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La specialità del singolo AS alla prova dei duemila metri  nel Memorial d’Aloja

domenica 13 Aprile 2014

La specialità del singolo AS alla prova dei duemila metri  nel Memorial d’Aloja

PIEDILUCO, 13 aprile 2014 – Eleonora De Paolis e Pasqua Vittore sono entrambe alla prima regata internazionale. Sono felici per il risultato e per il caloroso saluto del pubblico, per loro, che si sono accostate al canottaggio da poco tempo, la sorpresa di scoprire le caratteristiche tecniche del singolo Para-Rowing AS e la gioia di partecipare ad una competizione importante. Ma per tutti gli atleti di questo settore anche la novità di cimentarsi a titolo sperimentale sui duemila metri. Quali sensazioni da questa gara? “Tantissima stanchezza, ma mi sono divertita – risponde prontamente Eleonora De Paolis – abbiamo fatto tre regate in tre giorni e penso di essere migliorata di gara in gara. Siamo riusciti a mettere a posto la barca in modo equilibrato grazie al tecnico Antonio Coppola che, oltretutto, mi è stato sempre vicino e mi ha incoraggiato durante tutta la gara. E’ stata la mia prima esperienza a livello internazionale, non sono ancora molto sensibile devo imparare a controllare meglio le sollecitazioni che provengono dalla barca”.

Per Pasqua Vittore le cose non sono molto diverse. “E’ vero anche per me, Antonio Coppola è stato un grande aiuto, mi ha sistemato la barca e mi ha sostenuto fino alla fine. Anche se sono arrivata solamente terza sono contenta di aver completato la prova. Fare duemila metri fino alla fine è stata un’ impresa, pensavo di fermarmi in mezzo al lago”. E’ veramente difficile fare i duemila metri? “Si è molto difficile – afferma Eleonora De Paolis – perché la preparazione tecnica è molto differente, nel senso che a livello muscolare si arriva in condizioni di affaticamento. Per noi che siamo in carrozzina le braccia sono essenziali, in questo modo rischiamo di non avere la forza per scendere o salire dalla barca”.

Pasqua Vittore è sulla stessa linea: “Concordo con quello che ha detto Eleonora, noi dobbiamo preservare le braccia e le spalle: fare duemila metri, con tutto l’allenamento che c’è dietro, rischia di compromettere la nostra vita quotidiana”. Voi, però, avete fatto tre gare in tre giorni, sicuramente è stato un tour de force niente male, come siete uscite da questo impegno? “Contenta, soddisfatta, ma sarei stata più contenta se avessi fatto tre gare da mille metri, poiché mi sarei divertita di più – risponde Eleonora – La regata più corta e veloce mi gratifica e a livello tecnico riesco a fare buoni risultati, mentre sui duemila c’è una maggiore possibilità di sbagliare”. “Anche io concordo – aggiunge Pasqua – con la gara più lunga il movimento lo fai con fatica e sbagli a prendere l’acqua perché ti prende la stanchezza”.

Nelle foto: Eleonora De Paolis con Antonio Coppola; Pasqua Vittore; Eleonora De Paolis e Pasqua Vittore in premiazione

LEGENDA PARA-ROWING

AS (ARMS-SHOULDERS):
l’atleta utilizza solo le braccia e le spalle. Appartengono a questa categoria tutti gli atleti e le atlete che hanno subito lesioni alla colonna vertebrale e compromesso l’uso delle gambe e del tronco.