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Sport e Arte  Ottorino e Corrado Mancioli passione per lo sport e amore per l’arte

mercoledì 1 Ottobre 2014

Sport e Arte  Ottorino e Corrado Mancioli passione per lo sport e amore per l’arte

MILANO, 01 ottobre 2014 – All’Arena Civica di Milano “Gianni Brera” sabato 27 settembre, in occasione della finale “Oro” dei Campionati di società di atletica, si è svolto un convegno dedicato a “Ottorino Mancioli: l’arte di comunicare con lo sport”.

Ottorino Mancioli fa parte della grande generazione di artisti italiani fiorita tra gli anni Venti e Trenta. I suoi lavori nascono da una spinta interiore ed esclusiva e focalizzano unicamente la figura umana e la sua esistenza attraverso una sintesi grafica di derivazione futurista e cubista. Dopo la guerra e fino alla sua scomparsa, la sua pratica pittorica diventa sempre più personale ed
anticonvenzionale con una forte carica espressiva. Le sue opere raggiungono la massima sintesi, quasi arte Zen caratterizzate come sono da pochi decisi tratti a china o tempera tracciati con sapiente velocità. Figura eclettica propria del suo tempo, Ottorino Mancioli fu anche ottimo
medico, nonché scrittore di medicina e di sport.
(Ottorino Mancioli – 1908 – 1990, testo dal sito www.ottorinomancioli.com)

Mancioli, che molti vecchi canottieri ricorderanno per le sue opere che hanno spaziato anche nel campo del canottaggio, sviluppò la sua arte tra la pittura, il disegno, la grafica e la scultura. In tema sportivo si occupò di varie discipline, ma è nell’atletica che trovò maggiore ispirazione con un impegno durato vari decenni. Collaborò costantemente con Atletica, periodico che ospitò nomi di prestigio tra i quali Gianni Brera, che a sua volta lo aveva chiamato a collaborare con La Gazzetta dello Sport negli anni tra il 1949 ed il 1956 e che lo aveva definito “il più completo ed appassionato disegnatore di sport”.

Al Convegno, coordinato dalla prof.sa Giuliana Cassani (Fidal) hanno portato il loro contributo il prof. Sergio Giuntini, docente universitario e membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Storia dello Sport che ha trattato di “Gianni Brera e Ottorino Mancioli: una lunga amicizia”, il dott. Alberto Zanetti Lorenzetti, membro del consiglio direttivo dell’Archivio Storico dell’Atletica Italiana su “Ottorino Mancioli e l’atletica leggera” con la proiezione di una ricca serie di documenti ed al quale dobbiamo la cortese documentazione sul canottaggio che pubblichiamo; il dott. Alessandro Castelli, presidente del Cus Milano ha introdotto una serie di “Testimonianze”. Il convegno è stato moderato da Walter Brambilla (Tuttosport)

Nella sua lunga carriera Ottorino Mancioli ebbe importanti risconoscimenti internazionali e si ricordano, tra le principali partecipazioni, fin dagli anni ’30, ad importanti mostre internazionali e nazionali, tra cui emergono quelle dedicate ai valori olimpici dello sport: Olympic Competition and Exhibition of Art, Museum of History, Science and Art, Los Angeles 1932; I Mostra Nazionale d’Arte sportiva, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1936; Olympischer Kunstwettewerb, Der Olympischen Kunstausstellung, in Halle VI des Ausstellungs-Gelandes am Kaiserdamm, Berlin-Charlottenburg, Berlino 1936; II Mostra Nazionale d’Arte ispirata allo Sport, Mercati Traianei, Roma 1940; III Mostra d’Arte ispirata allo Sport, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma 1948). Nella seconda parte della sua vita l’arte di Mancioli appare più matura e consapevole; in essa il raggiungimento della perfezione tecnica del gesto atletico lascia un grande spazio al livello emozionale, alla ricerca di analogie con la vicenda umana. Sviluppa anche altre tecniche e tra le ultime opere, un “murale” di circa 70 metri di lunghezza per 2 di altezza, nella sede del vecchio Tennis Parioli di Viale Tiziano, dedicato ai grandi personaggi dello sport italiano del XX secolo.

E accanto al nome di Ottorino Mancioli – del quale il dott. Zanetti ci ha messo a disposizione alcuni documenti davvero interessanti, inclusa la bozza della copertina dell’annata-annuario 1942 de “Il Canottaggio” – spesso appare anche il nome di suo fratello Corrado, col quale aprì uno studio per la realizzazione di manifesti pubblicitari e di propaganda di grandi eventi, ma anche francobolli a tema sportivo per l’Italia e San Marino. E tra i documenti gentilmente trasmessici dal dott. Zanetti emergono i francobolli olimpici di San Marino, dedicati rispettivamente alle Olimpiadi di Roma ed a quelle di Tokyo. Nella prima serie appare un valore con la figura di uno skiffista in azione, mentre nella seconda rileviamo con maglietta azzurra e striscia bianca della Ginnastica Triestina il doppio, che in seguito abbiamo abbiamo appreso trattarsi dell’equipaggio campione d’Italia junior e senior del 1954 e assoluto del 1955, nella formazione Matteo Bartoli e Giuseppe De Curtis.


Ferruccio Calegari

Ottorino Mancioli e l’Atletica leggera

Foto 1: Il Volantino del Convegno
Foto 2: Titolo: Canottaggio Anno: 1930 Tecnica: Tempera, china e pastelli su carta Dimensioni: 84 x 67
Foto 3: BOZZETTO TORNEO TENNIS AL CANOTTIERI ROMA, 1929 tempera su cartoncino, 1929
Foto 4: Copertina dell’Annuario-Rivista Federazione Italiana Canottaggio anno XX (29 ottobre 1941 – 28 ottobre 1942)
Foto 5 e 6: Francobolli di SAN MARINO di Corrado Mancioli (fratello di Ottorino Mancioli) dedicati rispettivamente alle Olimpiadi di Roma 1960 e di Tokio 1964. La fotografia modello del secondo francobollo rappresenta l’equipaggio della Ginnastica Triestina vincitore del Campionato italiano junior e senior 1954, e assoluto 1955 (con Matteo Bartoli e Giuseppe De Curtis)