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Roberta Possenti: una Signora del Remo””

martedì 18 Febbraio 2014

Roberta Possenti: una Signora del Remo””

ROMA, 18 febbraio 2014 – Pubblichiamo una storia, inviataci da Luca Dell’Elice, che parla dello spirito di aggregazione che, secondo Dell’Elice, deve essere presente fra tutti i master in primis, poi fra tutti i canottieri e gli sportivi in genere:

“Sabato ho gareggiato assieme ad altri tre amici alla gara D’inverno sul Po nella specialità del 4X Open composto da 2 amici e 2 amiche. Partiamo da lontano, un mese fa contatto Roberta Possenti (Tiber Rowing) chiedendogli se voleva fare un doppio open o un quattro e lei accetta immediatamente pur essendo appena uscita da un problema di una lesione muscolare. A quel punto contatto anche Daria Dikmann (Tiber Rowing) e Nicola Cilli (Monopoli 2005) ed anche loro mi danno la disponibilità. Roberta era al settimo cielo e ci ha chiesto di gareggiare con la sua barca (Filippi F11 del 2009) che per l’occasione ha spedito da Filippi per farlo ritornare nuovo! A quel punto abbiamo fatto quadrato ed abbiamo fatto il count down. Roberta ogni giorno ci relazionava dei suoi allenamenti fino ad arrivare al giorno fatidico della gara. Il venerdì sera ci troviamo a cena alla Canottieri Caprera assieme al gruppo atleti del Canottieri Roma capitanato da Bruno Mascarenhas, e ci siamo messi a parlare del più e del meno. Dopo cena andiamo a prendere Nicola all’aeroporto ed andiamo tutti in albergo.

Sabato colazione alle 8 e poi tutti al campo di regata, arriva il carrello di Filippi, con la barca da montare e, grazie al Sig. Sante della Canottieri Aniene prendiamo anche i remi che nel frattempo sono arrivati da Roma. Montiamo e controlliamo tutto. Roberta ha la tensione addosso, e noi a dirgli “stai calma, non ti preoccupare, ci andiamo a divertire” ma lei è troppo tesa e forse neanche ci ascolta…. Saliamo in barca (prima uscita) e la barca da subito segnali positivi, scorre, ognuno di noi ha i suoi difetti (io per primo), ma cerchiamo di essere un unico meccanismo che si muove all’unisono. A capovoga Daria, a 2 Nicola, a 3 Roberta ed a 4 io… Via! Il ritmo è subito elevato e la barca scorre via bene, riesco ad avere delle buone traiettorie nonostante i sorpassi. Facciamo due progressioni per uscire da un gruppo di barche che stavamo sorpassando ed alla fine beep, siamo arrivati morti ma contenti, una gara veramente bella! Io purtroppo sono dovuto scappare per Roma in quanto mia moglie aveva il compleanno il 16, ma dopo un po vengo a sapere del risultato e devo ammettere che la gioia è stata immensa, tutti e tre (io Daria e Nicola) eravamo contenti soprattutto per Roberta, Una vera signora del Remo, che aiuta sempre chi ne ha bisogno, e che finalmente sabato è stata ripagata di tutto”.

Luca Dell’Elice