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Partita la fase progettuale per una Foresteria e un Centro Federale  a Sabaudia

mercoledì 13 Agosto 2014

Partita la fase progettuale per una Foresteria e un Centro Federale  a Sabaudia

ROMA, 13 agosto 2014 – L’estate dei canottieri non prevede soste. Parallelamente allo svolgimento dei raduni federali, in vista del mondiale di Amsterdam, ieri una delegazione composta dal vice presidente federale Marcello Scifoni, il presidente del Comitato regionale Lazio Michelangelo Crispi, il vice presidente dello stesso Comitato Giuseppe Antonucci, il sig. Fabrizio Malgari e l’Arch. Franco Bovo si sono incontrati con il sindaco Maurizio Lucci e con il responsabile tecnico del comune di Sabaudia ing. D’Arcangelo per fare il punto sul progetto di dotare il comune pontino di una foresteria atleti. L’area individuata è quella prossima al ponte Giovanni XXIII ed è particolarmente conosciuta ed apprezzata da tutti i canottieri.

L’ing. Marcello Scifoni, in virtù delle sue competenze professionali, e del ruolo che riveste in ambito federale, ha indicato le linee guida del progetto. “Il responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Sabaudia ci ha informato dell’esistenza di un piano particolareggiato, che sarà approvato entro la fine dell’anno, che individua nella zona prospiciente l’ attuale caserma Piave, sede della Marina Militare, l’area idonea per uno sviluppo turistico-alberghiero , con particolare riferimento alla struttura fatiscente che un tempo faceva parte del complesso della Milizia Portuaria. La cosa che può interessare la Federazione Italiana Canottaggio è la possibilità concreta di creare una foresteria per atleti proprio nei locali da restaurare. E’ chiaro, però, che alla luce di quelle che sono le esigenze del canottaggio dobbiamo valutare la presenza di prescrizioni che possono essere inserite in quell’area, poiché qualora si dovessero configurare indicazioni di piano in contrasto con le nostre esigenze diventa poi difficile poterle modificare. Quindi dobbiamo intervenire prima che questo piano venga approvato dagli organi comunali. Ciò deve esser fatto entro il mese di settembre in modo tale che ci sia il tempo per poterlo modificare e portarlo in approvazione già corretto. Punto nodale è che la Federazione Canottaggio si proponga come ente interessato a gestire questa struttura come centro periferico federale e come foresteria per gli atleti della nazionale. Bisogna ufficializzare questa richiesta con una lettera circostanziata indicando che la struttura avrebbe i requisiti ottimali per noi, indicando le cubature, le superfici e le destinazioni d’uso che si intendono utilizzare. Il Comune nella persona del Sindaco provvederà all’ approvazione con una delibera di Giunta rendendo esecutivo l’impegno dell’ Amministrazione di Sabaudia con la FIC. Tutto ciò dovrà essere compiuto entro il mese di settembre per dare a noi la possibilità di elaborare un progetto e avviare la ricerca dei finanziamenti. Nel frattempo questo nostro progetto si porta all’interno del piano particolareggiato”.

Qual è stata la risposta del Sindaco di Sabaudia? “Il Sindaco Lucci crede moltissimo in questo progetto e ritiene che si possano ottenere finanziamenti sia pubblici che privati, poi i tempi di realizzazione saranno quelli che saranno. In ogni caso è possibile predisporre un progetto per fasi in cui la prima sarebbe quella di realizzare il centro periferico federale, poi magari successivamente la foresteria. Questo centro, in ogni caso, sarà utilizzato sia da noi che dalla FICK”. Quindi il progetto nasce proprio come Federazione Canottaggio e Federazione Canoa? “Si, effettivamente nasce in questi termini se non addirittura direttamente dal CONI, che in questo caso si assumerebbe la responsabilità dell’iter per poi successivamente destinare le strutture a FIC e FICK”. Per quale motivo questo sito riveste particolare importanza per il canottaggio? “Negli ultimi tempi molti raduni nazionali si sono svolti a Sabaudia per le caratteristiche specifiche del sito, inoltre sul suo lago gravano le società remiere militari che forniscono atleti per il 60-70% degli equipaggi azzurri. Quindi un centro periferico federale in questa località avrebbe un’importanza non trascurabile. Attualmente la situazione dei raduni vede gli atleti allocati in strutture diverse con evidenti problematiche logistiche, nel nostro caso, invece, tutto rimarrebbe concentrato sulle rive del lago con evidente beneficio per tutti”. Che probabilità ci sono perché la cosa si realizzi? “Oggi ci sono le condizioni per avviare questo progetto perché l’amministrazione comunale ha manifestato un deciso interesse, noi come Federazione abbiamo avviato una politica per lo sviluppo di centri periferici federali su scala nazionale, inoltre il presidente del CONI Giovanni Malagò ha manifestato interesse, sia dal punto di vista sportivo che affettivo nei confronti della città di Sabaudia, per questa iniziativa. Non ci sono dubbi che le condizioni per un felice esito ci siano tutte”.