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Addio a un innovatore: la Toscana del remo piange Ilvo Barsacchi

giovedì 12 Gennaio 2012

Addio a un innovatore: la Toscana del remo piange Ilvo Barsacchi

FIRENZE, 12 gennaio 2012 – La notizia risale a qualche giorno fa, ma nel nostro universo si è diffusa da poco: nel pomeriggio di domenica 8 gennaio, all’età di 85 anni, si è spento Ilvo Barsacchi, stroncato da un infarto mentre passeggiava sul lungomare di Donoratico.

Ai più questo nome dirà poco o nulla, ma Barsacchi è stato un personaggio fondamentale nel mondo del canottaggio, soprattutto per quanto concerne la costruzione e messa a punto delle imbarcazioni.

Dipendente del Cantiere Navale Donoratico della Gherardesca, Barsacchi era un vero e proprio specialista di bracci e scalmiere, oltre che di tutte quelle componenti le cui ottimizzazioni risultavano necessarie per far sì che una barca potesse rendere al massimo delle sue potenzialità.

Barsacchi a suo modo è stato anche un grande sperimentatore dello sport del remo: fu lui infatti negli anni ’60, sotto la guida del signor Calvello, all’epoca direttore del Cantiere Navale Donoratico, a brevettare il sistema del carrello fisso con i bracci scorrevoli, che permetteva all’imbarcazione di ottenere maggiore velocità. Questa innovazione non fu poi adottata dalla FISA, che addusse a motivazione l’alto costo dei materiali, ma ciò nulla toglie alla figura di Barsacchi quale innovatore del canottaggio.

La conferma di questo status arrivò qualche anno dopo, quando fu il primo in Italia a realizzare i bracci in fibra di vetro prima e quelli in carbonio successivamente.

Il presidente Antonio Giuntini, il Consiglio e l’Ufficio Stampa del Comitato Toscana della Federazione Italiana Canottaggio si stringono attorno alla famiglia Barsacchi in questo momento di dolore.


Niccolò Bagnoli – Ufficio Stampa Comitato FIC Toscana –

Il Presidente federale Enrico Gandola e il Consiglio Federale si stringono ai famigliari e esprimono le più sincere condoglianze per la scomparsa di Ilvo.