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Andrea Ramella: la passione è il nostro motore

domenica 6 Luglio 2014

Andrea Ramella: la passione è il nostro motore

CORGENO DI VERGIATE, 06 luglio 2014 – Proseguono le nostre interviste alle società che hanno preso parte alla 25esima edizione del Festival dei Giovani. Protagonista stavolta è la Canottieri Santo Stefano al Mare, una società che nasce 26 anni fa in un paesino della provincia di Imperia che conta meno di 2000 abitanti, Santo Stefano al Mare appunto. La Canottieri è una realtà che si caratterizza, tra l’altro, il lavoro che porta avanti è prevalentemente orientato sull’attività giovanile: “Noi volevamo far vivere la manifestazione ai ragazzi anche perché la squadra di quest’anno è quasi completamente rinnovata – incomincia Andrea Ramella, allenatore della società – Riteniamo che il Festival sia un’esperienza unica che permette a ragazzini proveniente da tutta Italia di stare insieme, di portarli a comprendere che ci sono anche altri ragazzi che come loro si allenano, faticano, fanno le stesse cose con gli stessi problemi. Vedendo che sono in molti a fare le stesse cose può essere di stimolo ad andare avanti ed eventualmente a coinvolgere altre persone. Poi voglio aggiungere che quest’anno siamo rimasti soddisfatti dell’organizzazione. In particolare abbiamo apprezzato i gadget che sono stati regalati ai ragazzi: lo zainetto, il cappellino, le magliette che possono sembrare cose piccole a noi ma per i ragazzi sono importanti”.

Alle parole di Andrea Ramella si aggancia l’altro allenatore della società, Massimo Donzella che ci dice: “Il Festival dei Giovani è l’apice della stagione, l’impegno conclusivo che corona il percorso di allenamento invernale. È importante sia per i ragazzi che possono partecipare alle competizioni, sia per noi perché, nel confronto con le altre realtà abbiamo la possibilità di comprendere se, a livello di allenamento, stiamo andando nella giusta direzione”. Andrea, voi siete una piccola realtà ma negli anni vi siete tolte diverse soddisfazioni, soprattutto a livello giovanile, giusto? “Esatto. Abbiamo raggiunto l’apice l’anno scorso quando abbiamo vinto i Campionati del Mondo di Coastal Rowing con i fratelli Garibaldi che quest’anno, studiando a Genova, si sono tesserati con la Canottieri Elpis. Negli anni precedenti abbiamo avuto buoni risultati anche a livello Juniores dove alcuni ragazzi hanno partecipato ai campionati del Mondo, penso a Federico Garibaldi due anni fa. Poi Alice Lombardi e Eugenia Sannita nel 2004 e prima ancora, nel ’97 Magalì Grosso”.

Adesso com’è la situazione? “Abbiamo circa una quarantina di ragazzi venti dei quali fanno parte della squadra agonistica. Gli altri invece praticano canottaggio di base. Noi diamo molto spazio anche a chi non è interessato all’agonismo. Ad ogni modo essendo andati via gli atleti di punta, in questo momento stiamo un po’ ricominciando da capo e ci stiamo attrezzando nuovamente anche a livello di materiali. Siamo una società piccola in una realtà piccola e le difficoltà sono molte, soprattutto nel reperire fondi. Stiamo incominciando a livello di sede, di imbarcazione, di mezzi di trasporto, ecc.”. Cosa vi spinge ad andare avanti? “Siamo motivati da una profonda passione per questo sport. Tutto quello che noi facciamo non ha scopo di lucro, anzi spesso siamo noi a contribuire economicamente alle attività. Poi ovviamente quando qualche risultato arriva è uno stimolo ulteriore a proseguire”.