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Una regata per Rino Galeazzi

mercoledì 14 Maggio 2014

Una regata per Rino Galeazzi

ROMA, 14 maggio 2014 – “Rino è stato un grossissimo allenatore, un grande campione e un maestro di vita”. Massimo Iaccarini, Consigliere per il canottaggio del Circolo Canottieri Roma, è lapidario, ma efficace nella definizione di uno dei personaggi che maggiormente hanno influenzato l’ambiente remiero capitolino. Portò, dal punto di vista tecnico, una ventata di novità. I vecchi canottieri lo ricordano bene: insegnava ad usare correttamente la spinta sulle gambe a scapito di quella delle braccia, che era ritenuta primaria. Gli equipaggi allenati da Rino Galeazzi si riconoscevano subito per il ritmo dell’azione in barca e dalla fluidità del movimento. I suoi armi andavano più veloci per l’armonia del movimento che esprimevano.

In occasione della presentazione del volume di Giampiero Galeazzi “E andiamo a vincere” alle ore 17.30 di domani, giovedì 15 maggio, l’appuntamento è sempre alla Canottieri Roma, ma questa volta sulle rive del circolo giallorosso per assistere ad una regata particolarissima che porta il nome di un grande innovatore del remo. “La Coppa Rino Galeazzi è nata da una idea del nostro presidente Andrea Tinarelli. I Galeazzi sono stati e sono entrambi soci della Canottieri Roma, in particolare Giampiero è stato campione di canottaggio e Rino allenatore. Certamente una buona parte della storia del Circolo Canottieri Roma è targata Galeazzi”.

Come si articolerà questo evento sportivo? “Per quest’anno, che chiamerei anno zero, coinvolgeremo esclusivamente la nostra squadra agonistica, i nostri giovani in particolare, poi, magari in un prossimo futuro con cadenza annuale, potrebbe diventare una regata molto importante con la presenza di equipaggi appartenenti ad altre società”. Il percorso di questa regata? ”E’ previsto su una distanza di circa quattrocentocinquanta metri con arrivo all’altezza della nostra sede sociale. Le imbarcazioni saranno tutti doppi “.

Cosa hanno significato i Galeazzi nella storia del vostro Circolo? “Diciamo che sono soci storici e noi siamo molto legati alle tradizioni. Per noi è importante poter condividere con Giampiero Galeazzi la sua prima esperienza editoriale. Noi tutti lo conosciamo come telecronista delle più importanti regate di canottaggio, i suoi famosi incitamenti durante le finali olimpiche hanno consacrato il remo azzurro a livello internazionale, ma forse pochi ricordano il grande apporto che ha dato al canottaggio italiano”. Cosa rimane, invece, dell’opera di Rino Galeazzi nel vostro Circolo? “Credo che il lavoro che stiamo portando avanti nel Circolo Canottieri Roma si fondi sull’educazione dei giovani allo sport nello spirito dei grandi maestri di vita che ci hanno preceduto”.