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Massimiliano Rocchi e Mario Cuomo: la nostra è stata una vittoria  di gruppo

lunedì 30 Dicembre 2013

Massimiliano Rocchi e Mario Cuomo: la nostra è stata una vittoria  di gruppo

ROMA, 31 dicembre 2013 – Il successo nel quattro con ai mondiali Under 23 di Linz (Austria) è oramai storia, ma Massimiliano Rocchi (CRV Italia), Mario Cuomo (CC Irno), Vincenzo Abbagnale (CN Stabia), Luca Parlato (Marina Militare) e il timoniere Andrea Kiraz (CC Saturnia) puntano decisamente alla nuova stagione agonistica 2014 con rinnovato spirito battagliero con l’umiltà di chi ha ancora tutto da dimostrare. Per chiudere la lunga serie di interviste del 2013 ai protagonisti azzurri, abbiamo posto alcune domande a due di loro: Massimiliano Rocchi e Mario Cuomo:

Come va quest’inizio di stagione?
Massimiliano: “Ho ripreso ad allenarmi con regolarità da settembre. In questo momento sono un po’ stanco per il carico di lavoro, ma nel complesso sto reagendo bene”.
Mario: “Sono partito lentamente all’inizio, ma sto gradualmente incrementando il lavoro. La mia resa in genere va in crescendo ed esco al meglio nella seconda parte della stagione”

http://www.canottaggio.org/foto2013/1_WU23_Linz/0727f/DSC_1195%20copia.jpgNel percorso che vi ha condotto al successo mondiale, quali sono stati gli elementi determinanti?
Massimiliano: “Noi avevamo la consapevolezza di poterci giocare le nostre carte nelle condizioni migliori. Sapevamo che la nostra barca poteva ambire a qualcosa di importante in base ai tempi registrati in allenamento. Già dopo le prime uscite sentivamo che la barca andava bene e abbiamo iniziato a crederci. Abbiamo lavorato duramente assieme ai nostri allenatori di riferimento. E poi c’è stata anche una dose di fortuna, perché comunque ci vuole anche quella. Determinante è stata anche l’unione tra i membri dell’equipaggio”.
Mario: “Il traguardo non è stato dettato unicamente dalle prestazioni di noi atleti, ma è stato un obiettivo ottenuto come Nazionale Italiana di canottaggio. Penso che ci siamo fatti trascinare tutti dall’onda di entusiasmo che ha portato questa nuova gestione. Essere diretti dal Dottor La Mura non è cosa da poco e credo sia stato davvero un grande stimolo per tutti. Ognuno di noi, messo nelle condizioni migliori per lavorare, ha cercato di dare il massimo. Possiamo parlare senza dubbio di una vittoria di gruppo”.

Su quale barca ti piacerebbe essere impegnato quest’anno?
Massimiliano: “A me, l’ho sempre detto, piacerebbe salire o sul due senza o quattro senza. Non mi dispiacerebbe nemmeno essere riconfermato sulla barca dell’anno scorso. Sarebbe un segno di rinnovata fiducia”.
Mario: “Il mio sogno sarebbe salire sull’otto. Però è anche vero che è la barca regina, a livello internazionale, ed è notoriamente una barca difficile. Un’altro sogno sarebbe il due senza. Anche se mi riconfermassero sul quattro con sarebbe una soddisfazione. In quel caso mi farebbe piacere essere affiancato da qualche atleta un po’ più giovane perché vorrebbe dire che la direzione tecnica crede in me anche come punto di riferimento per i più giovani”.