News

Livorno e il canottaggio toscano piangono la scomparsa  di Alvaro Rossetti

giovedì 10 Aprile 2014

Livorno e il canottaggio toscano piangono la scomparsa  di Alvaro Rossetti

FIRENZE, 10 aprile 2014 – La scomparsa di Alvaro Rossetti per il canottaggio toscano, livornese in particolare, è un duro colpo da incassare. Classe 1920, Rossetti era nato a Zara nel 1920, nell’odierna Croazia, ma Livorno era nel suo destino: ci venne a 18 anni per partecipare ai Campionati del Mare, e non lasciò mai più la città labronica.
 
Prima da atleta – faceva parte come riserva dei celebri Scarronzoni – e poi, soprattutto, da allenatore: quando nel 1955, dopo la scomparsa di un altro grande tecnico dell’epoca, Cesare Milani, l’Unione Canottieri Livornesi gli propose il ruolo di capo allenatore, non se la sentì di rifiutare.
 
Iniziò lì un rapporto d’amore durato fino alla sua scomparsa pochi giorni fa, all’alba dei 94 anni. Un amore che è andato ben oltre i 22 anni ufficiali da capo allenatore dell’Unione, fino al 1977: per anni Alvaro ha continuato a collaborare con il più celebre club remiero labronico, dispensando consigli e accorgimenti tecnici ai più giovani, fossero essi allenatori o atleti.
 
Un maestro, un simbolo. Riconosciuto anche dalla Federazione Italiana Canottaggio, con cui collaborò alacremente negli anni ’70 quando la FIC istituì i centri federali di addestramento, uno dei quali era proprio a Livorno, nella sede dell’Unione. Questo lavoro, la sua storia, lo portò ad ottenere il prestigioso riconoscimento del Palmaremo, conferitogli dalle mani dell’allora presidente Romanini a Tirrenia nel 2005 prima dell’assemblea elettiva per il successivo quadriennio.
 
Un grande uomo Alvaro Rossetti. Amato al punto che in suo onore gli amici della Canottieri Livornesi preparano questa dedica:
 
 
ALVARO
Uomo dei due mondi
La Iugoslavia e l’Italia
Zara e Livorno
uomo d’altri tempi
gentiluomo
schietto, leale, puro
gladiatore nel circo della vita
la sua vita, l’Accademia Navale
forgiatore di corpi e di caratteri
uomo tutto di un pezzo e che pezzo
rigore morale, ordine, disciplina
uomo dal pigio austero, come si addice ad un comandante
il comandante dei suoi tanti allievi
uomo di mare e per il mare
salmastro, vento, freddo, sole, remi che solcano l’acqua
la sua vita, un monito per noi e per gli altri
e noi, oggi, qui con lui, il nostro abbraccio per lui
all’Alvaro di sempre
il nostro Alvaro.
 
Oggi Alvaro non c’è più, a 93 e passa anni ha dato l’ultimo colpo di remi di una vita dedicata al canottaggio, quello stesso sport che oggi, a Livorno e in tutta la Toscana, lo ricorda con commozione e riconoscenza.
 

Niccolò Bagnoli – Ufficio Stampa Comitato FIC Toscana –


Nella foto: Rossetti premiato dall’allora presidente federale Romanini con il Palmaremo.