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Elia Luini atleta di maggio su WorldRowing.com

mercoledì 11 Maggio 2011

Elia Luini atleta di maggio su WorldRowing.com

ROMA, 11 maggio 2011 – La redazione di WorldRowing.com sceglie il nostro Elia Luini, vicecampione mondiale nel doppio pesi leggeri, come atleta internazionale del mese di maggio. Dopo aver raccontato le storie di Niccolò Mornati e Lello Leonardo, il campione varesino dell’Aniene viene analizzato ai raggi X dalla giornalista Melissa Bray.

Ecco la prima parte dell’intervista pubblicata su WorldRowing.com

1) Qual è la cosa che stai attendendo in questo mese?
Mi aspetto di riuscir ad allenarmi bene e serenamente per poter far una bella gara a Monaco. Sarebbe il primo passo verso i Mondiali e verso Londra”.

2) Dove ti trovi in questo momento? 
 “Ora sono a casa a Gavirate (Varese) tra pochi giorni tornerò a Piediluco (Terni) per la preparazione per la prova di Coppa del Mondo a Monaco”
 
3) Descrivi la tua giornata tipica.
“Quando sono a casa, mi sveglio alle 8, faccio colazione e poi verso le 9.30 esco di casa per andare alla Canottieri Varese dove ho il mio singolo ed esco sul lago ad allenarmi. Sono gentilmente ospitato perché la mia società è il Circolo Canottieri Aniene di Roma. Verso le 12.30 finisco e vado a casa dei miei genitori a pranzo e poi torno a casa mia, riposo un po’ e verso le 17 inizio il secondo allenamento che varia tra corsa, bici , palestra o ancora barca. Poi generalmente torno a casa, mi preparo cena, guardo la TV o mi incontro con amici.
Salvo rare eccezioni, verso le 23 o a mezzanotte, vado a letto”.
 
4) Quando non stai remando cosa fai?
“Premesso che son a casa relativamente poco, quando non remo  di solito faccio quelle piccole cose che essendo sempre via non riesco mai a fare. Chiamiamole faccende domestiche!”.

5) Raccontami il tuo background sportivo e come hai iniziato a remare. E cosa ti ha fatto continuare? Hai praticato altri sport? Ci sono altri sportivi nella tua famiglia?
 “Io mi son avvicinato al canottaggio all’età di 12 anni dopo aver praticato judo, basket e nuoto ed i miei genitori, avendo sempre fatto sport, giustamente ritenevano che un bambino dovesse fare altrettanto. Non tanto per diventare campione ma proprio perché lo sport per un ragazzo è fondamentale ed è un modo per crescere.
Il problema era che i corsi per ragazzi (2–3 volte a settimana) andavano pari pari con la scuola da settembre a maggio. Non essendoci una continuità quando mi ritrovavo a settembre cambiavo e provavo altre discipline.
La mia “fortuna ” è che oltre che piacermi tanto i corsi di canottaggio non si interrompevano mai, anzi durante le vacanze estive si facevano i doppi allenamenti. In questo modo non mi son mai pensato di cambiare e poi avevo sempre obiettivi davanti a me da raggiungere”.

6) Sei un canottiere a tempo pieno?  
“Si, fortunatamente in Italia gli atleti ad alto livello hanno il privilegio di praticare a tempo pieno il proprio sport supportati e sostenuti per la maggior parte da corpi Militari (Polizia, Finanza, Marina ecc.) e in alcuni casi da società o club sportivi privati. Io non sono un militare ma come già detto ho la fortuna di far  parte del Circolo Canottieri Aniene, un club di Roma con tantissimi soci che amano lo sport e sono capaci di valorizzare sport e sportivi”.

7) Hai appena gareggiato nel Memorial D’Aloja. Il doppio con Lorenzo Bertini rappresenta la tua stagione?
“Si, siamo stati insieme 2 settimane prima nelle gare nazionali e poi al Memorial Paolo d’Aloja: entrambi sono state gare soddisfacenti, un buon modo per iniziar la stagione e avvicinarsi a Monaco”.

8) Ti alleni regolarmente con Lorenzo o ti alleni in altre barche?
“Quando sono a casa o a Roma (Aniene) mi alleno in singolo mentre con Lorenzo remo nei raduni organizzati dalla Federazione che per noi Pesi leggeri sono sempre e solo a Piediluco”.

9)   Nella tua carriera, nel doppio, hai avuto diversi compagni. Cosa ritieni sia necessario per creare una buona collaborazione in due?
“Per esperienza personale direi che è fondamentale una buona intesa e sopratutto umiltà. Il doppio si fa in due! Si vince si perde in due! Non esiste il più forte su un doppio, si è sempre 50 e 50. In realtà ci sarà sempre un atleta più forte dell’altro, è impossibile che due atleti siano forti allo stesso modo ma questo non deve esser motivo di attrito e “gelosie” all’interno della barca altrimenti i risultati non arrivano a discapito di tutti. Fortunatamente con Lorenzo ho un ottimo rapporto anche al di fuori degli allenamenti, questo secondo me è importante per il valore di un equipaggio”.

10) Qual è stata la tua esperienza di canottaggio preferita fino a questo momento?
“Il ricordo più bello e la soddisfazione più grande è stata sicuramente la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Sidney 2000, che hanno iniziato un fantastico quadriennio in coppia con Pettinari. Quello è stato decisamente il periodo più bello!  Oltre ai risultati, si era instaurata anche una forte amicizia che ci ha permesso per 4 anni di sopportare nel miglior modo sacrifici e allenamenti. Purtroppo si è concluso con una grossa delusione : un Olimpiade “orribile” e la fine di una grande amicizia”.

11) Hai un mentore o un personaggio sportivo che ammiri?
 “No, non uno in particolare. Ammiro ogni singolo atleta capace di  imprese sportive in qualsiasi sport. Penso che nella storia sportiva ci siano tanti atleti da dover ammirare”.

12) Da piccolo cosa pensavi avresti fatto da grande?
 “Di certo non pensavo di arrivar a partecipare a Mondiali e Olimpiadi né tanto meno di conquistar delle medaglie importanti”.