
italiani, tra cui alcuni
rappresentanti del parlamento e
c'era pure il Rowing Club Italiano.
Ed infatti nel 1^ numero del “Bulletin
du Comité International des Jeux
Olimpiques” (anno 1^ – luglio
1894) su cui appariva il motto “Citius
– Fortius – Altius” (vedi
allegato) si rileva la nomina nel
comitato esecutivo del “comte
Lucchesi-Palli, vice consul d'Italie
a Paris”, e tra i membri onorari
“M. R. BONGHI, Membre du Parlement
Italien”, “M. le Comte FISOGNI,
Membre du Parlement Italien”, “M.
CAPUCCIO, Secrétaire du Rowing Club
Italien”, e tra i delegati
appaiono per la Federazione
Gimnastica Italiana. M. le comte
Lucchesi-Palli (che poi era lo
stesso vice console italiano a
Parigi, già citato).
Dal
lungo articolo si apprende: “Les
Sociétés suivantes n'ayant pu
envoyer des délégués, avaient fait
parvenir leur adhesien par écrit:
Rowing Club Italiano (Turin)”.
[Forse – da notizie in tempi diversi
– il Rowing Club Italiano aveva dato
la sua adesione, nominando
rappresentante il segretario
generale Luigi Capuccio che poi non
fu presente]. Ecco quindi spiegata
questa indicazione, da un lato la
nomina a membro onorario e
dall'altro la partecipazione
delegata, tanto più che nel suo
corposo volume dedicato alla nascita
del movimento olimpico Gianfranco
Colasante non ne cita la presenza.
Ma è interessante quanto scrive
sulla genesi partecipativa alla
costruzione del movimento olimpico
internazionale del conte Eugenio
Brunetta d'Usseaux, che aveva un
trascorso tra le file degli uomini
di punta del Rowing Club Italiano.
Da giovane studente a Torino aveva
praticato e si era appassionato al
canottaggio (nella fase evolutiva
del R.C.I. era divenuto presidente
della Sezione Verbano e consigliere
nazionale): trovandosi proiettato
nel mondo del Cio ad un certo punto
ne divenne segretario generale, dal
1908. Ed è importante apprendere che
tra le prime discipline di cui fu
raccomandata la presenza alle
Olimpiadi furono, tra gli “Sports
Nautiques”, le “courses à l'aviron”.
Nel
1913 veniva eletto presidente della
Federazione Italiana Canottaggio il
gen. Carlo Montù, che in seguito
avrebbe lasciato un'orma indelebile
nella organizzazione federale. Il
gen. Montù, che all'epoca era
presidente della Federazione
Canottaggio, della Federazione
Calcio e della Federazione
Aeronautica, ebbe parte importante
nelle fasi costitutive del CONI, di
cui nel 1914 fu eletto vice
presidente (e nel 1920 presidente).
Al di là degli specifici risultati,
oggi la Federazione Italiana
Canottaggio sente il valore della
sua partecipazione alla costruzione
dell'organizzazione olimpica,
nazionale e internazionale, in cui
ha rappresentato la forza ed i
meriti delle società remiere. E sono
moltissime oggi le società remiere
ultracentenarie, che rappresentano
una piattaforma ricca di pregi sia
nella esplicazione del proprio sport
d'origine, il canottaggio, ma anche
di quelle varianti che nel tempo
hanno fatto crescere in molti
sodalizi attenzione e passione verso
altre discipline ugualmente
importanti sul piano dei valori
olimpici ed anche esempio di sport
sociale.
Ferruccio Calegari
SOCIETA' REMIERE CENTENARIE
(e Collare d'Oro del CONI)
PIEMONTE
1863 – Reale Soc. Canottieri
Cerea – Torino (Collare d'oro CONI -
2007)
1864 – Canottieri Eridano – Torino
1869 – Canottieri Armida – Torino
1883 – Canottieri Caprera – Torino
1886 – Canottieri Casale – Casale
Monferrato
1886 – Canottieri Esperia Torino –
Torino
1896 – Canottieri Pallanza –
Verbania
Società storiche piemontesi, non
più attive
1858 – Società delle Regate -
Belgirate
LOMBARDIA
1883 – Canottieri Mincio – Mantova
1887 – Canottieri Baldesio – Cremona
(Collare d'oro CONI - 2005)
1888 – Canottieri Luino – Luino
1890 – Canottieri Milano – Milano
(Collare d'oro CONI - 2013)
1891 – Canottieri Adda 1891 – Lodi
1891 – Canottieri Lario G.
Sinigaglia – Como (Collare d'oro
CONI - 2012)
1891 – Canottieri Garda – Salò
(Collare d'oro CONI - 2009)
1894 – A.S.N. Canottieri Olona –
Milano
1895 – U.S. Carate Urio – Carate
Urio
1895 – Canottieri Lecco – Lecco
(Collare d'oro CONI - 2012)
1901 – Canottieri Cernobbio –
Cernobbio
1902 – Canottieri Moltrasio –
Moltrasio
1904 – Canottieri Stella – Laglio
1908 – U.S. Bellagina – Bellagio
1908 – Canottieri Sebino – Lovere
1912 – Associazione Naz. Marinai
d'Italia Sez. Milano – Milano
Società storiche lombarde ora
affiliate ad altre federazioni
1873 – Canottieri Ticino – Pavia
1885 – S.C. Battellieri C. Colombo –
Pavia
VENETO
1882 – Reale S.C. Bucintoro (Collare
d'oro CONI – 2003)
1898 – Canottieri Diadora (Zara) –
Venezia Lido
1901 – Canottieri Querini – Venezia
1908 – Canottieri Sile – Treviso
1909 – Canottieri Padova – Padova
FRIULI – VENEZIA GIULIA
1863 – S.N. Ginnastica Triestina –
Trieste (Collare d'oro CONI – 1997)
1864 – Canottieri Saturnia – Trieste
(Collare d'oro CONI – 2004)
1877 – Società Triestina Canottieri
Adria 1877 – Trieste
1896 – Canottieri Trieste – Trieste
1904 – Canottieri Nettuno – Trieste
1909 – Canottieri Ausonia – Grado
Società storiche giuliano-dalmate
ora affiliate ad altre federazioni
1886 – S.N. Pietas Julia (Pola)
– Trieste (Collare d'oro CONI 2005)
LIGURIA
1879 – Yacht Club Italiano – Genova
(Collare d'oro CONI 2005)
1883 – Canottieri Velocior 1883 – La
Spezia
1890 – Rowing Club Genovese – Genova
1902 – Canottieri Genovesi Elpis –
Genova
1910 – Canottieri Argus 1910 – Santa
Margherita Ligure
EMILIA – ROMAGNA
1873 – Canottieri Ravenna 1873 –
Ravenna
1883 – Canottieri Nino Bixio 1883 –
Piacenza (Collare d'oro CONI 2008)
1883 – Canottieri Vittorino da
Feltre – Piacenza
1911 – Canottieri Ferrara – Ferrara
TOSCANA
1861 – Canottieri Limite – Capraia e
Limite (Collare d'oro CONI 2011)
1881 – Accademia Navale – Livorno
1886 – Canottieri Firenze – Firenze
(Collare d'oro CONI 2006)
1889 (*) – Canottieri Orbetello –
Orbetello
1905 – Canottieri Arno – Pisa
1911 – Canottieri Viareggio –
Viareggio
(*) – Canottieri Orbetello:
certificazione della 'Regione
Toscana', in corso rivisitazione al
1884
LAZIO
1872 – Reale C.C. Tevere Remo – Roma
(Collare d'oro CONI 1997)
1892 – C. Canottieri Aniene – Roma
(Collare d'oro CONI 1999)
1900 – Società Sportiva Lazio Lazio
(*) – Roma (Collare d'oro CONI 2001)
(*) Il Circolo Canottieri Lazio
rientra tra i 31 sodalizi consociati
nel patrimonio morale e sportivo
dell'ente originario Società
Sportiva Lazio che venne fondato il
9 gennaio 1900.
CAMPANIA
1889 – C.R.V. Italia – Napoli
(Collare d'oro CONI 2006)
1893 – Reale Y.C. Canottieri Savoia
– Napoli (Collare d'oro CONI 2000)
1910 – C. Canottieri Irno – Salerno
(Collare d'oro CONI 2010)
1914 – C. Canottieri Napoli – Napoli
(Collare d'oro CONI 2014)
PUGLIA
1894 – Canottieri Barion Sporting
Club – Bari (Collare d'oro CONI
2002)
1901 – Lega Navale Italiana – Bari
1905 – Canottieri Pro Monopoli –
Monopoli
SICILIA
1882 – Canottieri Thalatta – Messina
1902 – Canottieri Roggero di Lauria
– Palermo (Collare d'oro CONI 2002)
SARDEGNA
1891 – Canottieri Ichnusa – Cagliari
1902 – Lega Navale Italiana –
Cagliari
IL VALORE DELLA MEMORIA
E' noto che nel mondo sportivo
esistono sodalizi sempre in linea,
mentre altri a volte rimangono sulla
linea di gara pochi anni. I problemi
per mantenere alto il livello
operativo spesso non si conciliano
con condizioni di tranquillità
economica oppure per fattori
selettivi di aspiranti a future
glorie sportive. Nessun problema, e
tanto rispetto per chi ha voluto
fare e tanto ha dato.
Nella recente storia del canottaggio
italiano a volte è stato registrato
il fenomeno negativo di labilità di
memoria nei confronti di grandi
campioni che pur avevano partecipato
ad equipaggi di valore olimpico o
mondiale. L'aspetto delicato del
problema è emerso recentemente
quando il CONI di una regione ha
chiesto ai Comitati regionali delle
varie federazioni sportive l'elenco
dei campioni viventi. E sono stati
così trascurati atleti di spicco,
forse dimenticati perché i loro
gruppi sportivi hanno cessato di
essere dopo la chiusura aziendale:
otto canottieri olimpici ed uno di
rilievo europeo. Ed a ciò si abbina
anche la necessità, nel ricordo di
eventi passati, di una corretta
citazione dei sodalizi protagonisti.
Ecco quindi l'importanza di curare
la memoria sportiva, di qualsiasi
caratteristica o settore, ricordando
questa nota del presidente federale
Giuseppe Abbagnale, nella prefazione
ad un lavoro accademico: “La
storia fa parte del bagaglio e del
patrimonio di un qualsiasi essere
umano, a maggior ragione per
un'istituzione e, nel nostro caso,
per la federazione”.
Ferruccio Calegari
A questo capitolo seguiranno, a
breve, note di valorizzazione dei
meriti di 4 sodalizi remieri
nazionali che il 15 dicembre in
solenne cerimonia a Roma, al Foro
Italico, saranno insigniti del
Collare d'Oro del CONI sia quale
benemerenza per il loro “centenario”
che per i meriti conquistati sul
campo.