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ADDIO EUGENIO: Eugenio Fabbri non è più con noi, travolto e ucciso  da un motociclista su un passaggio pedonale

domenica 19 Ottobre 2014

ADDIO EUGENIO: Eugenio Fabbri non è più con noi, travolto e ucciso  da un motociclista su un passaggio pedonale

ROMA, 19 ottobre 2014 – A volte ho accompagnato all’ultimo viaggio qualche amico, e tra gli amici anche dei Giudici Arbitri che avevano concluso in modo del tutto naturale il loro rapporto con la vita, la famiglia e anche la loro appassionata attenzione al mondo dello sport. Ma sentire, così di botto, la comunicazione della tragica morte di uno di noi, uno che del canottaggio aveva fatto una componente di vita e di passione resti sgomento, ed ancor più quando apprendi che l’amico Eugenio Fabbri scendendo dal marciapiede in tutta tranquillità davanti a casa era stato travolto e ucciso sulle strisce pedonali da un motociclista resti annichilito.

Eugenio lo conoscevo da tanto tempo, era un amico che come tanti di noi continuava a frequentare i campi di regata, dove continua a scorrere il filo della passione che in anni lontani ci aveva portato alla decisione che lo sport remiero fosse superiore ad ogni altra attività, pur non trascurando quanto delle altre discipline fosse del pari meritevole d’attenzione. E la sua attenzione spaziava tra remi e pagaie, tanto che da praticante la canoa per il Circolo Canottieri Aniene nella stagione 1953-54 era diventato campione di canoa velocità nel K.2. E poi, dal 1965, il suo doppio percorso arbitrale, pure eletto nel biennio 1981-82 presidente degli arbitri di canoa (nel 2001 fu proclamato Giudice Arbitro benemerito).

La sua partecipazione però era altrettanto sentita anche nel vasto mondo delle regate remiere, in cui divenne GG.AA. effettivo nel 1967, in una sequenza di impegni ai quali non avrebbe rinunciato per nessuna ragione. E fu un percorso così intenso che la Commissione Direttiva Arbitrale nella riunione di Tirrenia del 6 e 7 febbraio 2010 non poteva che esprimere compiacimento, riconoscendone i meriti di “Fedeltà”:
Sono quaranta gli anni di ininterrotta attività del G.A. Onorario dr. Eugenio Fabbri, che compie 80 anni. Sono passati Presidenti e Consiglieri Federali, Presidenti C.D.A. e membri della stessa, e tanti, tanti GGAA, e lui sornione è là, sempre pronto e disponibile, anche se inizia ad avere qualche acciacco.
Eugenio è l’amico per antonomasia, salace ed insopportabile rompiglione, simpatico interprete dello spirito e della goliardia che deve essere in tutti noi, gli testimoniamo il grande affetto di tutto il Collegio, e mio personale. Riteniamo di interpretare un sentimento comune di gaudio a festeggiare i primi 40 anni di Eugenio
”.
Così il presidente della C.D.A. Giosuè Vitagliano aveva voluto riconoscere a Eugenio Fabbri la riconoscenza del vasto mondo remiero.
Quel mondo remiero che l’aveva acclamato “Giudice Arbitro dell’Anno 2000”: “Si premia Eugenio Fabbri alla carriera. La sua lunga militanza nel Collegio ha dato lustro e motivazione a generazioni di Giudici Arbitri”.

Ed ancora lo scorso anno la Federazione Italiana Canottaggio aveva voluto esprimergli ulteriore riconoscenza proclamandolo “Socio benemerito”: “Veterano dei Giudici Arbitri, grande appassionato di Canottaggio. In gioventù ha gareggiato come atleta nella canoa riuscendo a conquistare un titolo italiano. Ha poi iniziato quella che sarebbe diventata la sua lunga carriera di direttore di gara che continua ancora oggi. È un personaggio simbolo in seno alla Federazione per le sue doti comunicative, il suo carattere allegro e cordiale e la proverbiale capacità di ricordare i più curiosi eventi del lontano passato”.

A noi resta il grande rimpianto di aver perso tragicamente un collega, un amico, un grande uomo di sport: e con tutti i colleghi siamo vicini al dolore della famiglia e in particolare ci stringiamo a Massimo con un caloroso abbraccio.


Ferruccio Calegari

Nelle immagini: Eugenio Fabbri festeggiato per gli 80 anni nel 2010; Il sorriso scanzonato di Eugenio Fabbri mentre il presidente Giosuè Vitagliano legge la motivazione