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Gavirate: Al liceo sportivo si formano sportivi”, non atleti”

giovedì 23 Ottobre 2014

Gavirate: Al liceo sportivo si formano sportivi”, non atleti”

MILANO, 23 ottobre 2014 – Non è un college universitario dove si potenzia lo sport praticato. È un liceo scientifico, a indirizzo sportivo: « Questa non è una sottigliezza ma è l’essenza stessa del nuovo indirizzo – spiega il coordinatore dello sportivo dello Stein a Gavirate Maurizio Barranco – Noi presentiamo il mondo dello sport, entriamo nel dettaglio di alcune discipline per coglierne lo schema. Qui non si diventa campioni ma si acquisiscono le competenze per muoversi trasversalmente nel mondo sportivo, come atleta, dirigente di società, medico, preparatore, alimentarista».
Nell’immaginario di molti ragazzi, questo liceo è una strada certa per fare più ore di palestra che di aula: « Nel nostro primo anno di scuola – spiega il professor Barranco – abbiamo dovuto fare i conti con questo tipo di atteggiamento: molti genitori e studenti si sono sentiti spiazzati dall’organizzazione. Poi, nella prima riunione plenaria, abbiamo chiarito i punti fondamentali: l’offerta formativa è di tipo liceale scientifica. Adatta solo a studenti che dimostrino capacità e volontà di studio adeguati. Le materie di indirizzo rimangono quelle scientifiche che si declinano con un’attenzione particolare allo sport. Mi spiego: fisica, biologia, piuttosto che italiano, avranno tutte un riguardo speciale alle competenze che gli studenti avranno in uscita».

Il programma orario del liceo sportivo, infatti, prevede 6 ore di sport nel primo biennio divise in tre ore di educazione fisica e tre di disciplina sportiva sempre diversa. Nel secondo biennio le ore di disciplina diventeranno 2 perché verranno introdotte tre ore di diritto ed economia dello sport. Rispetto a uno scientifico tradizionale non si affronteranno il latino e storia dell’arte. Il resto delle materie, invece, rimane invariato. ( nella foto il professor Barranco ai Mondiali di canottaggio)

In questo primo quadrimestre, gli studenti dello Stein stanno affrontando l’approfondimento dello judo e del nuoto, nel secondo quadrimestre si avvicineranno al canottaggio: « In piscina, per esempio, stanno imparando i diversi stili, ma anche percezioni di acquaticità, preparazione fisica in funzione del nuoto, acquagym. Il fine è quello di sperimentare l’esperienza acquatica, individuarne i modelli, per sintetizzare le conoscenze in uno schema organizzativo a 360 gradi. Alla fine dei 5 anni, i diplomati avranno un diploma di liceo scientifico spendibile come gli altri, con competenze di approfondimento nel campo dello sport inteso come mondo sportivo».

Tra gli alunni ci sono, però, anche atleti impegnati in attività agonistiche che trovano, nella scuola, un occhio di riguardo per i loro impegni: « Questa, però, non è una prerogativa dell’indirizzo sportivo – chiarisce Maurizio Barranco – all’Isis Stein abbiamo sviluppato una sensibilità particolare. Davanti a studenti che si impegnano nello sport e mantengono una certa media scolastica, noi cerchiamo di costruire percorsi che li aiutino a portare avanti entrambi gli impegni. La scelta di questi ragazzi è di grande maturità, sarebbe un grave errore non sostenerli nelle loro scelte consapevoli».

Nel neonato liceo si sperimenta ancora, si studia, si crea: « Il Ministero ha dato le linee guida che vanno riempite di contenuti. Per questo abbiamo un rapporto stretto con altri licei sportivi e, innanzitutto, con quello di Cantù che è il precursore a livello di istituti statali. Sul piano organizzativo interno abbiamo trovato disponibilità e collaborazione sia da parte delle associazioni sportive sia da parte di istituzioni e società proprietari di impianti. Immagino che, nel tempo, la gestione si farà sempre più complessa e articolata. Starà a noi responsabili assicurare il miglior modello e la massima collaborazione sul territorio».

Alessandra Toni
VareseNews