Gianluca Atlante presenta il suo libro “Doppio Giallo”

ROMA, 17 luglio 2013 – Probabilmente si tratta dell’impresa sportiva dell’anno. Storica, senz’altro, per quello che riguarda il canottaggio, ma non solo. Quell’argento conquistato ai giochi di Londra del 2012 da Alessio Sartori, Romano Battisti e Franco Cattaneo è già entrato tra le imprese leggendarie dello sport azzurro.
Gianluca Atlante, giornalista caporedattore sport di Latina Oggi, appassionato di canottaggio e vicino al gruppo sportivo Fiamme Gialle, ha voluto ripercorrere le eccezionali vicende di quella barca condannata a dover vincere: “Ho voluto scrivere questo libro – spiega Atlante – per rendere omaggio ad una delle pagine più belle dello sport italiano. Alessio Sartori, Romano Battisti ed il loro tecnico Franco Cattaneo sono riusciti a realizzare qualcosa di impossibile. Questi ragazzi infatti erano stati scartati dalla nazionale nell’ottobre nel 2011, se vogliamo anche in maniera un po’ strana perché Sartori arrivava da quattro Olimpiadi e Battisti era senza dubbio uno dei giovani più validi a disposizione. Anche Franco Cattaneo era stato ignorato nonostante fosse il tecnico che negli ultimi anni aveva vinto di più”.

Un rifiuto che però alla fine ha contribuito ad incrementare la grandezza di quel percorso: “Assieme hanno deciso di assemblare la barca e con determinazione, forza di volontà e spirito di sacrificio si sono messi a lavoro, sostenuti da persone straordinarie come Domenico Montrone e tutti i ragazzi delle Fiamme Gialle”. La strada non è stata certo in discesa: “Hanno vinto a Lucerna e si sono qualificati per Londra. In terra britannica sono arrivati in finale e per poco non hanno battuto i neozelandesi che erano dodici anni che gareggiavano insieme. Hanno conquistato un argento che segna una delle pagine più belle, non solo del canottaggio, ma di tutto lo sport nazionale”.
Un argento raggiunto a dispetto dei tempi di preparazione, a dir poco proibitivi: “Bisogna tener presente che una barca olimpica si prepara in quattro anni. Loro hanno preparato una barca in otto mesi. In questo senso si può affermare che l’impresa è senza dubbio di portata storica”.
Interessante è capire come è nato questo titolo, Doppio Giallo. Gianluca Atlante ci spiega che: “Il titolo Doppio Giallo è un’idea sposata in pieno da me e dall’editore del libro Daniele Azzolini. Doppio si riferisce alla specialità con la quale questi due ragazzi hanno vinto l’argento. Giallo perché innanzitutto è il colore delle Fiamme Gialle e poi perché c’è un giallo intorno a questa barca, nel senso che non sono ad oggi chiari i motivi che indussero gli allora vertici federali ad estrometterla dal gruppo olimpico”.
L’intenzione dell’autore è stata quella di ripercorrere le tappe della preparazione olimpica facendo emergere il lato umano dei protagonisti come specifica lo stesso Atlante: “Non è un libro incentrato su date e numeri. È un dialogo. È come se Alessio Sartori, Romano Battisti, Franco Cattaneo e tutto il gruppo delle Fiamme Gialle mi avessero dato l’opportunità di attingere dal loro diario. Il diario di quei fantastici otto mesi che hanno visto concretizzarsi quest’impresa da sogno”.
Per l’occasione Gianluca Atlante ci tiene a ringraziare tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera: “All’inizio del libro c’è una dedica particolare che va all’ex comandante Gaetano Bellantuono, una persona eccezionale a cui tutti dobbiamo molto. Poi c’è tutto il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle. Un enorme sostegno è venuto dalla mia compagna e dal figlio. Senza il supporto di tutte queste persone non avrei mai potuto realizzare questo libro”.
Doppio Giallo sarà presentato questa sera, alle 18.30 presso la libreria Feltrinelli di Latina (Via Diaz 10). Saranno presenti Alessio Sartori, Romano Battisti, il tecnico Franco Cattaneo e tutto lo stato maggiore del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle con il comandante, il Tenete Colonnello Ermete Liberatore. Sarà presente il Presidente del gruppo sportivo Fiamme Gialle Vincenzo Parinello. Non mancherà ovviamente il Presidente della Federazione Italiana Canottaggio Giuseppe Abbagnale, autore della prefazione del libro.