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Claudio Romagnoli a Gavirate per seguire le atlete del College  Femminile

mercoledì 12 Febbraio 2014

Claudio Romagnoli a Gavirate per seguire le atlete del College  Femminile

GAVIRATE, 12 febbraio 2014 – Sabato 8 febbraio, in un giorno tipicamente invernale, umido e con il cielo grigio, Claudio Romagnoli, Caposettore femminile, ci fa visita per conoscere e testare le ragazze del College Femminile insubrico e della Canottieri Gavirate. Nella mattinata le atlete sotto il suo sguardo attento, hanno effettuato una sessione di allenamento indoor con i remoergometri. In pausa pranzo davanti, ad un piatto di specialità tipiche del varesotto, abbiamo il piacere di dialogare con Claudio. Gli argomenti sono vari, ma subito all’inizio, quando gli chiediamo che valore ha lo sport per i giovani, lui ci risponde senza esitazione che lo sport è un momento di vita ed educazione per i giovani. Bisogna fare dell’attività sportiva uno strumento di prevenzione per la salute fisica e mentale dei ragazzi, prendendo spunto ad esempio dagli anglosassoni. Inoltre per Claudio di fondamentale importanza è il ruolo che un allenatore riveste nei confronti degli atleti. “A mio avviso essere un allenatore non è facile: oltre ad allenare i ragazzi bisogna essere anche degli educatori, che lavorano sul lato psicologico dei giovani, li aiutano a crescere, li responsabilizzano e li sanno ascoltare nei momenti di bisogno”.

Quando gli chiediamo se c’è differenza ad allenare atleti junior, senior maschili e femminili sorridendo ci risponde: “Innanzitutto vi è una grandissima differenza quando un allenatore si rapporta con atleti junior e senior, soprattutto perché vi sono necessità differenti. Un atleta senior oltre ad essere sportivo si deve raffrontare anche con alcune problematiche tipiche di quella fascia d’età (lavoro, università, famiglia). Per me l’esperienza maturata con i più giovani durante la mia carriera da allenatore è stata fondamentale per il mio nuovo incarico. Oltretutto non è semplice gestire un settore femminile: la mentalità femminile infatti è differente da quella maschile: è molto più difficile da gestire ma allo stesso tempo più stimolante. Se si riesce a prendere il verso giusto una ragazza, la motivazione, la determinazione e la voglia di fare vengono da se”.

Mentre stiamo mangiando posiamo lo sguardo sul vicino Australian Institute of Sport (base europea dello sport australiano) ed è a questo punto che chiediamo al caposettore femminile che cosa ne pensa di quella struttura. La sua risposta è stata chiara ed esaustiva: “Secondo me dovremmo prendere spunto anche dagli australiani, creando centri di alto livello decentrati ove gli atleti hanno la possibilità di allenarsi ed essere testati”. A questo punto gli rivolgiamo un’altra domanda: “Che tipo di rapporto instauri con gli allenatori societari? Claudio ci dice che secondo il suo punto di vista un allenatore federale ed un allenatore societario dovrebbero condividere le metodologie di lavoro per un indirizzo comune: quello di costruire qualcosa di buono per i ragazzi, motivandoli e facendoli migliorare. Claudio si dichiara assolutamente disponibile al dialogo con tutti anche quando ci sono dei concetti che non sono condivisi o punti di vista differenti. Ma adesso è ora di tornare al lavoro… armandosi di impermeabili e giacconi perché nel pomeriggio è prevista un’uscita in barca sulle calme acque internazionali del Lago di Varese.

Alessandro Franzetti
Ufficio Stampa A.S.D. Canottieri Gavirate