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Renato Bruni: un campione cremonese tra i campioni

venerdì 5 Ottobre 2012

Renato Bruni: un campione cremonese tra i campioni

MILANO, 05 ottobre 2012 La penna del giornalista milanese Ferruccio Calegari si intinge ancora una volta nella storia e ci consente, questa volta, di rivisitare un noto personaggio sportivo della provincia di Cremona: Renato Bruni, insignito della stella d’oro dal CONI Lombardia.

Il mondo dello sport continua a crescere e dare frutti grazie ai tanti appassionati che nelle più disparate località della penisola vi si dedicano con tanto amore, altra definizione non esiste ed in particolare riferendoci a Renato Bruni, classe 1928, cremonese che tanto ha fatto e dato allo sport della sua città. Nei giorni scorsi è stato insignito della stella d’oro del Coni, premiato dal presidente del CONI Regionale Pierluigi Marzorati, dall’ assessore allo sport della Regione Lombardia (che nella foto gli consegna l’attestazione) prof.sa Luciana Ruffinelli e dal presidente della Regione Roberto Formigoni, con questa motivazione:

“Dirigente preparato, capace, impegnato in varie discipline sportive (canottaggio, vela, judo), nonché fondatore e presidente della Società SAIGO Judo, presidente della sezione cremonese degli Azzurri d’Italia e presidente della Canottieri Baldesio e dal 1969 al 1989 del Comitato Provinciale F.I.C. E’ stato promotore di attività sportiva nelle varie discipline con spirito di sacrificio, passione e carisma. La Stella d’Oro rappresenta il coronamento di una vita dedicata allo sport”.

Ragazzi, d’accordo che il grande Renato sta marciando a grandi falcate verso gli 85 anni, ma qui ce lo rappresentano come uno avesse appeso armi e bagagli al classico chiodo, ma non è così, perché lo scorso mese, a fine settembre, era pimpantissimo tra i protagonisti al Mondiale Master in Spagna, dove in coppia col figlio Dario a Santiago de La Ribera nelle acque del Mar Menor, tra 76 equipaggi di 16 nazioni col suo “snipe” si è aggiudicato il quarto posto nella categoria Gran Master e il 37° assoluto. E dato che siamo entrati nel mondo velico, tratteggiamone rapidamente il rapporto: dal sito ufficiale della SCIRA, l’Associazione internazionale della Classe Snipe ne rileviamo una prima definizione, “vero sportivo e figura di riferimento per la classe snipe italiana”, inquadrandone anche il completo arco di impegno: “66 anni di sport attivo, impresa davvero titanica, Canottaggio, Canoa Canadese, Judo e Vela”.

E nella vela (campione italiano master nel 2006 ed europeo nel 2007) è supportato dall’impegno della moglie, la gentile signora Adriana, che in una occasione si autodefinì il mozzo, mentre Renato, ne sarebbe il capitano. Tra l’altro al Circolo Vela di Cremona da 22 anni è il presidente e nei quadri della SCIRA ha la qualifica di “capitano di flotta”. E come capitano talvolta dovrà usare il pugno di ferro, in mare non si scherza, ma evidentemente alla sua scuola si cresce bene se anche il figlio Dario oggi è un campione di vela, selezionato per i mondiali del prossimo anno a Rio de Janeiro. E della Scira è anche presidente del Collegio dei Probiviri.

Aveva iniziato col canottaggio nel 1949 alla Bissolati e dopo la lunga trafila in Yole, nel 1951 vinse un campionato italiano junior nel “4 con” assieme al fratello Luciano, ad Umberto Arcari e Gino Superti, tim. Giuliano Gennaro, aggiungendoci il giorno successivo anche la medaglia d’argento nella finale dei senior. Poi cambiò maglia sociale e nel 1955 e 1956 assieme a Umberto Arcari portò al successo il “due senza” della Baldesio ai campionati assoluti, tanto per ricordarne i traguardi più rilevanti. Aveva altre ambizioni, ma a volte ai canottieri può capitare qualche piccolo incidente in gara, ma si ritenne ugualmente soddisfatto. Poi pensò di sedersi in plancia alla Baldesio e dal 1960 ne fu ai vertici, dapprima come consigliere, poi vice presidente dal 1987 e presidente per tre anni dal 1994. Dal 1969 al 1999 ha retto il Comitato Provinciale di Cremona della F.I.C. partecipando anche attivamente alla vita del CONI provinciale. E nel contempo era impegnato anche come istruttore nel Judo, di cui aveva fondato la attivissima associazione SAIGO, di cui è tuttora presidente. Alla vela si era avvicinato nel 1959 regatando inizialmente col Soling, convertendosi però quasi subito allo Snipe che non ha più abbandonato. Per i suoi meriti, la Federazione Italiana Canottaggio l’aveva insignito della qualifica di Socio Onorario.

E ciliegina sulla torta, da ultimo e certo non senza minore impegno, da 15 anni è presidente della sezione di Cremona degli Azzurri d’Italia. Ma dimenticavo di aggiungere che l’amico Renato, col quale ho avuto il piacere di condividere il mio periodo di presidenza del Comitato Regionale della Federcanottaggio, a questi risultati, e forse li consegue per questa ragione, è arrivato anche perché è un grande salutista e selezionatore di cibi genuini, dalle carni alle verdure e alla frutta, componenti importanti di un vivere sano l’intensa vita dello sportivo.

Ferruccio Calegari